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ROCCAVIGNALE E DINTORNI: DOVE TROVARE UN DOLMEN IN LIGURIA

Primavera è sinonimo di gite all’aria aperta, passeggiate nei boschi, trekking dolci per riabituare le gambe al movimento dopo un pigro inverno. L’escursione che vi propongo oggi comprende un borgo caratterizzato dai resti di un castello imponente, che si affaccia su due laghetti artificiali dalle acque di un verde brillante e persino un dolmen, per vedere il quale non dovrete recarvi a Stonehenge, ma soltanto in Liguria. Aggiungiamo una panchina gigante azzurra appartenente al progetto Big Bench e infine una passeggiata tra i boschi del Parco Naturale di Bric Tana, nella zona di Millesimo, per concludere una giornata all’insegna delle curiosità e del turismo “slow”. Siete curiosi?

Roccavignale: panchine giganti, rocca e dintorni

Percorrendo l’autostrada A6 (Torino-Savona) e uscendo ad Altare, basta seguire le indicazioni per arrivare facilmente a Roccavignale, un paesino nell’entroterra di Savona che ha aderito al Big Bench Project di Chris Bangle, artista che in Piemonte ha creato in luoghi contemplativi le prime panchine giganti colorate allo scopo di valorizzare il patrimonio dei piccoli borghi e il loro paesaggio naturale. Un progetto che si è esteso ad altre regioni italiane o oltre i confini del Bel Paese, portando alla creazione di centinaia di panchine multicolori sulle quali tornare bambini e rilassarsi tornando ad apprezzare il tempo e le bellezze naturali che ci circondano. Anche la Liguria ha due Big Benches, una delle quali si trova proprio a Roccavignale.

La panchina azzurra di Roccavignale

Sulla collinetta ventosa su cui sorge la panchina azzurra, troverete anche un enorme panchina a cuore, che è impossibile non fermarsi a fotografare. Originale e posta in una posizione panoramica sulla valle, è l’ideale per scatti pittoreschi e, all’occorrenza, per una sosta: in quest’area troverete infatti dei tavoli da picnic e uno spazio in cui i bambini possono giocare in libertà.

Roccavignale, la panchina a forma di cuore

La scoperta di Roccavignale prosegue sino all’antico castello, una fortezza imponente visitabile solo all’esterno. I resti della rocca sorgono a 474 metri, su uno sperone roccioso che consentiva una buona visuale, vista la sua origine difensiva. Negli anni Ottanta, il castello è stato donato al Comune di Roccavignale, che oggi lo utilizza per ospitare eventi culturali.

Dalla strada che conduce alla rocca sono visibili i laghetti del dolmen, due bacini artificiali in cui viene praticata la pesca sportiva, accanto ai quali sorge un’area picnic con pache e area barbecue (località Gere-Roccavignale). Noi li abbiamo fotografati dall’alto, preferendo proseguire alla ricerca del dolmen, ben indicato dalla segnaletica stradale. Sembra strano, eppure ai margini di questo paesino ligure si trova una costruzione preistorica conservata molto bene. Per raggiungere il dolmen, occorre raggiungere la frazione di Valzemola, località Curin, e lasciare l’auto appena oltrepassato un campetto da calcio, per proseguire ai piedi costeggiando il corso di un fiume. Si tratta di un percorso pianeggiante di poche centinaia di metri, con un’unica difficoltà facilmente aggirabile: quattro piccoli guadi sul fiume. Non temete, però, basta posizionarsi sulle pietre che fungono da ponticelli per attraversarne il corso, tornando sulla strada che conduce al dolmen.

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La rocca del borgo di Roccavignale
laghi dolmen roccavignale
I laghi del dolmen

Il dolmen di Roccavignale: dove si trova e curiosità.

Prima di raggiungere il dolmen, incontrerete dei giochi per bambini posti su un ampio prato, su cui è stata ricreata una palafitta. E’ suggestivo pensare che proprio in questa porzione di territorio gli uomini primitivi un tempo abitavano, magari in una grotta che ha dovuto soccombere all’incedere del tempo. Il dolmen si presenta come una costruzione in pietra a pianta rettangolare, le cui pareti laterali sono formate da quattro massi verticali su cui poggia un masso orizzontale con funzione di tetto. All’interno si può intuire la composizione del vano, che misura un altezza di 1,25 metri. Si è a lungo dibattuto sulle origini di questa struttura, che in passato i contadini adibirono a deposito, ma la tecnica costruttiva risulta ascrivibile alla cultura megalitica, della quale restano peraltro altre testimonianze in alcune zone della Val Bormida. Personalmente, ho trovato affascinante pensare a chi può averla costruita e abitata!

Il sentiero del dolmen
Il dolmen di Roccavignale

Parco Naturale Regionale di Bric Tana: il santuario e le escursioni.

Dopo pranzo, ci siamo spostati lungo la strada provinciale Millesimo-Murialdo sino al Santuario della Madonna del Deserto, uno dei luoghi di culto più importanti della Val Bormida, risalente al 1725. All’interno di questo luogo di pace, si trova un’immagine della Vergine e si respira la quiete tipica dei santuari, che si ergono solitari sulle alture. Dal cortile del santuario, scendendo una scaletta, si accede ad un percorso escursionistico ad anello, avviandosi a sinistra verso una strada pianeggiante. Il sentiero breve ha un tempo di percorrenza medio di un’ora e mezza, è indicato da segnavia giallo e consente di attraversare la Valle dei Tre Re. Avendo poco tempo a disposizione – causa impegno in quel di Genova poche ore dopo – abbiamo potuto percorrere soltanto metà sentiero, attraversando un bosco ancora spoglio, con le prime timide primule affacciatesi sul nostro cammino. Siamo giunti nei pressi di un villaggio abbandonato, del quale purtroppo non abbiamo trovato indicazioni informative, ma piuttosto suggestivo (e vagamente inquietante nel silenzio del paesaggio intorno a noi). Il sentiero in alcuni punti non è ben segnalato, ma spero si tratti di un problema dovuto alle intemperie invernali, che probabilmente verrà risolto all’inizio della stagione escursionistica vera e propria. Il Parco Naturale Regionale del Bric Tana mi è sembrato quieto e adatto ad escursioni semplici e adatte a tutte, forse però meno curato rispetto ad altri cammini liguri che abbiamo avuto modo di percorrere in questi anni.

Santuario Madonna del Deserto
Santuario della Madonna del Deserto

Oltre all’anello breve, potete optare per percorsi più lunghi, come l’anello grande (Millesimo – Bric Tana – Bric Feia – Millesimo, durata 3 ore e mezzo) o l’anello breve che parte dalla località di Acquafredda (due ore).

Il Parco Regionale di Bric Tana
Il villaggio abbandonato incontrato lungo il percorso ad anello

La giornata è stata sorprendente, ricca di curiosità e scorci pittoreschi, respirando a pieni polmoni l’aria pulita della natura in cui sentivamo il bisogno di immergerci! L’entroterra di Savona offre spunti interessanti per escursioni, camminate nel verde adatte sia al singolo escursionista che alle esigenze delle famiglie e borghi in cui fermarsi ad esplorare vie, chiesette e assaggiare i piatti della cucina ligure. E voi? Avete scoperto delle passeggiate interessanti in questo periodo di “reclusione” forzata entro i confini della vostra regione?

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6 pensieri su “ROCCAVIGNALE E DINTORNI: DOVE TROVARE UN DOLMEN IN LIGURIA

  1. Silvia The Food Traveler ha detto:

    Non sapevo che ci fossero dei dolmen anche in Italia! E non sapevo nemmeno che il progetto Big Bench fosse anche in Liguria perché credevo che ci fossero degli “esemplari” sono qui in Langa.
    I villaggio abbandonati hanno un certo fascino, anche se come dici tu possono essere un po’ inquietanti. Per restare in tema, la domenica in questo periodo faccio una passeggiata lungo il Sentiero delle Masche, che sarebbero la versione piemontese delle streghe. Per fortuna non ne ho mai avvistata nessuna 😉

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  2. L'OrsaNelCarro Travel Blog ha detto:

    Nemmeno io come Silvia ero a conoscenza dei dolmen italiani! E proprio come Silvia anche io credevo che le panchine giganti fossero piemontesi! Quante sorprese che vi regala il territorio ligure! PS: non vi siete introdotti nelle dimore abbandonate? Neanche una sbirciatina piccola piccola? 😛

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  3. Nadia Meriggio ha detto:

    Anni fa sono stata al castello di Roccavignale per assistere alla presentazione di un libro. Probabilmente, di sfuggita, ho anche visto l’indicazione del dolmen ma ho sempre proseguito oltre. Di sicuro mi piacerebbe fare un salto alla Big Bench e alla panchina a forma di cuore.

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