Oggi vi propongo un trekking panoramico tra Varigotti e Noli, di difficoltà E (quindi adatto a tutti purché si indossino scarpe adeguate), che unisce i due borghi regalando panorami incantevoli su uno dei tratti più belli della Riviera ligure di Ponente e che culmina in una vera chicca: la Grotta dei Falsari (detta anche Grotta dei Briganti). Questo è il Sentiero del Pellegrino e lungo i circa 7 km (andata e ritorno) di questo percorso tra il verde della vegetazione, il bianco delle pietre levigate e il blu del mare incontrerete rovine, paesaggi che colpirono persino Dante Alighieri e una grotta che la leggenda narra sia stata utilizzata da pirati e contrabbandieri.

Potete percorrere il sentiero partendo da Noli o da Varigotti. Tenete presente che il sentiero classico non è ad anello, quindi poi dovrete tornare indietro seguendo lo stesso percorso. In alternativa, potete tornare a Noli o a Varigotti con l’autobus, magari dopo esservi rilassati in una delle belle spiagge. Io ho scelto di partire da Varigotti in modo da affrontare la parte in salita all’inizio.
Sentiero del Pellegrino con partenza da Varigotti: dove parcheggiare e dove inizia
A Varigotti, specie durante la stagione turistica, non è semplicissimo trovare un parcheggio gratuito, quindi il primo consiglio è di recarvi sul posto di buon mattino (cosa che consiglio sempre in ogni caso, per affrontare i sentieri quando il sole non è ancora alto). Comunque, c’è un parcheggio a pagamento abbastanza ampio nei pressi di via degli Ulivi (otto ore circa 14,00 € al momento della mia escursione).
Per trovare l’inizio del Sentiero del Pellegrino, impostate la ricerca su Google Maps di Via Strada Vecchia. Non imboccate il Sentiero Balcone sul Mare (quello è un altro percorso), ma proseguite dritti su Strada Vecchia finché non incontrerete sulla sinistra un bivio con una scala. Non potete sbagliare perché la cartellonistica vi indicherà che si tratta del punto di partenza del sentiero del Pellegrino.

Sentiero del Pellegrino e Grotta dei Falsari: breve scheda
- Lunghezza percorso: circa 7 km.
- Durata media: 2 ore e mezza/3 ore considerando soste fotografiche e pranzo.
- Difficoltà: E
- Dislivello: circa 300-350 metri.
- Attrezzatura: nessuna in particolare, solo scarpe da trekking con buona presa.
- Note: munitevi di acqua, non ci sono fontanelle lungo il percorso. Alcuni tratti sono esposti e per la discesa alla Grotta reggetevi alle corde. Nessuna particolare difficoltà, basta prestare attenzione.



Sentiero del Pellegrino: il percorso fino alla Grotta dei Falsari
Imboccate il Sentiero del Pellegrino da Varigotti, dal bivio che ne indica l’inizio da via Strada Vecchia. Il sentiero sale rapidamente e per il fiato la parte più impegnativa, scegliendo di partire da Varigotti, sarà proprio quella iniziale che si snoda tra pietre bianche e vista sul mare. La parte centrale del percorso è tendenzialmente pianeggiante e panoramica, quindi non lasciatevi scoraggiare dai primissimi sforzi. I luoghi che attraverserete nella prima parte del cammino sono quelli in cui cominciò la storia del paese: dove oggi sorge la torre di Punta Crena sorgeva un castrum bizantino e, tra il VI e VII secolo, Varigotti era un centro commerciale fiorente, con un porto situato dove oggi si trova la suggestiva Baia dei Saraceni. Pensate che il porto fu interrato nel 1341 dai genovesi, per eliminare un potenziale concorrente nei traffici.

Tra i punti di interesse, oltre al Mausoleo dell’Australiano (un murale variopinto che rappresenta questo tratto di costa, realizzato da Giuseppe Cerisola), ci sono la chiesa di San Lorenzo (raggiungibile seguendo una deviazione), la Torre delle Streghe (228 m), fino a raggiungere il Semaforo (276, in prossimità di Capo Noli).

Arrivati circa a metà percorso, troverete indicato un punto panoramico. Non perdetevelo! Abbraccia la baia e i colori sono stupendi.

La vera perla di questo trekking è, tuttavia, la Grotta dei Falsari (o Antro dei Falsari), che incontrerete nella parte finale del percorso, poco prima di iniziare la discesa verso Noli. La troverete indicata dalla cartellonistica, mantenendovi sul sentiero del Pellegrino (indicato con una X rossa) e per raggiungerla dovrete scendere lungo un tratto più ripido, ma comunque sicuro in quanto potrete reggervi alle corde poste ai lati della discesa. Scarpe da trekking con una buona presa sul suolo e il gioco è fatto, senza particolari rischi!

Arrivati alla piccola grotta, non limitatevi a fotografarla da fuori, ma entrateci: lo spettacolo è osservare lo spicchio di mare azzurro protetti da quest’antro. Io mi sono seduta all’interno della grotta per pranzare vista mare, al fresco e nella quiete. Un’esperienza nell’esperienza, che darà un tocco unico e speciale al vostro trekking. Prestate attenzione, in questo punto, a dove mettete i piedi, perché una parte della grotta non è protetta da parapetto.


Vista la Grotta dei Falsari, risalite lungo lo stesso percorso e tornate sul sentiero principale, che viene chiamato anche la passeggiata Dantesca.

Il tratto che vi porterà a Noli offre scorci panoramici splendidi sull’Isola di Bergeggi e il lungomare di Spotorno, oltre ai ruderi delle chiese di S. Lazzaro e S. Lazzaretto. A proposito di rovine, incontrerete anche quelle della Chiesa di Santa Margherita di Noli, accanto alla quale si trova un magnifico belvedere, e quelle dell’Eremo del Capitano d’Albertis (di queste costruzioni resta molto poco).

A questo punto, attraversando un tratto di bosco ombreggiato, seguito da ulivi, vi troverete a Noli, termine del Sentiero del Pellegrino e della nostra passeggiata. Fermatevi a visitare il borgo, graziosissimo, e la sua spiaggia, molto amata dai liguri e non solo. Potete scegliere di rilassarvi al mare e tornare a Varigotti in autobus, oppure imboccare di nuovo il sentiero e percorrerlo nel verso opposto all’andata.
Spero che questo trekking panoramico vi sia piaciuto e presto vi parlerò di altri bellissimi percorsi tra i monti liguri, ma nel frattempo vi lascio i link ad alcuni dei precedenti articoli.
Un pensiero su “SENTIERO DEL PELLEGRINO E GROTTA DEI FALSARI – TREKKING TRA VARIGOTTI E NOLI”