Canali e casette colorate, palazzi reali e giardini, una Sirenetta malinconica, parchi e campanili svettanti. Copenaghen sa essere sfarzosa con le sue dimore regali, ma anche semplice con i suoi edifici in mattoni. È festosa quando la banda annuncia il cambio della guardia, pacata quando le biciclette si susseguono ordinate lungo le ciclabili, romantica con i suoi moli e castelli. Tradizione e modernità si fondono creando un particolare contrasto tra il centro storico medievale e i quartieri più moderni a ridosso del porto, in cui l’architettura contemporanea imperversa.
Possiamo suddividere Copenaghen in sei quartieri: il centro storico, in cui si trovano le attrazioni principali, Christiania (quartiere “autonomo” hippie), Stroget (la via pedonale che unisce il Municipio a Kongens Nytorv), il quartiere latino, Vesterbro e Nørrebro (più periferici).
- Cosa vedere a Copenaghen: itinerario
- Escursioni da Copenaghen: cosa vedere nei dintorni e come arrivare
Cosa vedere a Copenaghen: itinerario
Per visitare Copenaghen, tre giorni pieni (due se siete abituati a itinerari “fitti” come i nostri) sono sufficienti, ma dedicate assolutamente almeno una o due giornate ai dintorni, perché ve ne innamorerete!
Copenaghen, 1° giorno – Centro storico: Tivoli, Municipio, Rundetarm, Stroget, Amalienborg e crociera da Nyhavn
Proprio di fronte alla stazione centrale di Copenaghen, si trova Tivoli, il parco divertimenti più antico d’Europa. Al momento della nostra visita si trovava in un periodo di chiusura, ma se andrete a Copenaghen vi consiglio di non perderlo, è uno dei simboli della città. Noi abbiamo lasciato i trolley in hotel e siamo partiti a piedi in direzione Strøget.

Oltrepassata la piazza del Municipio (Rådhuspladsen) comincia la via pedonale più lunga d’Europa, chiamata Strøget. Negozi di souvenir, locali che stuzzicano il palato e food truck si alternano a piazzette su cui si affacciano edifici medievali e in cui sorgono graziose fontane. Una piccola deviazione conduce alla Rundetårn, una torre rotonda senza scalini! Vi consiglio di salire per ammirare il panorama a 360° sulla città!



A mezzogiorno, abbiamo fatto in modo di essere di fronte ad Amalienborg, il palazzo reale, per assistere al cerimoniale del cambio della guardia (le guardie sfilano in parata fino ad Amalienborg partendo dal Castello di Rosenborg alle 11:30). Suggestivo, accompagnato da tamburi e flauti, attira sempre molti turisti, perciò assicuratevi un posto nelle prime file, nei pressi della statua di Frederik V.

Ci siamo poi spostati all’interno del palazzo di Amalienborg per visitare il museo reale: stanze opulente e sfarzose ripercorrono la storia della corona danese e ho trovato stupenda la mostra temporanea dei gioielli reali.

Non dimenticate di scattare qualche foto alla zona del molo antistante il palazzo e di visitare la vicinissima Marmor Kirke (o Frederiks Kirke), caratterizzata da una cupola marmorea e decorazioni dorate.

Abbiamo scelto di rimandare il pranzo per approfittare del tempo ancora clemente nonostante le nuvole e raggiungere quella che secondo me è la zona più scenografica di Copenaghen: il canale di Nyhavn. Le case colorate che si riflettono nell’acqua sono la classica foto da cartolina della città e assumono sfumature diverse a seconda della luce. Da qui partono le crociere tra i canali e nel porto, un must se vi trovate nella capitale danese (e incluse nella Copenaghen Card).


Il giro in barca sui canali è un’esperienza quasi magica: rilassante, consente di avere una visione d’insieme della città e tocca visivamente tutti i monumenti simbolo. Abbiamo così avvistato la Sirenetta di schiena e ammirato dalla prospettiva del mare i palazzi sontuosi, gli edifici dall’architettura moderna e Christianhavn in un’ora circa di pura meraviglia!

Riattraversando il centro storico a piedi, ci siamo recati al mercato di Torvehallerne per assaggiare i famosi smørrenbrød, panini “aperti” di segale su cui sono disposti ad arte vari ingredienti a seconda dei gusti. Promosso a pieni voti quello al salmone!

Dopo questa intensa giornata, ci siamo rilassati in albergo in vista del fitto programma del giorno seguente.
Copenaghen, 2° giorno – Sirenetta, Kastellet, Rosenborg Slot, Christiansborg, Christianhavn e Christiania
Il nostro secondo giorno a Copenaghen è cominciato con la visita al monumento più simbolico della città: la Sirenetta. Situata su uno scoglio, la piccola statua sembra ancora più malinconica, proprio come nella fiaba di Hans Christian Andersen, quando ci si trova al suo cospetto. Ci avevano avvertito che fosse di dimensioni ridotte, eppure ci è piaciuta molto lo stesso.

La Sirenetta si trova nella zona detta Langelinie, che comprende un parco, il molo e una bella passeggiata sul mare. Una curiosità: poco a nord rispetto alla Sirenetta, a circa dieci minuti, su un canale artificiale si trova la Sirenetta geneticamente modificata. Non amo molto questo genere d’arte contemporanea, ma me l’hanno segnalata ed effettivamente è una chicca (di gusto opinabile, poveretta) che sono stata sorpresa di scoprire!

Tornati nei pressi della Sirenetta originale, ci siamo diretti al Kastellet. Si tratta di una fortezza pentagonale ben conservata, inserita in un parco verdeggiante, la cui visita è gratuita. Oltrepassato il ponte levatoio, si trovano la casa del comandante, la polveriera, la chiesa e un suggestivo mulino a vento risalente al 1847.

Proseguendo a piedi in direzione sud, abbiamo raggiunto la chiesa di St. Alban, di fronte alla monumentale fontana del Gefion, che raffigura la nascita leggendaria dell’isola su cui sorge la città di Copenaghen.

Sempre proseguendo a piedi, abbiamo raggiunto il castello di Rosenborg, splendida dimora reale fatta costruire da Cristiano IV all’inizio del 1600. La visita comprende il piano terra con le sue sale ricche di dipinti e mobilio, il primo piano in un susseguirsi di stanze appartenute ai vari sovrani che si sono susseguiti e il piano interrato, dove si trova la Sala del Tesoro.

Dopo pranzo, è giunto il momento di visitare il Palazzo di Christiansborg, palazzo reale oggi sede anche del Parlamento. Purtroppo, le sale del re di solito aperte al pubblico erano chiuse (capita che per eventi particolari ci siano chiusure temporanee), quindi ci siamo dovuti accontentare della visita alle cucine reali e alle scuderie. In queste ultime si trovano le carrozze e gli splendidi cavalli bianchi reali. Prestate attenzione agli orari di visita, perché mentre le cucine sono aperte dalle 10:00 alle 17:00, le stalle osservano un paio d’ore di chiusura nell’ora di pranzo.

L’ultima tappa della giornata sono stati il quartiere di Christianhavn e il quartiere indipendente di Christiania. A Christiania, dove le droghe leggere sono legali, è assolutamente vietato fare foto, anche con il cellulare. Noi abbiamo fatto un rapido giro tra i murales per curiosità, ma per quanto mi riguarda è il luogo meno interessante di Copenaghen. Sempre a Christianhavn, però, a pochi metri da Christiania si trova la Vor Frelsers Kirke, una chiesa dal campanile dall’architettura particolare, sul quale si può salire nelle giornate di bel tempo per ammirare la città dall’alto.

Escursioni da Copenaghen: cosa vedere nei dintorni e come arrivare
Copenaghen, giorno 3: in Svezia a Malmö e Kronborg, il castello di Amleto
Il terzo giorno, abbiamo iniziato a esplorare i dintorni di Copenaghen, che grazie all’efficiente trasporto ferroviario sono facili e rapidi da raggiungere. Inoltre, eccetto la nostra incursione in Svezia, tutto il resto è incluso nella Copenaghen Card (sia il trasporto che gli ingressi ai castelli), un motivo in più per approfittarne! In questo articolo, vi indicherò soltanto le tappe e come raggiungerle, mentre per gli approfondimenti sulle singole tappe vi invito a leggere i prossimi articoli!
La città svedese di Malmö è una delle escursioni imperdibili, anche soltanto per avere un piccolo assaggio di Svezia. L’autunno non è troppo rigido e ci siamo goduti piacevolmente la passeggiata nel centro storico e in uno dei suoi parchi. Dalla Stazione centrale di Copenaghen, vedrete frequenti treni in partenza per questa destinazione e il tragitto è di circa mezz’ora. I convogli sono comodi, dotati di Wi-Fi e il viaggio avviene passando in un tunnel sottomarino, pertanto non vedrete il ponte di Oresund che collega Danimarca e Svezia, a meno che non decidiate di raggiungere Malmö in autobus, allungando però i tempi di percorrenza.

La comodità del treno è stata poter abbinare due escursioni al giorno: dopo pranzo abbiamo fatto ritorno nella stazione di Copenaghen e siamo saliti su un treno per Helsingor, la città in cui si trova Kronborg, detto anche il castello di Amleto. In circa 40-45′ siamo giunti a destinazione e la sagoma del castello, patrimonio UNESCO, ci ha accolti appena usciti dalla stazione. Kronborg si trova infatti a pochi minuti di cammino, circondato dal mare. La visita all’insegna della storia danese e dei richiami all’opera di Shakespeare è stata molto interessante e ve ne parlerò presto più diffusamente.

Copenaghen, giorno 4: il castello Reale di Frederiksborg e Roskilde sulle tracce di re e vichinghi
Siamo così giunti a malincuore alla nostra ultima giornata di vacanza. Avendo il volo alle 21:40 e approfittando della vicinanza dell’aeroporto alla stazione ferroviaria, abbiamo deciso di sfruttare appieno anche le nostre ultime ore in Danimarca, questa volta per visitare il castello reale più famoso dello Stato e l’antica capitale.
Il primo treno ci ha condotti in circa 40′ a Hillerod (i treni sono molto frequenti, ogni dieci minuti!) per visitare il castello di Frederiksborg, un’autentica meraviglia sia all’interno che per gli ampi e curatissimi giardini, che mi hanno ricordato, seppur su scala ridotta, quelli di Villandry. Il castello sorge su una magnifica posizione panoramica, sul lago, ed è possibile navigare in battello sulle acque che lo circondano. Per raggiungerlo, una volta fuori dalla stazione attraversate il paese, costeggiando un parco e in circa un quarto d’ora vi troverete di fronte all’imponente sagoma del castello fatto costruire da Federico II.

Frederiksborg è una delle attrazioni che vi consiglio assolutamente di includere nel vostro itinerario!
Intorno all’ora di pranzo, sempre dalla stazione centrale di Copenaghen, abbiamo preso un treno per Roskilde (è tutto ben indicano nei monitor, ma se avete didfficoltà chiedete senza problemi al personale della stazione, che vi indicherà il binario giusto). Roskilde in epoca vichinga fu capitale della Danimarca e nella bellissima cattedrale, la prima gotica a essere stata costruita in mattoni in Danimarca, sono sepolti i re della storia danese. L’imponente cattedrale è un susseguirsi di cappelle monumentali e cripte riccamente decorate.

Sul fiordo di Roskilde sorge anche il Museo delle Navi Vichinghe, che custodisce i resti di cinque vere navi vichinghe, ritrovate sul fondo del fiordo. Inoltre, il museo si compone di laboratori con la possibilità di provare alcune esperienze dell’epoca vichinga e nel porticciolo ricostruzioni di imbarcazioni vichinghe danno l’illusione di fare un tuffo in un passato lontano, bellicoso e affascinante. E’ inoltre possibile navigare sul fiordo; se avete un po’ di tempo a disposizione dev’essere stupendo farlo al tramonto!

Questa è stata la nostra ultima visita in terra danese, in un viaggio da cui siamo ripartiti dopo l’incubo che abbiamo vissuto la scorsa estate. Un tumore sconfitto, pur tra sofferenze e una lunga riabilitazione, meritava un festeggiamento degno. Ripartiamo da qui, da Copenaghen, dai suoi dintorni, dalla Svezia e da tanti futuri sogni di viaggio che ci impegneremo a realizzare nella nostra vita 2.0. Mai come oggi, sentiamo di dovere cogliere l’attimo e goderci ogni istante, alla scoperta del mondo, facendo ciò che amiamo con chi amiamo.
Copenaghen da sempre è un mio sogno questi luoghi e itinerari che proponi non fanno altro che aumentare la mia voglia di andarci!!🥰
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Ciao Mara! Te la consiglio tantissimo! Si gira agevolmente in pochi giorni e a me è piaciuta l’atmosfera che si respirava. I dintorni, con i magnifici castelli, Malmö e Roskilde, sono altrettanto imperdibili! Spero tu possa andarci presto 😊
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