Il Parco Naturale Regionale della Val d’Aveto è situato nell’entroterra della Liguria, a pochi chilometri dal confine con l’Emilia Romagna. Il percorso di trekking che vi propongo oggi è un’escursione semplice, di breve durata, che ha come punto di partenza il Lago delle Lame e come meta la Cascata della Ravezza. Volete un paio di motivi per essere incentivati a scoprire questo sentiero? È ombreggiato e fresco anche in pieno agosto (se come noi vi recherete sul posto di buon mattino), inoltre, la zona è tranquillissima, ci si sente davvero immersi nella natura e si può campeggiare liberamente.
Lago delle Lame: come arrivare
Il percorso di trekking non presenta particolari difficoltà, ma attenti a quello in auto per arrivare a destinazione! Sconsigliato seguire i consigli di Google Maps che, per indicarvi la via più breve, finirebbe per consigliarvi deviazioni in strade poco agevoli e strette. Per raggiungere il Lago delle Lame, se si arriva da Genova o La Spezia, occorre uscire al casello autostradale di Lavagna. A questo punto, seguite le indicazioni per Carasco e prendete il bivio a destra per Borzonasca, S. Stefano d’Aveto e Rezzoaglio.
Proseguendo per Carasco, seguite poi il bivio per la Val d’Aveto e per i paesi di Cabanne e Rezzoaglio. Seguire la strada per S. Stefano d’Aveto e Magnasco; infine, oltrepassato il paese, svoltare a destra non appena vedrete l’indicazione Lago delle Lame: da qui la strada sale attraverso la foresta omonima sino a raggiungere il lago, situato sulle pendici del Monte Aiona.

Lago delle Lame – Dove parcheggiare
Poco prima di giungere al lago troverete un parcheggio gratuito sull’erba, piuttosto ampio, e altri parcheggi (pochi) di fronte al lago. Noi abbiamo lasciato l’auto nel primo posteggio e abbiamo proseguito risalendo la strada asfaltata: il Lago delle Lame si trova a pochi minuti di cammino.
Sentiero dal Lago delle Lame alla Cascata della Ravezza
Il Lago delle Lame si presenta come uno specchio d’acqua di dimensioni ridotte (3600 mq, per una profondità massima di circa 8 metri), ma dai bellissimi riflessi smeraldo. In estate, per via della siccità, il livello dell’acqua è più basso, ma lo scenario comunque suggestivo. Il lago è incastonato tra il bosco e una locanda-albergo; è possibile prendere il sole nelle piccole spiaggette sulla riva, pescare (zona di pesca alla trota), vedere il Museo del Bosco (a cielo aperto) proprio accanto al lago, oppure percorrere uno dei sentieri ad anello che si snodano da questa zona tra le bellezze naturali della Val d’Aveto.


Noi abbiamo scelto il sentiero che conduce alla Cascata della Ravezza, contrassegnato dal segnavia giallo (una sola riga orizzontale) e che rappresenta un breve tratto del percorso ad anello A1. La durata della camminata è di circa 40-45 minuti, non è impegnativa, ma deve essere affrontata preferibilmente con scarpe da trekking per avere una buona presa sul suolo. La particolarità del percorso è un’ottima ombreggiatura mattutina: noi siamo arrivati al Lago delle Lame intorno alle 8:30 e abbiamo potuto così percorrere il sentiero beneficiando di una piacevole frescura (il lago sorge a 1085 metri d’altitudine).
Il sentiero per la Cascata della Ravezza inizia oltrepassando l’albergo, con il lago alla propria destra.

Ci si addentra nel bosco, seguendo una sterrata ben segnalata che prevede un piccolo guado (niente di trascendentale, basta poggiare i piedi sulle pietre che sbucano dal letto del fiume, parola d’onore!).


Le ore mattutine ci hanno consentito di percorrere il sentiero in completa solitudine, respirando a pieni polmoni l’aria pulita e i profumi della natura, tra alberi fitti, fiorellini sparsi lungo il sentiero e molte farfalle di vari colori (soprattutto arancioni e scure).

Una volta guadato il fiume, il segnavia giallo non compare immediatamente, ma basterà tenervi sulla destra, in pratica risalendo il fiume, per arrivare alla cascata.
La cascata della Ravezza, dal getto affilato e impetuoso, è alta circa una trentina di metri e si compone di due salti, sfociando in un piccolo laghetto. Di fronte alla cascata è situato un belvedere con una comoda panchina, ideale per ammirarla e concedersi una sosta per rifocillarsi. Abbiamo preferito non scendere fino ai piedi della cascata perché il terreno era sdrucciolevole, ma la prospettiva dal belvedere panoramico è comunque d’impatto!


A questo punto non resta che tornare indietro seguendo lo stesso percorso (a meno che non vogliate proseguire l’anello sino al monte, se avete più tempo). Noi ne abbiamo approfittato per fermarci in un ampio prato attrezzato con fontanelle, prima di tornare al Lago delle Lame e alla nostra auto. Vi consiglio vivamente questa semplice passeggiata, ma in Val d’Aveto ce ne sono moltissime e di vari livelli di difficoltà, quindi sono sicura che torneremo in zona per scoprire altri sentieri rigeneranti come questo!
P.S. Una piccola nota personale: questa è stata la prima “gita fuori porta” dopo un periodo da incubo, durante il quale mio marito ha affrontato una diagnosi dolorosa e spiazzante, due operazioni invasive e una lunga degenza in ospedale. Per questo ho “trascurato” il blog e mi scuso per la latitanza. Ora stiamo tornando, gradatamente, alla normalità e mai come in questo momento abbiamo capito quello che conta davvero. Non sprecate un solo minuto della vostra vita, viaggiate, esplorate, abbracciate i vostri cari… Io, d’ora in poi, lo farò ancora più intensamente. Bentornato, miglior compagno di viaggio della mia vita!
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Un’altra bellissima idea per vedere tante cose belle e stare al fresco in questa caldissima estate😉
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Mai come questa estate, luoghi come questo sono graditissimi 😊
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