castello di racconigi

CASTELLO E PARCO DI RACCONIGI: L’ELEGANZA REGNA SOVRANA

Approfittando di un ponte abbiamo deciso di “sconfinare” dalla nostra Liguria alla volta del vicino Piemonte per scoprire due residenze reali sabaude. In una giornata abbiamo visitato il Castello di Racconigi con il suo parco e la vicina Palazzina di Caccia di Stupinigi, eleganti e sfarzose dimore della famiglia Savoia che hanno pienamente conservato il loro fascino.

Siamo arrivati di buon mattino nella cittadina di Racconigi, situata in provincia di Cuneo, a circa due ore di auto da Genova. Dopo avere lasciato la nostra fedele Yaris in un parcheggio gratuito (la prima nota positiva della giornata è stata proprio l’abbondanza di parcheggi nei pressi del castello, nonostante fosse sabato), ci siamo diretti al castello, attraversando una parte del centro storico. Il biglietto di ingresso costa 5,00 €, ai quali abbiamo aggiunto 2,00 € per visitare il parco.

Castello di Racconigi

Castello di Racconigi

In attesa dell’inizio della visita, ci siamo addentrati nel parco, in piena fioritura primaverile. Fiorellini bianchi, giacinti, ma soprattutto alberi e prati, sentieri da percorrere respirando a pieni polmoni. Non un giardino con siepi e distese di fiori ben disposti dalla mano dell’uomo, quanto piuttosto un bosco dall’aspetto più naturale e selvaggio, fatta eccezione per un laghetto su cui si affaccia la Grotta del Mago Merlino, un ponticello e alcuni edifici come la Dacia russa e le scuderie. Si può percorrere il parco in carrozza oppure a piedi, come abbiamo fatto noi finché l’orologio non ci ha ricordato che era giunto il momento di tornare in prossimità dello scalone d’ingresso del castello.

grotta mago merlino racconigi

La Grotta del Mago Merlino

Parco  Castello Racconigi

Il Parco del Castello di Racconigi

castello di racconigi

Il Castello di Racconigi visto dal parco

La visita è obbligatoriamente guidata e a condurci nelle sale sono state due giovani studentesse – molto emozionate visto che si trattava della prima volta in cui avevano a che fare con un gruppo di turisti -, ma piacevoli da ascoltare ed esaustive. Gli interni del Castello di Racconigi comprendono decori, affreschi e arredi dal Settecento al Novecento. La nostra visita coincideva con la mostra temporanea “Sovrane eleganze“, che prevedeva l’inserimento in alcune stanze di splendidi abiti che rimandavano alle figure di duchesse, contesse, principesse e regine di casa Savoia.

Tra le stanze più scenografiche, il Salone d’Ercole, tripudio di stucchi, colonne e sculture, la Sala di Diana e la Sala del Ricevimento con il suo grande lampadario e i decori oro. Attraversando uno dei corridoi si incontrano i ritratti della famiglia Savoia nella Galleria dei Ritratti, mentre un altro conduce agli Appartamenti dei Principini. Un terzo è invece ornato con raffigurazioni di uccelli di vario tipo, un richiamo originale alla selvaggina che era presente nel parco.

Salone d'Ercole Racconigi

Il Salone d’Ercole

Non manca la tradizionale Sala del Biliardo, seguita dal grazioso Gabinetto Etrusco (uno studio in cui Carlo Alberto amava trattenersi, che prende il nome dai vasi etruschi presenti nella stanza) e dall’Appartamento Cinese, con decori che richiamano l’Oriente secondo la moda settecentesca.

Gabinetto Etrusco Racconigi

Il Gabinetto Etrusco

A colpirmi maggiormente, però, sono state le cucine. Nei castelli che ho visitato, raramente erano ancora visibili e così ben conservate. Le cucine del Castello di Racconigi sono ottocentesche e nei primi anni del Novecento furono dotate delle modernità dovute all’avvento dell’energia elettrica. Oltre a vasellame, stampi, lunghi banconi e cucine a legna, è visibile il piccolo ufficio destinato al supervisore. Gli ambienti che ho trovato più interessanti sono quelli destinati alla macelleria e alla ghiacciaia (se siete freddolosi come me, sappiate che in questa zona la temperatura è piuttosto bassa, quindi un cardigan è consigliabile). I locali più antichi, appartenenti alla cucina seicentesca, furono convertiti a dispensa, per conservare l’enorme quantità di prelibatezze destinate alla famiglia e le stoviglie. Unico neo, ho trovato poco adatti ad un contesto quotidiano e non artefatto come quello delle cucine gli abiti moderni e talvolta eccentrici di una mostra temporanea. Sicuramente il contrasto è voluto, ma non essendo una fashion victim, probabilmente non ho recepito il messaggio dello stilista e dell’allestitore. Lo ammetto, tra un paio di Manolo Blahnik inserite nella zona dei dolci ed un vero dessert sarei sempre orientata verso quest’ultimo…  😉

cucine castello racconigi

Le cucine del Castello di Racconigi

Dopo essere usciti dal castello, ci siamo trattenuti ancora qualche minuto nel parco. Il biglietto è valido tutto il giorno, quindi se non avete altre visite in programma vi consiglio di portarvi dei panini (o in alternativa usufruire del piccolo bar nel parco) per pranzare in mezzo alla natura. Noi però non ci siamo trattenuti molto, visto che la tabella di marcia prevedeva una meta pomeridiana che desideravo vedere da tempo… La meravigliosa Palazzina di Caccia di Stupinigi!

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14 pensieri su “CASTELLO E PARCO DI RACCONIGI: L’ELEGANZA REGNA SOVRANA

  1. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Un palazzo stupendo, di cui anche io ho ricordo bene le cucine, anche se la mostra allora non c’era, per fortuna direi 😉 Ti capisco perché anche io sceglierei un dolce o magari un panino al salame al posto di un paio di scarpe!
    Devo tornarci perché i giardini non erano visitabili quando ci sono stata io e poi perché è a 15 minuti da casa mia!

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Mi consola non essere l’unica a non capire il senso di mostre così in contrasto con l’ambiente in cui sono collocate…Molto bella invece quella dedicata alle “Sovrane eleganze”, con abiti sontuosi di nobildonne che in quei saloni erano perfettamente appropriati e portavano a fantasticare sulla vita di un tempo 🙂

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  2. Virginia ha detto:

    Il Castello di Racconigi è molto vicino a dove noi abitiamo e in passato avevamo l’abitudine di andarci nel weekend per passeggiare nel parco. Purtroppo ultimamente il parco versa in condizioni davvero incommentabili, ed è un grandissimo peccato!

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  3. antomaio65 ha detto:

    Bellissime tutte le stanze! Mi stupisce sempre notare che anche nell’800 c’erano le mode ad esempio quella di avere una stanza “cinese”, e vedo che anche i Savoia si sono fatti contagiare!
    Mi ispirano molto le cucine anche senza le Manolo!

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Sono un’appassionata anche io, da buona romantica 😉 Quando posso cerco di scoprirne uno, ad esempio recentemente sono rimasta incantata dai castelli piemontesi e quelli del Ducato, tra parmense e piacentino.

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