La Provenza dà il meglio di sé dalla tarda primavera all’inizio dell’estate, quando il paesaggio si tinge delle mille sfumature di lilla dei campi di lavanda, dove sciami di api ronzano da un fiore profumato all’altro e le turiste, indossando impalpabili abiti bianchi e cappellini di paglia, vanno alla ricerca dello scatto perfetto. Se i profumi e i colori del periodo della fioritura della lavanda sono uno spettacolo da non perdere, è altrettanto vero che la regione francese offre splendide attrattive in tutte le stagioni, grazie ai suoi borghi pittoreschi, alle città medievali, all’architettura romana e alle meraviglie della natura offerte dalle Gole del Verdon, dal tripudio ocra del Roussilon e dalla selvaggia Camargue.
In questo itinerario, ripercorrerò alcune delle tappe visitate in piena estate diversi anni fa. Dopo avere percorso i tornanti del Daluis ed avere appagato la vista ammirando il panorama delle Gole del Verdon e le acque cristalline del lago, ci siamo fermati per una breve sosta ad Aix-en-Provence, per poi proseguire ad Arles, Nimes e Avignone.
AIX-EN-PROVENCE – Si tratta di una cittadina elegante e curata, che racchiude il fascino provenzale tra le sue strette vie ornate da fiori, le fontane gorgoglianti e i bistrot. Ad Aix-en-Provence abbiamo trascorso solo qualche ora, girovagando tra le sue piazzette e sbirciando le vetrine delle botteghe e dei negozi di antiquariato. L’atmosfera è rilassata e, come direbbero i francesi, charmante. Nonostante l’assolata giornata d’agosto, abbiamo trovato refrigerio nelle piccole piazze ornate da alberi o sul bordo delle fontane, che ad Aix-en-Provence sono numerose, originali e finemente decorate. Se passeggiando trovaste i luoghi familiari, potrebbe essere merito di Cézanne, che dipinse scorci della città riuscendo a renderla vivida e palpitante anche su tela.

Avendo poco tempo, abbiamo seguito l’itinerario classico alla scoperta della città vecchia, ossia del centro storico, soffermandoci nella piazza dell’Hotel de Ville per scattare una foto alla Torre dell’Orologio e sulle graziose piazzette che si incontrano sino a Cours Mirabeau, dove si trova la fontana La Rotonde, le cui statue rappresentano le tre città più importanti della Provenza, la fontana dei Nove Cannoni e la fontana dell’acqua calda, alle quali si aggiunge la fontana dei Quattro Delfini nel quartiere Mazzarin. Non può mancare una visita alla Cattedrale di Saint Sauveur, che all’interno presenta un bellissimo chiostro.
ARLES – Arles è una vera e propria perla dal punto di vista storico, archeologico e architettonico. La città è situata in un punto strategico sia che vogliate proseguire, come abbiamo fatto noi verso Nimes, Avignone e poi a sud verso Carcassonne, sia come avamposto per visitare la Camargue. Le vestigia romane accompagneranno la vostra visita, in particolare è immancabile l’ingresso a Les Arènes, l’anfiteatro romano conservato splendidamente che vi darà l’illusione di poter scorgere gladiatori, leoni e bighe da un momento all’altro e che viene utilizzato tutt’oggi per spettacoli ed eventi. Affascinante anche il teatro antico, mentre chi è interessato ad approfondire la storia può visitare il Museo di Arles antica. Tutti i monumenti di epoca romana possono essere visitati con un biglietto cumulativo, che comprende anche le Terme di Costantino e gli Alyscamps, un viale alberato lungo cui si trovano tombe romane.

Prima di rientrare alla base, un grazioso camping in provincia di Arles, abbiamo visitato la chiesa di Saint Trophime, in stile romanico. Infine, per gli appassionati di arte, Arles sta a Van Gogh come Aix-en-Provence sta a Cézanne e l’ufficio di turismo organizza dei percorsi alla scoperta delle zone della città che hanno ispirato il pittore olandese.
NIMES – Abbiamo dedicato, per motivi di tempo, solo mezza giornata a Nimes, ma la città merita che di essere scoperta in tutta calma. Anche in questo caso, l’impronta della civiltà romana è ancora evidente, tanto che il simbolo della città è un coccodrillo incatenato a una palma, in segno di tributo ai legionari che combatterono al fianco di Cesare in Egitto, per poi stabilirsi in Provenza. I monumenti che più mi hanno colpita sono l’anfiteatro e la Maison Carrée (un piccolo tempio di forma quadrata, costruito nel V secolo d.C.).


Da non perdere una passeggiata nel Jardin de la Fontaine, un parco che conserva al suo interno il Tempio di Diana e statue che creano una suggestiva cornice ai corsi d’acqua che lo attraversano.

AVIGNONE – Il Palazzo dei Papi è già un motivo più che sufficiente per visitare Avignone, dove regnarono ben nove papi, abbellendola e dandole lustro storico e artistico. Il Palazzo dei Papi domina la città e la rocca imponente rappresenta il più grande edificio gotico in Europa, formato in realtà da due edifici adiacenti, il Palazzo Vecchio con la sua torre e l’anima della fortificazione e il Palazzo Nuovo, che ospita gli appartamenti papali e le cappelle.

L’altro monumento che rende Avignone riconoscibile in tutto il mondo è il ponte Saint Bénezet, percorribile acquistando un biglietto, del quale sono rimaste in piedi solo quattro arcate a causa delle guerre e della forza del fiume, rimanendo di fatto “incompiuto”.

La città è gradevole da esplorare, scoprendone scorci eleganti e non mancando di visitare la Cattedrale di Notre Dame des Doms – dove si trova un macabro affresco di Simone Martini in cui la Morte scocca le sue frecce sui vivi – e Place de l’Horloge.
PONT DU GARD – All’epoca del nostro viaggio itinerante per la Francia, dovemmo rinunciare a visitare Pont du Gard, dovendo proseguire verso la Dune de Pylat prima di spostarci a nord, verso i castelli della Loira. Rimediammo qualche anno dopo, includendola tra le tappe di un altro itinerario, ma vi consiglio di non perderlo e di inserirlo tra le mete imperdibili in un itinerario tra le bellezze storiche della Provenza. Si tratta di un acquedotto romano su tre livelli di arcate, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Si trova in una zona immersa nella quiete, sul fiume Gard e faceva parte di un sistema di canali risalente al 19 a.c. Una testimonianza magnificamente conservata dell’abilità ingegneristica dei Romani, inserita in una zona protetta in cui è possibile affittare una canoa per solcare il fiume o passeggiare da una riva all’altra ammirando gli ulivi secolari.

La Provenza offre molteplici attrattive ed è magnifica in ogni stagione. Quali zone avete preferito? Quali vi piacerebbe visitare? Fatemelo sapere nei commenti!
Una serie di luoghi da vedere appena sarà possibile viaggiare nuovamente!
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Una serie di luoghi da vedere appena sarà possibile viaggiare nuovamente!
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Speriamo di poterlo fare presto! Nel frattempo ricordare i viaggi passati e dare un’occhiata ai futuri itinerari può tirarci un po’ su di morale!
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Infatti, hai detto bene, questo itinerario profuma di primavera! Purtroppo non ho ancora visitato questa parte della Francia (come molte altre del resto) ma mi piacerebbe farlo presto, soltanto per immergermi nella storia.
E nei profumi.
E nel buon cibo, ovviamente 😛
Buone Festività appena trascorse, Serena! 😉
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A me piacerebbe visitarla anche nel periodo della fioritura della lavanda, quando ci sono stata era agosto, un po’ troppo tardi 😊 Non vedo l’ora che possiamo tutti raggiungere nuove mete! Ricambio gli auguri, un abbraccio 😘
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Tra questi posti ho visto solo Avignone – e quanto mi è piaciuta! Ci sono stata proprio in primavera, e quando sono arrivata aveva appena piovuto per cui il bianco delle strade e dei palazzi era lucido e brillante: uno spettacolo unico.
Purtroppo non abbiamo avuto tempo per altre tappe ma quando torneremo non voglio assolutamente perdermi Arles.
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