Una bomboniera. La prima parola con cui descriverei Berna è proprio questa. Una città piccola, deliziosamente curata e innatamente confezionata per gli occhi del viaggiatore. Nella capitale svizzera il centro storico abbraccia il turista, le fontane e le antiche porte sono un invito a nozze per la macchina fotografica, le guglie e i campanili guidano verso scorci in cui l’arte si fonde con la bellezza del panorama naturalistico circostante.

Berna, veduta della città dal Giardino delle Rose
Siamo arrivati a Berna in una soleggiata e fresca mattina d’agosto. Prima tappa di un viaggio tra Svizzera e Francia, ci ha accolti con un colpo di fortuna: un parcheggio gratuito miracolosamente libero e vicino al Giardino delle Rose. L’esplorazione della città, il cui centro storico fa parte del patrimonio dell’UNESCO, è così cominciata proprio dal giardino, un parco pubblico che racchiude oltre duecento varietà di rose, oltre ad azalee, rododendri e giaggioli. Dal Giardino delle Rose si ha una splendida vista sulla città, sul centro storico, sul fiume Aar e sulle vette alpine circostanti.

Berna, panorama dal Giardino delle Rose

Berna, panorama dal Giardino delle Rose
Dopo molti scatti, eccoci pronti a visitare il famoso Parco degli Orsi. L’orso è l’emblema di Berna e il parco ospita al momento tre bellissimi esemplari, in un habitat ricreato sulla sponda dell’Aar in modo che abbiano spazio e privacy: il turista li osserva dall’alto, ad una distanza che consente di non disturbare troppo gli animali. Li si può vedere giocare, pescare sulla riva o arrampicarsi. Il parco mi è piaciuto e gli animali sono sicuramente ben curati, però, come accade sempre quando si vedono animali in cattività, resta sempre il dubbio se siano veramente felici.

Berna, il Parco degli Orsi

Parco degli Orsi – sognandoviaggi.wordpress.com

Parco degli Orsi di Berna

Parco degli Orsi

Uno dei bellissimi orsi
Attraversando il ponte sull’Aar, lasciamo il Parco degli Orsi e ci addentriamo nel centro storico. Ci è subito chiaro il motivo dell’appellativo di “città delle fontane“: nelle vie si trovano molte fontane medievali, ognuna delle quali presenta una particolarità; delle oltre cento fontane cittadine, 11 hanno conservato le statue allegoriche che danno loro il nome (tra le più famose la Gerechtigkeitsbrunnen o Fontana della Giustizia e la Kindlifresserbrunnen o Fontana dell’Orco).

Il centro storico di Berna
Passeggiamo sotto i portici, che ospitano negozi di ogni tipo, e ci dirigiamo godendoci la passeggiata e le facciate decorate o scolpite dei palazzi verso la cattedrale (Münster). Si tratta dell’edificio sacro più esteso della Svizzera, caratterizzato da un portale in cui è raffigurato il Giudizio Universale e da una torre alta 100 metri da cui beneficiare di un punto panoramico eccezionale sulla città.

La cattedrale di Berna
Tornando nella via principale del centro storico, continuiamo a percorrerla sino alla deviazione che porta alla Piazza del Palazzo Federale, ossia la sede del governo e del parlamento svizzero (Consiglio federale, Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati), che troneggia con la sua grande cupola. Poco lontano si trova anche una enorme scacchiera piastrellata sul selciato, decisamente singolare!

Il Palazzo Federale di Berna
Proseguiamo verso la Torre dell’Orologio (il carillon e il calendario astronomico risalgono al 1530) che costituiva la porta occidentale della città: imponente e perfettamente conservata, è una delle attrazioni più note di Berna. A proposito di porte, non dimenticate la Torre delle Prigioni, oggi sede del forum politico della confederazione.

Torre dell’Orologio

Centro storico di Berna
Torniamo indietro ripercorrendo la Kramgasse, riattraversando il ponte e dando ancora uno sguardo agli orsi, adesso intenti a giocare incuranti dei turisti che li osservano dall’alto. La nostra visita di Berna si conclude qui (ma per chi volesse approfondirla sappiate che ci sono anche la casa museo di Albert Einstein, dove elaborò la teoria della relatività, e la Collina di Gurten, raggiungibile con tram e funicolare per una vista speciale sulle catene montuose e possibilità di escursioni). Io ed Enri, essendo quasi giunta l’ora di pranzo, ci rimettiamo in marcia verso la seconda tappa, Basilea, di cui parleremo prossimamente.

Berna, panorama dal Parco degli Orsi
Lasciamo Berna, la città degli orsi, visto che la leggenda narra che il suo nome deriva dal primo animale che il fondatore, Berthold V di Zähringen incontrò nella zona, un Bär (orso) appunto. Ancora una volta, la vicina Svizzera ci ha mostrato di valorizzare perfettamente il suo patrimonio. Rimettiamo in moto con un’ultima immagine negli occhi: la simpatica anziana signora che guardandoci abbracciati ha esclamato “Wie schön!” sorridendoci con dolcezza.
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