Avvolto dalla nebbia, con le merlature dei suoi edifici, il castello e le vie di impronta medievale, Grazzano Visconti accoglie i visitatori con il fascino tipico di un borgo non intaccato dallo scorrere del tempo. Ciò che vedrete, però, è frutto di un’illusione ben congeniata, la fantasia di un nobile che ha voluto ricreare il Medioevo… agli inizi del Novecento. Questo pittoresco borgo situato in Emilia Romagna, in provincia di Piacenza, fu fatto edificare da Giuseppe Visconti di Modrone, un nobile colto grazie al quale ancora oggi possiamo passeggiare tra stradine che proiettano indietro nel tempo.
Grazzano Visconti è un esempio di architettura revivalistica, un paese scenografico che, seppur “fittizio”, innegabilmente esercita fascino in chi passeggia tra le sue stradine. La nostra visita risale allo scorso autunno, in una mattinata nebbiosa in cui abbiamo beneficiato del silenzio in cui il borgo era avvolto, che ha contribuito a conferirgli un alone di mistero.

Cosa vedere a Grazzano Visconti – Itinerario di visita
Il borgo è poco esteso, pertanto potete inserirlo come tappa in un tour più ampio della zona (in cui si trovano bellissimi castelli medievali inseriti nel circuito dei Castelli del Ducato). Appena al di fuori delle mura si trova un ampio parcheggio a pagamento, in cui occorre lasciare l’auto, in quanto il paese è ad accesso pedonale.
Il castello trecentesco di Grazzano Visconti, circondato da un parco di 15 ettari, è senza dubbio l’attrazione più famosa (date un’occhiata al sito ufficiale per gli orari e i giorni di apertura aggiornati), ma a mio avviso è il borgo in sé a valere una visita perché è interessante perdersi ad ammirare il frutto dell’immaginazione di un uomo con una grande passione per il Medioevo. Il mio consiglio è di visitarlo senza meta, cogliendo con lo sguardo e con la macchina fotografica quanti più dettagli possibili, sino a giungere nella piazzetta principale, sulla quale si affacciano il Palazzo dell’Istituzione e la Chiesetta Gotica.

Non mancano graziose fontane, come la Fontana del Biscione, le statue (quella dell’Angelo e quella di Aloisa, della cui leggenda vi parlerò tra poco) e la pittoresca Chiesa parrocchiale SS. Cosima e Damiano.

Proseguendo nell’esplorazione del borgo, arriverete alla Cortevecchia, con i suoi portici e un’ampio spazio che nel periodo natalizio si arricchisce di decorazioni e persino un piccolo lunapark. Anche le porte di accesso al paese sono in perfetto stile medievale.

La leggenda del fantasma di Aloisa
Quando ho scorto la statua di una donna di piccola statura e rotondetta, dalle braccia incrociate sul petto e l’espressione severa, non immaginavo che la sua storia fosse struggente. Si tratta di Aloisa, la dama che si narra sia il fantasma che appare tra le mura del Castello di Grazzano Visconti.

La targa recita: “Io sono Aloisa e porto amore e profumo alle Belle che donano il loro sorriso a Grazzano Visconti”. Aloisa sposò un capitano di milizia, che non le fu fedele. La povera castellana, dopo i tradimenti del marito, morì di dolore e di gelosia. Ciononostante, sembra che il suo spettro non sia incattivito, ma al contrario, auguri il vero amore ricambiato a chi visita il borgo, una fortuna che lei purtroppo non ha provato nella sua infelice vita coniugale.
Grazzano Visconti: perché visitarlo e consigli per la visita
Il paese di Grazzano Visconti è un’eccentrica curiosità tutta da scoprire. Personalmente sono più attratta dai borghi realmente medievali, ma se vi trovate in zona vale la pena fare una piccola deviazione per vedere dal vivo la bravura dei suoi costruttori e di chi lo ha progettato. Oggi è un’attrazione turistica popolare, con le sue botteghe artigianali e le tante golose prelibatezze culinarie della zona da assaggiare, ma recarvisi nelle prime ore del mattino per noi è stata la scelta vincente per avere il privilegio di visitarlo senza folla, immersi in un’atmosfera molto suggestiva.

Non credo esista una stagione propizia per visitarlo, perché in autunno troverete la nebbia e i colori del foliage a fare da cornice, in inverno mercatini natalizi e decorazioni che contribuiscono ad accrescerne la magia, mentre nella bella stagione avrete dalla vostra parte il clima più mite, scongiurando nebbia o pioggia. Non dimenticate di inserire altre tappe nel vostro itinerario, come il vicino Castello di Gropparello o l’area archeologica di Veleia Romana. Vi rimando inoltre agli articoli sui Castelli del Ducato di Parma e Piacenza che abbiamo visitato nel corso degli anni e che, per motivi diversi, ci hanno sempre regalato splendide emozioni.
Cosa ne pensate dei borghi ricostruiti e di questo tipo di architettura? Siete mai stati a Grazzano Visconti? Vi aspetto nei commenti!
Secondo me la nebbia è voluta dall’Ente Turismo per rendere la storia del fantasma più credibile 🙂
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In effetti, ora che mi ci fai pensare, potrebbe essere un’abile mossa di marketing😂
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