Proprio accanto all’ingresso dell’Acquario di Genova, è nascosta una piccola grande chicca che vi consiglio di non perdere se soggiornate nella città della Lanterna: l’escursione avvistamento cetacei.
Il whale watching consiste in un’escursione via mare della durata di quattro ore/quattro ore e mezza in navigazione nel cuore del Santuario internazionale dei Cetacei, il Santuario Pelagios.
Il Santuario dei Cetacei è un’area marina che, per condizioni chimiche e morfologiche, si configura come una delle zone più ricche di fauna marina del Mediterraneo. In questo tratto di mare, infatti, è presente il fenomeno dell’upwelling: masse d’acqua ricche di nitrati e fosfati normalmente a una profondità di 100-200 metri arrivano nelle zone in cui la luce solare riesce a penetrare (strato eufotico), creando un habitat ideale e unico per i cetacei e per molte altre specie.

Whale watching a Genova: quali animali si possono avvistare?
Nel Mar Ligure si possono avvistare otto specie diverse di cetacei: stenella striata, delfino comune, capodoglio, balenottera comune, zifio, tursiope, grampo e globicefalo. Inoltre, potreste vedere tartarughe marine, vari tipi di pesci (ad esempio pesce luna, tonni ecc), meduse, mobule e uccelli marini. A bordo sono presenti biologi che vi indicheranno gli avvistamenti e spiegheranno le differenze (ebbene sì, io chiamavo semplicemente “delfino” anche la stenella striata, prima che mi spiegassero la differenza!) I biologi, inoltre, durante la navigazione raccolgono dati utili alla salvaguardia delle specie e ai progetti di ricerca e, se trovano reti o oggetti pericolosi per gli animali, provvedono a rimuoverli dal mare.
Whale watching a Genova: come funziona?
Dopo questa introduzione, però, veniamo alle informazioni pratiche, che poi sono quelle davvero utili per chi vuole fare questa esperienza emozionante.
Da dove si parte, compagnia di navigazione e costi.
Ho fatto Whale watching con la motonave del Consorzio Liguria via Mare, che parte dal Porto Antico di Genova, precisamente da Ponte Spinola, che è proprio accanto all’Acquario. Se volete fare il biglietto in loco, la biglietteria è alla destra dell’imbarco, ma io come sempre consiglio la prenotazione on line. In questo modo avrete garanzia ci sia posto e dovrete solo presentarvi con la conferma per ritirare il biglietto “fisico”. Il costo dell’escursione è di 42,00 € per gli adulti, 25,00 € per bambini dai 5 ai 14 anni e gratuita per bambini fino a 4 anni.
Arrivate circa mezz’ora prima dell’imbarco, in modo da salire per tempo, assicurandovi il posto che preferite. Io ho viaggiato a poppa e consiglio assolutamente di evitare i posti al coperto, bensì scegliere posto ponte esterno, per avere migliore visibilità, ma anche per godervi appieno la giornata di mare. La motonave ruota quando ci sono avvistamenti, dando modo a tutti di vedere i cetacei, ma avere un posto nella fila esterna rende più agevoli le foto, senza dover “dribblare” le teste delle altre persone.
L’avvistamento, ovviamente, non è garantito, ma il consorzio, in caso di mancato avvistamento, dà la possibilità di tornare gratuitamente entro un anno dalla data dell’escursione.
In caso di maltempo, si viene avvisati dell’annullamento dell’escursione il giorno precedente.
Sul sito whalewatchingliguria.it trovate le date in cui vengono organizzate le escursioni e tutte le informazioni utili, compresa la possibilità di acquistare l’escursione come buono regalo a data aperta.

Consigli e comportamento a bordo.
L’escursione avviene nel rispetto dell’habitat naturale e delle specie che popolano le acque del mar Ligure, quindi si richiede di prestare attenzione ai propri rifiuti (mi è capitato di raccogliere una carta di caramella sul ponte, per evitare che la plastica finisse in mare) e di non fare rumore durante un avvistamento, quando la barca resta ferma per permettere di osservare gli animali da vicino, senza interferire.
Durante la navigazione, un team di biologi fornisce curiosità e spiegazioni interessanti ed è a disposizione per eventuali domande. Saranno loro a indicarvi dove guardare e a spiegarvi cosa state osservando.
È presente un piccolo bar interno, ma consiglio di portarsi il pranzo al sacco (se soffrite il mal di mare, ricordate di prediligere cibi asciutti, come panini, gallette o crackers salati). Nel mio personale kit di navigazione ho inserito: occhiali da sole (utili per proteggere gli occhi dal riverbero), k-way (protegge da vento, schizzi ed eventuali nuvole passeggere), acqua, un sacchetto in caso di emergenza nausea, macchina fotografica con un buono zoom e cellulare ben carico per video e foto ricordo. Sul ponte il vento può fare risultare più bassa la temperatura percepita, perciò consiglio anche di coprire bene la gola (a inizio ottobre, per me è stata sufficiente una pashmina).

Whale watching Genova: la mia esperienza
La navigazione è stata molto piacevole in una giornata parzialmente nuvolosa e con il mare calmo o comunque poco mosso (ho avvertito il dondolio soprattutto quando eravamo fermi, mentre durante la navigazione addirittura mi conciliava il sonno, tanto era rilassante l’atmosfera).
I delfini avvistati, che sognavo di vedere perché fotografarli in mare aperto era nella mie bucket list, sono stati numerosi e bellissimi. Vi assicuro che in foto o nei video non rendono quanto a occhio nudo: la sensazione che ho provato quando li ho visti affiorare dall’acqua, saltare, fare surfing (si dice proprio così anche per loro) sulle onde o ho avvistato una pinna in lontananza è stata incredibile, quell’emozione pura che solo gli animali in libertà e la natura in generale sanno donare.


Un branco di stenelle striate, che si avvistano di frequente, ci hanno seguiti a circa quattro miglia dalla costa. Un pesce luna si è avvicinato all’imbarcazione per un attimo, ma non l’ho scorto perché sulla fiancata opposta a dove ero seduta.

Le biologhe, quando eravamo a circa otto miglia dalla costa, ci hanno segnalato la presenza di due zifi, che si erano appena immersi. Lo zifio è un cetaceo piuttosto schivo, che trascorre molto tempo sott’acqua. Le sue immersioni possono essere brevi (circa venti minuti), ma sono più frequentemente lunghe (un’ora o due). Preso il tempo di immersione, abbiamo atteso fermi e il più silenziosi possibile che riemergessero, sperando non si allontanassero troppo durante i minuti trascorsi sott’acqua. La speranza era che optassero per l’immersione breve, anche se di solito riaffiorano per pochi istanti. Siamo stati molto fortunati, però! Gli zifi, due esemplari femmina, sono riemersi dopo circa un quarto d’ora e sono stati più a lungo del previsto in superficie a poca distanza dallo scafo! Questo era un avvistamento relativamente raro, perciò sono ancora più felice di averli osservati.
Anche sulla rotta del ritorno le stenelle striate sono comparse, questa volta non in branco, ma un paio di esemplari più isolati, sempre ben visibili con la loro pinna e le striature che danno loro il nome.
Whale watching, ne vale la pena?
Per quanto mi riguarda non ci sono dubbi: assolutamente sì, vale la pena di provare un’esperienza di whale watching. Il biglietto non è economico, ma le emozioni che si provano durante gli avvistamenti sono uniche e ripagano con gli interessi! Già soltanto vedere Genova dal mare consente un punto di vista stupendo sulla città che non mi stanco mai di ammirare (il consorzio organizza anche il giro del porto ndr), ma quando ci si trova in mare aperto, con la costa ridotta a un punto lontano, gli uccelli che ogni tanto volteggiano alla ricerca di pesci e i cetacei che nuotano liberi ci si riempie il cuore di meraviglia. Questa gita, in passato io ed Enri avevamo accennato a farla, ma poi non ne avevamo avuto occasione. Sul ponte ho “avvistato” anche due farfalle, di cui una bianca. A me piace pensare che fosse il suo modo di dirmi che c’era e che, sì, è piaciuto infinitamente anche a lui.
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Ciao e grazie del tuo bel lavoro di scoperta e recensione! Mi piacerebbe camminare l’anello di Murta, che leggo essere di circa 15 km, ma é possibile avere una mappa o un file .gpx del cammino? Altrimenti come posso ripercorrerlo fedelmente? Grazie per indicazioni ulteriori! Ciao e buoni passi!
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Ciao Marcello, scusa per il ritardo nella risposta! Se mi invii una mail a sognandoviaggitravelblog@gmail.com ti giro volentieri il gpx del mio amico che ci aveva fatto da guida 🙂
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