Faro di Punta Nati

ALLA SCOPERTA DI MINORCA: L’ITINERARIO DEI FARI

Minorca, come ormai sapete, mi è rimasta nel cuore: un’isola in cui spiagge e calette paradisiache si intrecciano a sentieri naturalistici e bellezze tutte da esplorare. Tra le tappe che vi consiglio senza riserve, ci sono sicuramente i magnifici fari che si stagliano in alcune delle zone più panoramiche dell’isola. L’itinerario completo comprende ben 7 fari, dislocati lungo tutta la costa e ognuno con caratteristiche diverse, proprio per questo vale la pena di inserirne il più possibile a seconda dei giorni a disposizione.

Nel nostro itinerario di una settimana a Minorca abbiamo scelto di visitarne quattro: il faro di Punta Nati, il faro di Favaritx, il faro di Cap de Cavalleria e quello di Cap de Artrutx. Da sempre i fari mi affascinano, testimoni immobili del tumulto del mare e dello scorrere del tempo. Trovarmi nei loro pressi stuzzica la mia fantasia, facendomi immaginare le scorribande marittime a cui possono avere assistito e quali poeti e pittori possono avere ispirato. In attesa di potere percorrere l’itinerario dei fari in Bretagna (un viaggio che mi piacerebbe fare da tempo immemore!), mi sono quindi consolata con i bellissimi fari della perla delle Baleari; oggi nessuno di essi ha un custode vero e proprio, in quanto sono tutti meccanizzati, ma il fascino che esercitano agli occhi di un viaggiatore è comunque indiscutibile, tanto che alcuni di essi sono diventati simboli iconici di Minorca!

Il faro di Punta Nati

Il faro di Punta Nati si trova molto vicino a Ciutadella, lungo la costa nord-occidentale di Minorca, ed essendo quello più prossimo alla zona in cui abbiamo alloggiato è stato il primo che abbiamo scelto di vedere. Raggiungerlo di per sé è già soddisfacente: l’auto si allontana dall’arteria principale e percorre una strada di campagna, fiancheggiata da muretti in pietra minorchina che in alcuni tratti la rendono più stretta. Occorre lasciare l’auto in un ampio parcheggio gratuito e proseguire a piedi per alcune centinaia di metri, lungo una strada pianeggiante.

Il paesaggio in prossimità del faro è brullo e aspro, perché battuto dal vento: tutto intorno si stagliano piccole formazioni rocciose che rendono il terreno disconnesso e costruzioni in pietra che un tempo servivano per dare riparo al bestiame.

Quando siamo arrivati, il cancello che conduce al faro era chiuso, quindi ci siamo accontentati di ammirarlo dall’esterno, scattando alcune foto. In ogni caso, il faro vero e proprio non è aperto al pubblico. La costruzione, completata i primi del Novecento, è di colore bianco e la torre è alta 16 metri. Mi è piaciuto il paesaggio selvaggio che si attraversa per raggiungere il faro di Punta Nati e vi consiglio di recarvici il mattino presto o la sera al tramonto, evitando le ore più calde della giornata, in quanto non ci sono zone d’ombra nei paraggi.

Faro di Punta Nati
Faro di Punta Nati

Il faro di Cap d’Artrutx

Si tratta del faro più “urbano” tra quelli che abbiamo visto durante il nostro soggiorno a Minorca, in quanto curiosamente si trova a pochi passi dal centro abitato e non in una landa sperduta e contemplativa come di solito ci si aspetta. Ciononostante, l’ho trovato d’impatto per la sua architettura: a strisce orizzontali bianche e nere, si trova a 8 chilometri da Ciutadella e oggi al suo interno ospita un ristorante. Non l’ho provato, quindi non ho idea dei prezzi e del gusto dei piatti che offre, ma la location è indubbiamente molto romantica!

Informazioni pratiche per raggiungerlo: l’auto va lasciata nella località di Cap d’Artrutx, per poi raggiungerlo a piedi. Potete scattare le foto da diverse prospettive, semplicemente “girandogli intorno”, anche senza entrare nel ristorante.

faro cap d'artrutx minorca
Il Faro di Cap d’Artrutx

Il faro di Cap de Cavalleria

Il faro di Cap de Cavalleria è uno dei miei preferiti: la vista sul mare di un colore blu profondo molto diverso da quello turchese delle piccole baie, il paesaggio che si incontra mentre lo si raggiunge a piedi e la possibilità di esplorare la zona circostante sono i suoi punti di forza!

Si trova nella zona più a nord dell’isola, è uno dei più fotografati, nonché tra i più antichi. Si erge su una spettacolare scogliera e, visto che per raggiungerlo occorre lasciare l’auto in un parcheggio a qualche chilometro di distanza, la salita su strada asfaltata offre bellissimi panorami, tra formazioni rocciose e fiorellini gialli di impatto visivo. Il faro ospita un museo ed è possibile scendere verso una piccola grotta da cui scattare foto da un’altra prospettiva.

Consigli pratici: inseritelo nell’itinerario nella stessa giornata in cui visiterete Cala Pregonda e la località di Es Mercadal, che attraverserete per poi seguire le indicazioni per Fornells e Binimella. E’ indicato in maniera chiara, quindi raggiungerlo in auto è semplice. Ospita anche un bar, se avrete bisogno di rifocillarvi. Io vi consiglio di lasciare l’auto nel parcheggio più lontano e di godervi la passeggiata e la tranquillità della zona.

Il faro di Favaritx

Il faro di Favaritx

Infine, abbiamo raggiunto il faro di Favatix, situato a circa 20 chilometri da Mahon, all’interno del Parco Naturale di Albufera. Occorre lasciare l’auto in un apposito parcheggio, gratuito, e proseguire a piedi per alcuni chilometri (o con i mezzi pubblici nella stagione estiva); vi consiglio di arrivare la mattina presto perché dallo stesso parcheggio si raggiungono le spiagge più note di questa zona, quindi si affolla presto.

Noi abbiamo scelto di fotografare prima il faro e poi di spostarci verso Playa d’en Tortuga seguendo il sentiero del Cami de Cavalls. Il paesaggio in cui sorge è lunare: la scogliera, erosa dall’azione del mare e del vento, ha assunto sembianze suggestive e per via dell’ardesia nera e grigia che compone il suolo, sebbene lo abbiamo visitato in una giornata dal cielo terso, sospetto sia altrettanto suggestivo con il mare in tempesta e le nuvole ad avvolgerlo.

Faro di Favaritx
Faro di Favaritx

Tutti gli altri fari di Minorca

Infine, una breve panoramica dei fari che non abbiamo visitato: il più difficile da raggiungere è il faro della Isla del Aire, situato su un’isoletta a un chilometro dalla spiaggia di Punta Prima, a sud dell’isola e quindi raggiungibile soltanto in barca.

Ci sono poi il faro di Sa Farola, a un chilometro da Ciutadella, in zona urbana, e il faro di Punta San Carlos, all’ingresso del Porto di Mahon, in zona militare.

A voi piacciono i fari? Quali avete visto e quali sognereste visitare? Fatemi sapere, così aggiorno (e allungo ulteriormente) la mia travel wish list!

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2 pensieri su “ALLA SCOPERTA DI MINORCA: L’ITINERARIO DEI FARI

    • Sognando Viaggi ha detto:

      I fari mi sono sempre piaciuti, hanno un fascino particolare! Alternare al mare questo tipo di visita e le passeggiate lungo il Cami de Cavalls mi ha fatto apprezzare ancora di più quest’isola! Ti auguro di visitarla presto 😊

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