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L’AVANA, FASCINO DECADENTE E COLORI PASTELLO – Itinerario parte 1

L’Avana (o Habana) è una città che non si scorda. Il primo impatto può lasciare attoniti, ma non appena si entra nella mentalità che contraddistingue i cubani, sarà impossibile non sentirsi proiettati in un’altra dimensione. O in un’altra epoca. Nella capitale si è travolti da un’esplosione di colori e di musica, in contrasto con la decadenza di molti edifici. Come sul set di un film ambientato negli anni ’50 e ’60, passeranno davanti a voi auto d’epoca dalla carrozzeria lucida. Tra un portico e un patio, gli edifici del centro storico attireranno la vostra attenzione con le loro tinte pastello, frutto di un restauro ben riuscito grazie al reinvestimento di una parte dei profitti derivanti dal turismo.

Habana vive nel mito di Che Guevara e affonda le sue radici in un susseguirsi di dominazioni differenti e guerre, che hanno lasciato in eredità fortezze occupate da spagnoli e inglesi e, in tempi più recenti, carri armati, missili e aerei militari che troverete esposti anche in musei gratuiti a cielo aperto. Dovrete contrattare il prezzo del taxi prima di salire sul veicolo, capirete che l’organizzazione e la rapidità non sono nell’indole dei suoi abitanti e qualcuno cercherà di fregarvi per racimolare qualche soldo per aiutare la propria famiglia, fermandovi per strada con domande amichevoli, in realtà poste con l’intento di fungervi da guida, consigliarvi un locale o vendere sigari e rum di bassa qualità. Mi sono però sempre sentita sicura, anche perché chi si è avvicinato ha incassato con filosofia e senza insistenza il nostro “No, grazie”, salutandoci con un sorriso.

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Auto d’epoca a L’Avana

Per visitare al meglio L’Avana è preferibile alloggiare nel quartiere di Avana Vieja, il centro storico patrimonio dell’UNESCO. Si possono raggiungere a piedi le principali piazze e attrazioni, spostandosi in taxi o coco taxi (caratteristico mezzo giallo che sembra un incrocio tra un’ape e un cocco) per raggiungere Vedado, il quartiere nuovo dove si trova Plaza de la Revolucion, o attraversare il tunnel che conduce oltre la baia per raggiungere i forti e la statua del Cristo.

Itinerario a L’Avana 1° giorno: soggiornando all’Hotel Sevilla (caratterizzato da una hall in stile moresco e, come altri alberghi storici della zona, in passato dalla frequentazione di boss mafiosi), abbiamo potuto girare a piedi per l’Avana Vieja, toccando tutti i punti principali. Dopo una sosta fotografica all’esterno del Museo della Rivoluzione e alla Bodeguita del Medio, locale in cui Hemingway era solito bere il mojito, ci siamo diretti verso le quattro piazze principali del centro storico: Plaza de la Catedral, Plaza de Armas, Plaza Vieja e Plaza S. Francisco.

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La Bodeguita del Medio

Museo de la Revolucion

Museo de la Revolucion

Plaza de la Catedral è dominata dalla cattedrale di San Cristobal ed è circondata da palazzi storici. Brulicante di vita e presidiata da corpulente signore cubane con tanto di sigaro e colorati costumi tipici con le quali farsi fotografare, mi ha subito conquistata.

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L’Avana, Plaza de la Catedral

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L’Avana Vieja, il centro storico della capitale

Prima di raggiungere Plaza de Armas (la piazza più antica della città, caratterizzata dalla presenza dell’imponente Palacio de los Capitanes Generales e dal grazioso Templete), abbiamo visitato il vicino Castillo della Real Fuerza. Si tratta di una fortezza cinquecentesca circondata da un fossato, che ospita un museo con cimeli nautici e riproduzioni di caravelle e vascelli. Il costo del biglietto di ingresso è esiguo (3 CUC), ma vale la pena varcarne il ponte levatoio. Anche la vista sul porticciolo e sui forti dall’altro lato della baia è meritevole.

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Castillo della Real Fuerza

Nei pressi di Plaza de Armas, abbiamo girovagato per calle Obispo e calle Mercaderes, strade vivaci sulle quali si affacciano palazzi restaurati e locali che ci hanno fatti immergere nell’atmosfera cubana, tra artisti di strada e il ritmo della clave ad accompagnare i nostri passi.

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Plaza de Armas

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Musicisti in calle Obispo

Abbiamo scelto di pranzare in uno dei paladeres consigliati dal nostro hotel, “La moneda cubana”. Spendendo pochissimo abbiamo mangiato in grande quantità portate davvero gustose (di cui vi parlerò in un articolo dedicato).

Nel pomeriggio ci siamo spostati a Plaza Vieja, che mi ha incantata per i suoi colori: un palazzo color cielo, facciate giallo pastello, dei portici azzurri e una fontana al centro la rendono particolarmente elegante.

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Plaza Vieja

Per concludere il tour delle piazze, ci siamo recati in Plaza S. Francisco, dove si trova una bella chiesa. Ad ogni passo fatto per raggiungere una delle attrazioni principali, mi sentivo come una bambina in preda allo stupore di fronte a qualcosa di nuovo. Gli odori, i colori, la musica, quel contrasto tra i palazzi restaurati e quelli diroccati dove vivono le persone comuni. L’Avana è bella nonostante le strade dove stare attenti a non inciamparsi perché la pavimentazione è sconnessa e anche se non si può fare a meno di rattristarsi vedendo i cagnolini randagi alla ricerca di cibo, ai quali avrei dato volentieri gli avanzi del fin troppo abbondante pranzo di un’ora prima, che invece temo siano stati buttati via.

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Plaza San Francisco

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Un cagnolino randagio a L’Avana

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Passeggiando per le vie di L’Avana

Passeggiando lungo l’Avenida del Porto, siamo passati di fronte ai Dos Hermanos, uno dei locali più antichi di Cuba (dove pare sia stato inventato il Cuba Libre e nei pressi del quale si trova il Museo del Ron) e abbiamo raggiunto il Mercado Artisanal, che ci era stato caldamente consigliato. E’ il luogo ideale dove acquistare i souvenirs a prezzi molto più bassi rispetto ai negozietti del centro, ma soprattutto è un variopinto spaccato dell’artigianato locale. In particolare, il piano di sopra è dedicato alla pittura con centinaia di quadri dei più disparati stili, colori e dimensioni.

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Alcuni dei dipinti al Mercado Artisanal

Ripercorrendo le vie del centro storico, abbiamo raggiunto la zona del Capitolio e del Teatro Nacional, monumenti simbolo che appartengono alla zona di “Centro Habana”, a pochi passi dal nostro hotel. Il Capitolio ricorda, non a caso, il Campidoglio di Washington, ma è un metro più alto e più largo di esso. Accanto al Teatro, si trova lo storico hotel Inglaterra. Gli edifici sono molto suggestivi la sera, quando sono illuminati e appaiono particolarmente imponenti.

Capitolio

L’Avana, il Capitolio

Di fronte al Capitolio si trovano anche i famosi palazzi colorati che compaiono spesso sulle copertine delle guide e sui dépliant turistici.

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Palazzi colorati di fronte al Capitolio

Anche se le gambe iniziavano ad essere ormai provate, abbiamo deciso di concludere la giornata intensa con una passeggiata lungo il Paseo del Prado (che ricorda le ramblas spagnole), fino al Malecón, il lungomare di 8 km che collega L’Avana Vieja a Vedado. Nel tratto che abbiamo percorso spicca la veduta sul bellissimo Castillo del Morro, che avremmo visitato il giorno seguente.

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L’Avana, Paseo del Prado

Il tramonto sul Malecón è uno spettacolo, ma…attenti alle onde! Quando il mare è particolarmente mosso, invadono letteralmente la passeggiata e possono persino arrivare sino alla carreggiata, obbligando alla chiusura del traffico. Stando a distanza di sicurezza, però, mi sono divertita a realizzare scatti che mi hanno dato particolare soddisfazione!

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L’Avana, il Malecón

Sono tornata in albergo con gli occhi pieni di immagini nuove, particolari, pittoresche. Con la consapevolezza che visitare solo Cayo Largo, per quanto paradisiaca fosse, sarebbe stata una scelta sbagliata: L’Avana vale il viaggio, davvero. E il giorno seguente ne avremmo avuto la conferma.

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27 pensieri su “L’AVANA, FASCINO DECADENTE E COLORI PASTELLO – Itinerario parte 1

  1. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Una città che come forse ti ho già detto sogno di visitare da tanto tempo. Il modo in cui l’ha descritta corrisponde proprio a come la immagino, quindi sono sempre più sicura che mi piacerebbe molto (anzi che mi piacerà, perché prima o poi ce la farò).
    Com’è il livello degli hotel? Te lo chiedo perché quando sono stata in Messico, tendenzialmente era sempre molto bella la hall, ma poi le stanze lasciavano sempre a desiderare.
    Allora aspetto il post sul cibo perché sono molto curiosa!

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Il livello degli hotel è un po’ come quello che hai descritto per il Messico: hall molto d’impatto, stanze che avrebbero bisogno di un restyling… La nostra camera era pulita, però, ed era la cosa che mi interessava di più.

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Avevo delle perplessità prima di visitarla, proprio per i contrasti che la caratterizzano. Vedendola, però, devo ammettere che colpisce perché è unica. Mi sembrava giusto fare scorgere la parte più “autentica”, per quanto meno piacevole sia rispetto agli splendidi edifici coloniali e alle fortezze.

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  2. viaggiodolceviaggio ha detto:

    Aspettavo questo tuo racconto… e, notando che sarà a puntate, mi costringi a rimanere in attesa dei prossimi! 🙂
    Mi ispira davvero tanto questa città, ma la conosco poco, quindi mi lascerò tranquillamente condurre da te nella scoperta!

    Piace a 2 people

  3. Daniela - The DAZ box ha detto:

    I colori di questa città mi fanno impazzire! Sogno da anni di andare a Cuba, ho sempre rinunciato perché agosto (l’unico mese in cui posso viaggiare) ho sempre visto essere sconsigliato per rischio uragani. Però negli ultimi tempi ho visto diverse persone andarci proprio in quel periodo!

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Ti capisco perché di solito anche io ho le ferie “lunghe” soltanto ad agosto, soltanto negli ultimi due anni ho potuto fare una fuga invernale. Però, è altrettanto vero che il clima sta cambiando e molte persone sono state fortunate con il meteo anche nei periodi tradizionalmente sconsigliati!

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  4. Lucia ha detto:

    Che bei colori e che belle immagini! È un posto che ho sempre voluto visitare e, quando l’ho immaginato, lo scenario era simile al tuo racconto. Hai reso benissimo l’idea e sono certa che è un luogo che ti rimarrà impresso a lungo!

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  5. anna ha detto:

    Cuba è davvero un posto speciale e l’Havana una città vivace. Mi ha ricordato per certi versi Napoli, per altri Lisbona nella sua unicit, ma in una versione più colorata e con più musica.

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  6. fassirelli ha detto:

    Sono finalmente riuscita ad andarci un anno fa e non ha tradito le mie aspettative. L’ho adorata! Per chi è appassionato di fotografia come me è poi il massimo. Ho fatto centinaia di foto in un paio di giorni!

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  7. Helene ha detto:

    Il fascino decadente di Cuba è proprio quello che mi attira tantissimo, non so se avrò occasione di poterci andare ma sarebbe un sogno. Solo vedere le tue foto e le auto d’epoca mi fa sberluccicare gli occhi.

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