“Andavo errando nel verde rifugio dello Scoglietto, su ogni ramo le arance
ardevano come lampade lucenti di oro a vergogna del giorno”.
Oscar Wilde, passeggiando tra i giardini di Villa Di Negro-Rosazza, compose questi versi intrisi di poetica ammirazione per quanto lo circondava. Il poeta irlandese si trovava a Genova e quella villa era una delle molteplici bellezze della città: era soprannominata “Scoglietto” perché parte dei suoi giardini si inerpicavano su un colle, mentre i giardini antistanti l’edificio giungevano fino al mare. Ci vuole molta immaginazione per ricreare con la fantasia quel contesto idilliaco: oggi la villa si trova a ridosso della ferrovia ottocentesca, di fronte alla fermata della metro e dalle sue finestre si vede ancora il mare, ma solcato dalle navi da crociera e dai traghetti ormeggiati al terminal. La sua facciata, rosa pastello e ornata da statue, ben visibile quando si percorre la Sopraelevata, è quasi nascosta quando ci trova ai suoi piedi, stretta dalla morsa dei binari e della modernità che ha inghiottito nei secoli il giardino a mare.

La facciata di Villa Di Negro Rosazza

Il panorama “moderno” su cui si affaccia Villa Di Negro-Rosazza
In occasione dei Rolli Days di ottobre, Villa Di Negro-Rosazza è stata aperta per la prima volta al pubblico dopo anni travagliati, durante i quali ha ospitato una scuola media per poi essere dimenticata alla sua chiusura. In tempi recenti è stata la sede della Fondazione Casa America, mentre dal 2016 è diventata la casa del Russian Ballet College, la scuola di danza classica russa che la avrà in concessione per trent’anni.
Il restauro ha restituito alcuni ambienti all’antico splendore e devo dire che ho trovato particolarmente riuscita l’insolita contaminazione tra l’arte dei delicati affreschi che la ornano e l’eleganza del ballo. Grottesche del passato, sbarre di legno alle quali ci si allena con il tutù, affreschi risalenti a secoli or sono, specchi e divanetti del presente che danno un tocco moderno non troppo invasivo.

Gli interni di Villa Di Negro Rosazza

Affreschi e grottesche

Gli affreschi all’interno di Villa Di Negro-Rosazza
La giovane e bravissima studentessa che ci ha accompagnato tra le stanze ci ha spiegato che il doppio cognome della villa deriva dalla famiglia che la costruì (i Di Negro) e dall’ultima famiglia nobile che la abitò (i Rosazza). A Genova esistevano due rami della famiglia Di Negro, quello della zona di S. Lorenzo e quello di Banchi, i cui componenti abitavano a ridosso della piazza del mercato. Questi ultimi, divenuti ricchissimi proprio grazie al commercio, fecero edificare questa residenza di villeggiatura, che assunse la forma neoclassica moderna con i restauri di fine Settecento.

Il ninfeo di Villa Di Negro Rosazza

Il ninfeo di Villa Di Negro Rosazza
L’Ottocento vide molti personaggi celebri ospiti di Villa di Negro-Rosazza: papi, scrittori come Oscar Wilde e Honoré de Balzac, e la regina Carolina di Brunswick, moglie di Giorgio IV d’Inghilterra.
Oggi la villa è di proprietà del Comune di Genova e anche i giardini, oggetto di restauro, saranno visibili al pubblico. Nel frattempo, mi sono incantata di fronte al ninfeo, costruzione che ricreava un ambiente fatto di grotte e giochi d’acqua, simile ai luoghi in cui la mitologia collocava le ninfee. Chissà com’era maestoso quando si stagliava tra i giardini fioriti, mentre Wilde passeggiava e il profumo dei fiori e degli agrumi si mescolava a quello di salsedine!
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DA GENOVA A PORTOVENERE IN BATTELLO
Il buon vecchio Oscar è sempre stato un personaggio che ha affascinato la mia mente, quindi è sempre piacevole scoprirne luoghi di vita, lati, curiosità ed aneddoti!
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Adoro i suoi aforismi, ha sempre affascinato molto anche me! Scoprire che abbia passeggiato anche nella mia città è stata una sorpresa 🙂
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Davvero non sapevo che Osca Wilde avesse trascorso un periodo a Genova! Ci credo gli sia piaciuta la villa, gli affreschi sono impressionanti!
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Un palazzo molto interessante, davvero non sapevo della sua esistenza e tantomeno che il caro vecchio Oscar avesse trascorso un periodo a Genova!
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Ci credo che piacesse la villa a Oscar Wilde, con gli interni e gli affreschi così belli! Speriamo che i giardini vengano restaurati e aperti al pubblico, perché se già è bella la villa, non posso immaginare la “ciliegina sulla torta” rappresentata dai giardini fioriti 😍
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La villa è stupenda e veramente merita un restauro e una maggiore visibilità. Speriamo davvero che anche i giardini vengano resi fruibili e che questa meraviglia venga restituita alla città.
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Grazie a te sto scoprendo tante meraviglie genovesi. Ho un bell’elenco di cose da vedere la prossima volta che mio marito vorrà ripercorrere le strade della sua gioventù universitaria. Ed ho scoperto anche che Oscar Wild è passato da Genova…
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Per fortuna la villa è stata restaurata perché spesso in Italia queste bellezze vengono abbandonate a se stesse e lasciate così fino al completo degrado. Non sapevo dell’esistenza di questa, neppure che Wilde avesse soggiornato a Genova. Mi interesserebbe davvero visitarla.
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Che bella, ma viene aperta al pubblico solo in occasioni particolari?
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Che spettacolo! Non conoscevo affatto questo luogo, mi ha colpito molto la decorazione a grottesche sia dell’esterno che delle volte interne…
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Che chicca ci hai regalato con questo post.
Non conoscevo questa villa che dalle tue foto appare splendida , e ancor di più mi vien voglia di visitarla sapendo che ci ha soggiornato Oscar Wilde 🥰
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Che luogo meraviglioso. Merita di essere conosciuto assolutamente di più. Sono affascinata dai luoghi che in qualche modo con le loro atmosfere hanno ispirato i grandi autori della letteratura.
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Non immaginavo che Oscar Wilde avesse soggiornato a Genova, interessante. Mi sembra bellissimo questo palazzo, molto suggestivo
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