Un paradiso incontaminato in cui la natura dirompente è protagonista assoluta. Negli appena 10 km² dell’isola di La Digue è racchiusa l’essenza del fascino delle Seychelles: spiagge da sogno, mare dai riflessi cristallini, natura selvaggia, sentieri che si snodano tra la vegetazione lussureggiante, rocce granitiche dalle curiose forme scolpite dal vento, palme che si protendono verso le onde, pacifiche tartarughe e pesci multicolori. La vita quotidiana sembra assecondare un ritmo diverso, che culla anziché rincorrere. Pochi rumori, perché le auto sono rare (fino a non molto tempo fa ci si spostava per mezzo di carri trainati da buoi) e il modo migliore per esplorarla è percorrerla sul sellino di una bicicletta.

Mappa dell’isola di La Digue
Abbiamo raggiunto La Digue in traghetto da Praslin, imbarcandoci a Baie Sainte Anne e impiegando circa un quarto d’ora/venti minuti. Se soffrite di mal di mare non dimenticate di attrezzarvi per tempo, perché nonostante la traversata fosse breve alcuni passeggeri si sono sentiti poco bene a causa del mare mosso. L’imbarcazione è approdata nel porticciolo di La Passe, piccolo villaggio pittoresco con poche case, alcuni negozi di souvenirs, una graziosa chiesetta e molti noleggi di biciclette. Abbiamo affittato le nostre e, armati di cartina e zainetto con acqua, crema solare e telo mare, abbiamo cominciato a pedalare. Piccola premessa: non bisogna essere particolarmente allenati, io ad esempio non salivo su una bici da anni e non avuto difficoltà nelle strade dell’isola, che per lo più sono in piano. In un paio di salite più impegnative mi sono limitata a scendere e portarla a mano per qualche metro (mentre Enri pedalava beatamente forte di anni di calcio e cyclette…ma a mia discolpa giuro che era l’unico turista a non essere sceso! 🙂 ).
Il nostro itinerario in bici a La Digue – PARC DE L’UNION (o UNION ESTATE PARK): da La Passe, ci siamo diretti verso sud, imboccando una strada asfaltata che taglia verso il centro dell’isola. Dopo una decina di minuti di pedalata agevole, si giunge in prossimità dell’Union Estate, parco nazionale per accedere al quale occorre pagare una tassa di ingresso di 100 rupie. Si tratta di un passaggio obbligato per raggiungere la spiaggia di Anse Source d’Argent, fiore all’occhiello dell’isola. La natura qui dà il meglio di sé tra piantagioni di vaniglia, palme e piante aromatiche. Oltre alla flora tipica seychellese, è presente la fauna: tartarughe giganti (anche se non enormi come quelle centenarie che abbiamo visto a Curieuse) riposano in un’area circondata da un muretto ed è possibile nutrirle con le foglie messe a disposizione dei visitatori.

Parc de l’Union (Union Estate)

La vegetazione rigogliosa del Parc de l’Union

In bici nell’isola di La Digue

Tartaruga all’interno del Parc de l’Union

Enri felice di cibare le tartarughe
ANSE SOURCE D’ARGENT: lasciata la bici nel parco de l’Union, a pochi metri dalle tartarughe, abbiamo proseguito un paio di minuti a piedi verso quella che viene considerata una delle più belle (e fotografate) spiagge del mondo. Anse Source d’Argent è incastonata tra massi granitici spettacolari inframmezzati da palme e l’acqua assume sfumature meravigliose. Le foto le rendono soltanto parzialmente giustizia! Posati i teli sulla sabbia bianchissima, ci siamo goduti il mare cristallino (le cui sfumature derivano dai banchi di piante acquatiche zostere che nel primo tratto formano quasi un tappeto sottomarino) e il fondale basso, mentre pesci colorati di grosse dimensioni nuotavano placidamente a pochi centimetri da noi. Anse Source d’Argent risponde perfettamente alla definizione di spiaggia “da cartolina” e la sua cornice naturale in passato la ha trasformata nel set di note pubblicità (Bacardi, Bilboa…) e di alcuni film (Cast Away, Robinson Crusoe…). Anche noi ci siamo divertiti a realizzare il nostro “book fotografico”, incantati da questo meraviglioso angolo di paradiso!

La Digue, Anse Source d’Argent: un vero paradiso!

Io ed Enri ad Anse Source d’Argent

Anse Source d’Argent, spiaggia paradisiaca sull’isola di La Digue

Pesce a pochi metri dalla riva

L’acqua limpidissima di Anse Source d’Argent
Alcuni suggerimenti: camminate verso sinistra sino alle rocce e alle piccole piscine naturali, dove si ha una prospettiva bellissima sulla spiaggia e si scattano foto da sogno. Se avete con voi il pranzo e un po’ d’acqua, divideteli con i cagnolini randagi che vivono lì: noi abbiamo visto un branco di quattro, dolcissimi e ormai diventati mascotte della spiaggia; non abbiate paura, hanno solo bisogno di coccole e pappa!
Caratteristiche della spiaggia: dimensioni 1100 m x 20 m, soggetta a maree (il mattino è il momento migliore per visitarla e per evitare l’affollamento), fondale basso e sabbioso, buon posto per fare snorkeling.

La spettacolare Anse Source d’Argent
GRANDE ANSE: risaliti in sella, abbiamo affrontato il tragitto più lungo in bicicletta, sempre pedalando in mezzo alla natura e nel silenzio assoluto, incontrando di tanto in tanto altri turisti a bordo delle rispettive bici (e al massimo un’auto o due). La seconda tappa è stata Grande Anse, spiaggia situata nella parte meridionale dell’isola. Qui non è presente barriera corallina, quindi il mare risulta più mosso, spesso con presenza di correnti; il paesaggio è magnifico e selvaggio. Se avete bisogno di fare uno spuntino, troverete un ristorante a pochi passi dal mare, in prossimità del quale lasciare la bici per recarvi in spiaggia.
Caratteristiche della spiaggia: mare subito profondo, presenza di correnti, dimensioni 450m x 20m, adatta agli amanti delle onde.

Grande Anse

Grande Anse, La Digue
PETITE ANSE: da Grande Anse si prosegue a piedi lungo un sentiero che scavalca una piccola collina, raggiungendo in circa un quarto d’ora Petite Anse, la versione di dimensioni leggermente ridotte della spiaggia precedente. Qui il mare diventa più profondo e il vento soffia alzando le onde. Una caletta tranquilla, perché molti turisti non si spingono oltre Grande Anse, dove rilassarsi al sole e magari gustare frutta o una bevanda fresca approfittando del servizio offerto dai ragazzi rasta che vi si trovano.
Caratteristiche della spiaggia: dimensioni 400m x 25m, mare talvolta mosso, adatta a chi pratica surf.

Il cartello che segnala Petite Anse

Le onde di Petite Anse
ANSE COCO: dopo la sosta fotografica a Petite Anse, ci siamo dedicati a un trekking un po’ più impegnativo, ma che vale la pena affrontare per raggiungere una vera “chicca” di La Digue: si tratta del percorso che da Petite Anse conduce sino ad Anse Coco, splendida spiaggia di sabbia bianca e fine con rocce granitiche su entrambi i lati. Il sentiero per raggiungerla non è ben segnalato e passa attraverso la vegetazione ma, contrariamente a quanto si legge in rete, è intuitivo e fattibile anche senza una guida, come abbiamo fatto noi. Tra percorsi sterrati, scale naturali formate dalle pietre, alti alberi e piante fitte, sembrava di essere all’interno di un episodio della serie TV “Lost” 🙂 Dopo circa 20 minuti, abbiamo incontrato il cartello “Welcome to Anse Coco” e davanti ai nostri occhi è apparsa la bellissima spiaggia, in cui ci siamo fermati a rilassarci. Mare piuttosto mosso, ma sul lato sinistro, oltre le rocce, si trovano calette e piscine naturali.

La meravigliosa spiaggia di Anse Coco

Un granchio incontrato lungo il sentiero per Anse Coco

Anse Coco, una delle spiagge più belle di La DIgue

La spiaggia di Anse Coco
Caratteristiche della spiaggia: 450m x 20m, fondale in parte sabbioso e in parte con pietrine molto piccole. Adatta a chi ama nuotare, ricca di zone d’ombra in cui ripararsi dal sole nelle ore più calde.

Enri in bicicletta per le strade di La Digue
ANSE PATATE: lasciata Anse Coco, abbiamo percorso il sentiero a ritroso sino a Grande Anse, recuperando le biciclette che avevamo parcheggiato in prossimità della spiaggia. Percorrendo la stessa strada dell’andata, siamo tornati a La Passe e questa volta abbiamo superato il paese dirigendoci verso nord. La nostra meta era Anse Patate, una caletta incantevole che abbiamo raggiunto nel pomeriggio, quando la marea si stava alzando, sommergendo la spiaggia. Qui ho realizzato uno dei miei sogni nel cassetto: stendermi su una palma protesa verso il mare! Riconoscere Anse Patate è semplice, è la spiaggia vicino all’hotel Patatran. Ciò che mi ha colpito è che questa spiaggia racchiude in miniatura le caratteristiche più spettacolari delle spiagge seychellesi, dai graniti alle palme.

La spiaggia di Anse Patate

Palme protese verso il mare ad Anse Patate

Anse Patate mentre si alza la marea
ANSE SEVERE: dovendo tenere sotto controllo l’orologio per non perdere il traghetto per il ritorno a Praslin, abbiamo rinunciato a pedalare verso la parte nord-est dell’isola, restando sulla strada panoramica che ricongiunge con La Passe. La nostra ultima tappa è stata così Anse Sevère, vista poco prima del tramonto. Anche in questo caso si tratta di una spiaggia corallina, adatta allo snorkeling e caratterizzata da una lunga distesa di sabbia. Non tra le più spettacolari di La Digue, a mio avviso, ma comunque la più vicina al paese, quindi strategica se avete i minuti contati 😉

Anse Sevère poco prima del tramonto

La spiaggia di Anse Sevère
LA PASSE: è giunto così il momento di restituire le biciclette al noleggio, accorgendoci che l’abbronzatura del ciclista prevede polpacci discretamente color aragosta nonostante la protezione solare 🙂 Saccheggiato un negozio di souvenirs (acquistando le classiche calamite e portachiavi con coco de mer e tartarughe per amici e parenti), ho scattato alcune foto a questo placido paese e al suo porticciolo per imprimerle per sempre nella mente.

Il porticciolo di La Passe

Spiaggia accanto al molo di La Passe
La Digue con la sua atmosfera distante dal turismo di massa, accogliente eppur selvaggia, ci è entrata nel cuore. Esplorarla in bicicletta e a piedi è stato il miglior modo per scoprirla, apprezzando le meraviglie che la natura ha saputo creare qui. E’ stata un’esperienza divertente, dinamica, ma senza dimenticare di rilassarci e godere appieno del sole, del mare e della brezza di questa magica isola.
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No vabbè: tu con queste foto ci vuoi far morire!!!
Ma che spettacolo e che natura!
Immagino che girare per questi posti in bicicletta vi abbia fatto sentire ancora più partecipi del luogo, poiché trovo le due ruote il mezzo più eco-sostenibile del mondo.
Sentire un po’ di venticello sul viso, accarezzare gli alberi e costeggiare le spiagge: bellissimo e complimenti per la scelta!
Posso invidiarvi solo cinque minutini piccolini? 🙂
Un bacione!
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Ciao! Con il cuore sono rimasta là * _ * E’ stata la prima volta in bicicletta in un’isola e ho trovato davvero bellissima questa esperienza, la consiglierei a tutti per una vera full immersion nella natura e poi perché è molto divertente e piacevole 🙂 Un bacione a te!!!
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Che acqua limpida! E la spiaggia bianca? Un posto così non l’ho mai visto! Bella l’idea della bicicletta così almeno puoi vedere più cose e comunque a “bassa velocità”, in modo da non perdere nessun dettaglio.
La tartaruga nella foto ha uno sguardo feroce 😉
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Ciao Silvia! Visto che l’isola è di piccole dimensioni la bici era l’ideale per visitarla 🙂 La tartaruga aveva una gran fame, non vedeva l’ora di mangiare le sue foglioline 😀
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Sulle piantagioni di vaniglia ho sognato ad occhi aperti immaginandone il profumo e contemporaneamente desiderando quell’acqua *_* Questo post è stato come un’esperienza sensoriale Serena! Io avrei pernottato qui per tutta la durata del viaggio di nozze! 😉
A presto!
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La Digue si avvicina moltissimo all’idea che ho del Paradiso *_* Poterla visitare e scoprire in bici in effetti è stata una bellissima esperienza che ha coinvolto tutti i sensi 🙂 Un abbraccio!
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Ma che spettacolo!! Chissà se un giorno riuscirò a mettere piede in questo paradiso.. per il momento sogno con le tue parole e i tuoi scatti!!
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Ciao Cristina! E’ stato un sogno ad occhi aperti! Ti auguro di poterlo vedere presto dal vivo 🙂
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Che paradiso!! Non credevo si potessero esplorare i dintorni di La Digue in bicicletta. Sicuramente è il modo migliore per visitare la zona in tranquillità e autonomia. Che spettacolo 🙂
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Ciao! La bici è ancora il mezzo più diffuso a La Digue, fortunatamente! 🙂 E’ bellissimo pedalare in mezzo alla natura, persino per chi non è molto allenato come me 😉
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