giardini castello villandry

I GIARDINI DI VILLANDRY: QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA

Da piccola ho (in alcuni casi letteralmente) consumato il nastro delle videocassette dei cartoni animati Disney. Forse è per questo che, quando mi sono ritrovata a passeggiare per i giardini del Castello di Villandry, ho avuto la sensazione di essere finita nel bel mezzo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Merito di quei giardini spettacolari, con le siepi perfettamente potate e i fiori rossi e rosa che mi hanno subito fatto pensare alla Regina di Cuori e ai suoi vessati giardinieri che, avendo piantato per errore rose bianche, si affrettavano a ridipingerle scarlatte per non essere decapitati dall’iraconda sovrana.

A Villandry, però, non ho incontrato nessun cartello che mi avvertisse di “Non calpestare i palmipedoni” e neppure lo Stregatto, a meno che l’affettuoso gattino bianco e nero incontrato nei pressi di una fontana non si potesse considerare un suo parente francese.

Giardini Villandry

Il giardino dell’amore

Villandry è uno dei Castelli della Loira da inserire nella lista degli imperdibili: si trova a circa 16 km d’auto da Tours ed è l’ultimo castello rinascimentale della Loira per ordine di costruzione. A realizzarlo dove prima sorgeva una fortezza risalente al XII secolo fu uno dei ministri di re Francois I. Per secoli proprietà dei discendenti di Giovanni il Bretone, il castello passò al conte di Castellane, un militare, a metà ‘700. Oggi il castello e i suoi giardini sono patrimonio dell’Umanità UNESCO ed è possibile decidere di visitarli entrambi, oppure concentrarsi solo sui giardini. Noi abbiamo optato per questi ultimi e nonostante la giornata plumbea non rendesse loro piena giustizia nelle foto, vi assicuro che sono davvero stupefacenti!

I giardini di Villandry si estendono per una superficie di ben sei ettari e sono suddivisibili in sei zone, poste su quattro livelli. L’orto, che deve essere spettacolare in autunno, quando enormi zucche lo colorano d’arancione, è d’impatto anche d’estate, quando è il verde delle distese di insalata e cavoli a spadroneggiare, alternato ai colori dei fiori. Suddiviso in nove appezzamenti quadrati simmetrici caratterizzati da motivi geometrici diversi,  è solo il preludio di un percorso spettacolare, in cui nulla è lasciato al caso.

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Lo spettacolare orto

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I meravigliosi giardini del castello di Villandry

Squadre di giardinieri si prendono cura quotidianamente del giardino del sole, del giardino d’acqua, del giardino dei semplici e del giardino decorativo, detto anche ornamentale o dei ricami di bosso, tutti ammirabili anche da stupende terrazze, che ricordano la prospettiva che si gode sulla scena dai palchetti di un teatro.

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Passeggiando tra i giardini di Villandry

Il pergolato sul quale si arrampica la vite consente di passeggiare all’ombra, così come i tigli, mentre nella zona del giardino d’acqua lo sguardo viene catturato dalle fontane, dal canale in cui nuotano i cigni e dall’estendersi di immensi prati verdeggianti, naturalmente perfettamente curati in ogni filo d’erba. Non può mancare il labirinto, un fitto intrico di siepi che simboleggia un percorso di elevazione spirituale. Non è difficile lasciarsi avvolgere da un’atmosfera sospesa nel tempo, immaginando abiti deliziosamente pomposi passeggiare in quegli stessi giardini qualche secolo fa, mentre si respira il profumo delle piante aromatiche e medicinali del giardino dei semplici, coltivate tuttora con le tecniche tradizionali del Medioevo e degli ordini monastici.

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Il castello di Villandry e i suoi giardini

Il Castello di Villandry, seppur imponente con la sua raffinata architettura tipicamente rinascimentale, curiosamente non è il protagonista della scena, che viene catturata dallo splendore dei suoi giardini.

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Il giardino dell’acqua del castello di Villandry

La parte più spettacolare è rappresentata dal giardino ornamentale, definito anche giardino dell’amore per via della tematica che rappresenta attraverso siepi, fiori e bossi. E’ suddiviso in quattro settori, che descrivono le diverse sfumature del sentimento: l’amore tenero, quello passionale, capriccioso e infine, ahimè, l’amore tragico.

Le siepi assumono la forma di cuori e fiamme per simboleggiare l’amore che sboccia, mentre quegli stessi cuori si intrecciano in una danza nella “stanza” successiva, nella quale la passione ha il sopravvento. L’amore capriccioso, invece, è rappresentato da ventagli, che ne indicano la volatilità della natura. Tra un ventaglio e l’altro compaiono corna (ebbene sì) e lettere d’amore, mentre il colore dominante non è più rosso, bensì il giallo, che nell’immaginario comune è spesso associato alla gelosia. Infine, si giunge all’ultima sezione, dedicata all’amore tragico: lame e pugnali sono un chiaro riferimento ai duelli, mentre il colore rosso torna a fare capolino, questa volta tristemente ad indicare il sangue versato.

Vi consiglio di salire fino al belvedere per godere di una magnifica vista d’insieme sui giardini e ammirare la perfezione delle composizioni, vere opere d’arte a cielo aperto.

giardini castello Villandry

La vista sui giardini dal belvedere

Come avrete capito, da inguaribile romantica ho adorato Villandry e i suoi giardini, ma un viaggio nella valle della Loira non consente soltanto di ammirare le perfette architetture di centinaia di castelli e di giardini ben congegnati: è l’atmosfera a conquistare il visitatore ogni volta che si abbandona una delle maggiori città per recarsi in un paese più raccolto, attraversando lunghe vie isolate in mezzo ai campi e alle distese d’erba in cui placide mucche bianche pascolano beatamente. Una delle immagini più autentiche che conservo nella memoria è quella di una signora molto anziana alla quale avevamo chiesto indicazioni: ci aveva risposto in un francese dall’inflessione meno affettata, col sorriso a esaltarne una fitta ragnatela di rughe, mentre annodava in testa un sacchetto della spesa per proteggersi da qualche goccia di pioggia con l’eleganza di chi indossa un cappellino di piume. La valle della Loira, per certi versi, è simile a lei: la semplicità della vita quotidiana che incontra il vezzo e il buongusto dei suoi castelli.

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26 pensieri su “I GIARDINI DI VILLANDRY: QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA

  1. viaggiodolceviaggio ha detto:

    Dal titolo si capiva che si sarebbe trattato di un posto speciale e favoloso, letteralmente parlando! E le tue descrizioni e le immagini non fanno che confermarlo: che luogo da fiaba! 🙂

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  2. Elena ha detto:

    Che meraviglia! Il tour dei Castelli della Loira è nella lista delle mie mete da visitare già da tempo e spero di realizzarlo un giorno. Immagino che per visitare i giardini e il castello ci voglia tutta la giornata o sbaglio? Quanti giorni consiglieresti per fare un tour dei Castelli della Loira?

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Alcuni castelli sono vicini, puoi considerare di vederne anche un paio al giorno, come facevamo noi. Dipende molto dai tuoi ritmi di visita. Ti consiglierei almeno una settimana piena, noi facendo base a Tours ci siamo spostati verso Blois, Amboise e Clos Lucé, Chaumont, Villandry, Azay-le-Rideau, Ussé e Chenonceau. Un paio li abbiamo fotografati dall’esterno, mentre gli altri li abbiamo visitati con calma. L’importante è fare una selezione preventiva prima di partire di quelli che desideri di più visitare!

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  3. Lucy ha detto:

    Mannaggia, ma io ho fatto l’erasmus a Tours e mica l’ho visitato questo posto! Ho visto diversi castelli della Loira, tutti incredibili, ma questo no, uffa! La foto dall’alto è spettacolare, e anche a me vedendo queste immagini viene subito in mente la Regina di Cuori 😄

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  4. Michela A. ha detto:

    Che meraviglia! Ci sono stata da piccola e ahimè li ricordo solo tramite i racconti dei miei genitori. Devo ammettere che conosco molto poco purtroppo la Francia, ma spero di poter rimediare presto (anche se una vita è davvero troppo poca per vedere tutte le meraviglie di questo mondo!)

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