Dopo avervi suggerito la visita di Palazzo Reale, vi propongo un’altra splendida dimora che talvolta si tende a dimenticare nell’organizzare il proprio itinerario nella città di Genova: Villa del Principe.
Magnificenza e monumentalità sono due delle caratteristiche di questa villa, che fu residenza di Andrea Doria, ammiraglio e Doge della città di Genova nel ‘500. La prima curiosità è dovuta al nome: perché chiamarla “Villa del Principe”, se a Genova questa carica non esisteva? L’appellativo si deve al fatto che Andrea Doria possedesse un feudo a Menfi, in Basilicata, e per questo gli spettasse dunque il titolo di principe.

Villa del Principe e il suo giardino

Villa del Principe vista dal giardino
L’edificio, dalla struttura irregolare, è collocato proprio di fronte alla Stazione Marittima e il giardino prospiciente un tempo si affacciava direttamente sul mare. La villa era resa ancora più stupefacente dalla presenza di un esteso giardino a monte, verso la collina di Fassolo, oggi distrutto e inglobato dai palazzi e dalla ferrovia.
Villa del Principe è di proprietà della famiglia Doria Pamphilj, che tutt’oggi occasionalmente soggiorna in alcune stanze che normalmente non fanno parte del percorso di visita, ma che ho avuto il piacere di ammirare in occasione dell’apertura straordinaria in occasione dei Rolli Days.
Palazzo del Principe, guida alla visita – L’appartamento di Andrea Doria – La visita guidata comprende gli appartamenti di Andrea Doria, quelli della moglie, Peretta Usodimare, e si conclude con il giardino, visitabile in autonomia. Per accedere alle stanze del doge, si attraversa la Loggia degli Eroi, con affreschi di Perin del Vaga (che si occupò della maggior parte delle decorazioni della villa). Il messaggio ai visitatori del tempo era chiaro in ogni sala: Andrea Doria si presentava in tutta la sua potenza, con riferimenti allegorici alla mitologia greca e a illustri personaggi storici. Da Nettuno a Zeus, passando per Perseo e Alessandro Magno, incontrerete dei e condottieri riprodotti in affreschi o ricamati su arazzi.

La Loggia degli Eroi
La Sala di Rappresentanza (o Salone della Caduta dei Giganti) è impreziosita da enormi arazzi di manifattura francese, provenienti dalla Borgogna, che ripercorrono la vita del giovane e dell’adulto Alessandro Magno. Un caminetto monumentale contribuiva, insieme agli arazzi stessi, ad accogliere e scaldare il visitatore. Volgendo lo sguardo verso l’alto, si nota un affresco che ritrae Zeus che fulmina i Giganti.

Zeus e la caduta dei giganti

Il Salone della Caduta dei Giganti
Le altre stanze sono strutturate come camere e recamere (ossia un’ulteriore stanza che si apre dietro la camera stessa) e la particolarità, visto che la Villa poteva occasionalmente accogliere personalità di spicco, è che ogni stanza era intercambiabile: poteva accadere così che i mobili della camera da letto o della sala da pranzo, ad esempio, fossero spostati a seconda del visitatore di turno.

Gli arazzi dei mesi
La Camera di Perseo, che trae il suo nome dagli affreschi che ospita, presenta altri arazzi, questa volta di manifattura belga.
Proseguendo, si incontra quella che un tempo fu usata prevalentemente come camera da letto (la Camera dei Sacrifici), che conserva alcuni degli arazzi superstiti di un ciclo commissionato per raffigurare i dodici mesi dell’anno.
La Galleria Aurea, con il suo pavimento a scacchiera, segue la moda iniziata da Francesco I a Fontainebleau, creando un salone molto esteso, che si sviluppa in lunghezza diventando l’ideale sala da ballo in cui stupire i propri ospiti.

La Galleria Aurea
L’appartamento della principessa – La guida a questo punto ci riconduce alla Loggia degli Eroi, attraversandola per esplorare gli appartamenti della principessa Peretta Usodimare: la struttura è simmetrica all’appartamento di Andrea Doria e questa volta ci accolgono gli arazzi che descrivono la battaglia di Lepanto, che ornano il Salone del Nettuno.

Il Salone del Nettuno con gli arazzi della Battaglia di Lepanto
Tre le stanze più interessanti ci sono la Sala di Psiche e la Sala di Aracne, così chiamate per il tema degli affreschi che vi si trovano, con le rispettive “recamere”. Dipinti con i volti degli esponenti della dinastia dei Doria e antichi arredi completano gli ambienti.
L’ultima parte della visita è una “chicca” offerta in occasione dei “Rolli Days”: alcune stanze normalmente a uso privato della famiglia Doria Pamphilj vengono svelate al pubblico: scopriamo così che la principessa dorme tuttora in un letto a baldacchino quando si reca a Genova e che il salotto e la sala da pranzo con i loro arredi seicenteschi sono sfruttati anche oggigiorno! La guida ci racconta inoltre che in camera da letto furono fatti dei lavori per creare un piccolo bagno, ma abbattendo un muro si scoprì un affresco conservato benissimo, che fece definitivamente abbandonare l’idea dei servizi e al quale fu aggiunto un crocifisso del ‘700 appartenente alla famiglia per creare una sorta di piccolo altare.

Appartamenti privati: la camera da letto

Appartamenti privati: la sala da pranzo della famiglia Doria Pamphilj

Gli appartamenti privati della famiglia Doria Pamphilj
Prima di recarvi in giardino non dimenticate di ammirare il panorama dalla terrazza su cui si affaccia la Loggia degli Eroi, dalla quale si gode di una bellissima vista sul giardino e sulle navi ormeggiate nel vicinissimo porto.

La Terrazza di Villa del Principe

Il giardino visto dalla terrazza di Villa del Principe

Il giardino visto dalla terrazza
Il giardino – E’ il momento di godersi la passeggiata in giardino, tra i profumi delle piante aromatiche e dei fiori. Al centro è collocata la Fontana del Nettuno, in cui il dio del mare (personificazione della grandezza sui mari di Andrea Doria) guida un cocchio trainato da cavalli marini. Intono alla fontana si sviluppa il giardino, mentre dal belvedere si possono scattare bellissime foto panoramiche. Aguzzate la vista, perché alcuni pavoni gironzolano tra le siepi (io ho trovato l’unico timido…Nemmeno una ruota per salutarmi! 🙂 )
La seconda fontana è detta Fontana dei Delfini ed è visibile non appena si varca il cancello del palazzo, prima di recarsi alla biglietteria.
Villa del Principe – Come arrivare: utilizzando i mezzi pubblici è molto facile raggiungere la Villa. Si può scendere dal treno alla Stazione di Genova Principe e proseguire a piedi per circa 100 metri; oppure si può optare per un autobus che fermi in prossimità della Stazione Marittima, la quale dista 300 metri dal palazzo. Attraversando la strada, il giardino vi farà immediatamente capire di essere nella giusta direzione! Il palazzo è inoltre di fronte alla stazione della metropolitana di Principe.
Villa del Principe – Prezzi: il biglietto d’ingresso costa 9,00 € e consente di visitare sia il giardino che il palazzo (ridotto per studenti e ragazzi fino a 26 anni € 7,00). Per scattare foto all’interno della villa occorre munirsi del photo pass, acquistabile in biglietteria al costo di 4,00 €.
Un consiglio: tenete d’occhio le date dei “Rolli Days”, di norma due weekend all’anno (generalmente a ottobre e ad aprile o maggio) in cui molti palazzi genovesi vengono aperti gratuitamente al pubblico. Villa del Principe di solito aderisce all’iniziativa proponendo una tariffa d’ingresso ridotta al palazzo e accesso gratuito al giardino.
La grotta, una curiosità: esiste una grotta, che un tempo faceva parte del secondo giardino ora distrutto, al di fuori del complesso attuale della Villa del Principe. Attualmente è inglobata nelle cantine di un condominio! Visitarla (nella bella stagione, quando c’è luce) è possibile, prenotando tramite il sito www.doriapamphilj.it.

Villa del Principe vista dal Belvedere
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In anni che ho vissuto a Genova non l’ho mai visitata. Sono vergognosa 🙈.
Grazie per questo post!
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Sapessi da genovese quante cose mi ero persa della mia città e sto riscoprendo piano piano, apprezzandole sempre più! 😉 Grazie a te del commento! 🙂
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Sono tornata da poco da Genova. Peccato non aver trovato prima il tuo blog 😦 comunque Genova è bellissima!
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Ciao!Genova è molto bella, ma da genovese trovo che a volte non valorizzi abbastanza le sue attrattive,così nel mio piccolo cerco di fare conoscere anche le zone che di solito non si includono nella prima visita!Spero di poterti essere utile per la prossima volta! 🙂
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Ciao! Genova in effetti si svela poco a poco, ma nasconde tante meraviglie. Se tornerai dalle mie parti sarò felice di darti qualche consiglio! 🙂
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