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TREKKING PEGLI-RIFUGIO PAGANETTO-PUNTA MARTIN e PUNTA DEL CORNO

Il percorso di trekking in Liguria di cui vi parlerò oggi è piuttosto impegnativo, ma regala paesaggi indimenticabili! In realtà, è possibile scegliere come punto di arrivo Punta Martin (1001 mt.) oppure effettuare l’intero percorso che abbiamo seguito, proseguendo con una deviazione sino a Punta del Corno (che inizialmente non era nei piani, ma abbiamo scelto di raggiungere strada facendo). Le due vette fanno parte dell’altopiano del Monte Penello (995 mt).

Trekking da Pegli a Punta Martin e Punta del Corno: il percorso

Itinerario: punti salienti del trekking

  • Pegli (via Melinotto)
  • Pian delle Monache
  • Cian de Figge
  • Bivacco Paganetto
  • Monte Riondo
  • Deviazione -> Punta Martin, pendici del Monte Penello, o Punta del Corno

Lunghezza percorso: da Pegli a Punta Martin circa 8,5 km, dislivello oltre 900 mt. Se si aggiunge la deviazione a Punta del Corno il percorso arriva a circa 10 km, a cui si aggiunge naturalmente il ritorno. Tempo di percorrenza per il percorso completo: 6 ore circa, più soste.

Difficoltà: intermedia, occorre un buon allenamento vista la ripidità di alcuni tratti e del percorso a volte esposto.

Rocce rosse nella parte iniziale del sentiero da Pegli a Punta Martin

Percorso da Pegli a Bivacco Paganetto

Dirigetevi con l’auto sino a Genova Pegli, imboccando la strada che conduce al ristorante La Vetta. Superato, proseguite su viale Modugno e lasciate l’auto nel parcheggio di via Melinotto, da cui parte il sentiero E1 bianco e rosso (segnavia: un pallino rosso).

Il sentiero, inizialmente asfaltato, ben presto diventa sterrato e si lascia alle spalle l’abitato per inoltrarsi nella vegetazione della pineta, sino ad addentrarsi nel bosco per un tratto. Indossate scarpe da trekking con una buona presa sul suolo, perché in seguito vi inerpicherete su sentieri sassosi e rocce rosse. Superato un ripetitore, tenete la sinistra nei bivi successivi, seguendo il segnavia. Il panorama si aprirà a lato della strada, spaziando sulla costa ligure dal Golfo Paradiso a Ponente.

Panorama nella parte iniziale del percorso

Raggiunto Pian delle Monache, il sentiero si stringe nella boscaglia per poi ampliarsi nuovamente in un alternarsi di rocce rosse, pini e arbusti che offrono tratti di ombra. Alcuni tratti sono piuttosto ripidi (ve ne accorgerete se, come me, salite agevolmente ma soffrite un po’ la discesa!).

Se volete fare una sosta, potete approfittare dell’area pic-nic di Cian de Figge (615 metri). Qui dovrete seguire l’indicazione per Bivacco Paganetto (a circa un quarto d’ora di cammino) e Punta Martin (a un’ora e mezza circa di distanza). Il segnavia è il pallino rosso pieno o il rombo rosso vuoto.

Cian de Figge

La salita si fa più impervia e, dopo avere oltrepassato i resti di una fortificazione militare, arriverete al Bivacco Andrea Paganetto, un rifugio dalle pareti bianche, costruito per offrire riparo in caso di maltempo. All’interno troverete un tavolo, un kit di soccorso e un libro per attestare il vostro passaggio. Il bivacco sorge sul Monte Riondo (710 metri), la cui cima è indicata da una Madonnina. Qui la vista è magnifica e spazia dai monti al mare, mentre le panchine consentono di ammirarla al meglio.

Panorama da Monte Riondo
Bivacco Paganetto, sul Monte Riondo. Alle spalle del bivacco, il sentiero per Punta Martin e Punta del Corno

Da rifugio Paganetto al bivio per Punta Martin e Punta del Corno

Lasciando alle vostre spalle il bivacco Paganetto, proseguite lungo la mulattiera che si inerpica lungo il costone, dapprima ampia con grosse pietre a lato, poi più impervia. Se la vostra meta è Punta Martin, attenti a seguire sempre il sentiero con un solo pallino rosso e il rombo vuoto, imboccando la deviazione a sinistra all’incrocio della foto sotto. Se invece volete seguire il nostro percorso completo, giungendo prima a Punta del Corno e poi tornando indietro sino al bivio per risalire a punta Martin, trovate tutti i dettagli nel prossimo paragrafo.

La mulattiera che conduce a Punta Martin e Punta del Corno
Bivio per Punta Martin (a sinistra) o Punta del Corno (a destra)

Deviazione: da Bivacco Paganetto a Punta del Corno

Noi abbiamo scelto di vedere prima Punta del Corno, lasciando la vetta più alta come ciliegina sulla torta a fine percorso. Il sentiero che conduce a Punta del Corno è indicato da tre pallini rossi ed è scosceso e in parte esposto. Il paesaggio ricorda le terre dei Troll: pendii verdi, rocce dalle forme modellate dal tempo e scenografiche, una bellissima vista sui monti dell’Appennino ligure, con l’azzurro del mare in lontananza.

Il sentiero che conduce a Punta del Corno

Dopo avere oltrepassato un piccolo corso d’acqua che scorre tra le rocce, ci siamo fermati in un punto panoramico per rifocillarci e riposarci. La caratteristica vetta di Punta del Corno, che si scorgeva in lontananza, ci ha fatto capire che ormai non eravamo molto lontani dalla meta.

Nell’ultimo tratto, ci si inerpica sulla vetta, giungendo alla croce con Madonnina annessa che indica la cima. La vista da Punta del Corno (852 metri), che domina i valloni del Rio Cantalupo e del Rio Gandolfi, ripaga da ogni sforzo e il silenzio ci ha rimessi in pace con il mondo!

Punta del Corno
Punta del Corno
Punta del Corno (852 mt)

Da Bivacco Paganetto a Punta Martin

Tornati indietro sino al nostro bivio, questa volta scegliamo la strada che sale a sinistra, tornando a seguire il sentiero con un solo pallino rosso. La salita prelude alla parte più emozionante, quella in cui giungeremo a Punta Martin, 1001 metri di pura bellezza panoramica!

Lungo il sentiero petroso, più ampio e semplice rispetto ai tratti difficoltosi che si incontrano in precedenza, giungerete all’indicazione del parco urbano di Punta Martin, una piana attrezzata ad area picnic con tavoli e panche in legno, dove si trova anche una piccola sorgente di acqua freschissima (Fontanin da Scaggia). Siamo a 915 metri d’altitudine, a circa 15-20 minuti dalla nostra meta.

Il parco urbano di Punta Martin: area picnic nei pressi del Fontanin da Scaggia

Superata una costruzione in pietra, detta Baracca de Pria, si aprirà un verde altipiano e vedrete i resti di un forte e di installazioni militari, oltre a un rifugio, il Bivacco Arnaldo Bellani. Ci troviamo alle pendici del Monte Penello e salendo, sul lato sinistro, scorgiamo la nostra destinazione: la vetta di Punta Martin.

La Baracca de Pria lungo il sentiero per Punta Martin
trekking punta martin
Bivacco Arnaldo Bellani

Giunti in vetta, una croce con delle bandierine colorate indica il punto di arrivo e il panorama si apre magnifico di fronte ai nostri occhi: nelle giornate di cielo limpido, si può scorgere persino la Corsica! Fermarsi sulla punta ad ammirare la bellezza della natura e la conformazione unica della Liguria, stretta tra mare e monti, è una gioia per lo sgurado! Per dovere di cronaca, ricordo che a Punta Martin si può arrivare anche partendo dai Piani di Praglia (si tratta di un sentiero più semplice), anziché da Pegli.

La vetta di Punta Martin, sul versante sud-ovest del Monte Penello
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Tratto dell’altopiano del Monte Penello verso Punta Martin

Sulla via del ritorno io ho avuto un problema fisico molto fastidioso (scegliete con cura le scarpe da trekking, altrimenti la discesa se la prenderà con i vostri poveri alluci, fidatevi!), perciò siamo tornati al punto di partenza con estrema calma, allungando i tempi di molto rispetto all’andata. Affidatevi alle scarpe giuste, alle calze corrette (le mie erano troppo sottili) e sicuramente vi godrete la via del ritorno senza sofferenza 😉

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