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ITINERARIO A MADRID (parte 2): Stadio Bernabeu, Thyssen-Bornemisza, Prado e Atocha

Madrid, 2° giorno – Tour dello stadio Santiago Bernabeu, Museo Thyssen-Bornemisza

Il nostro secondo giorno a Madrid comincia con un’abbondante colazione in hotel, che ci darà la carica necessaria per affrontare la mattinata dedicata alla visita di un vero e proprio tempio del calcio: il Santiago Bernabeu, teatro dei trionfi del Real Madrid.

tour Bernabeu

La spettacolare cornice del Santiago Bernabeu

Abbiamo acquistato online i biglietti per il tour e vi consiglio di fare altrettanto per evitare lunghe code ai botteghini. Il costo è di € 25,00 a persona e la visita non è guidata, si segue autonomamente il percorso segnalato. Lo stadio si raggiunge comodamente con la linea 10 della Metro, scendendo alla fermata Santiago Bernabeu, dalla quale dista pochi metri. Per me, che amo il calcio sin da quando ripetevo i nomi dei giocatori della Samp in braccio a mio papà, la visita è stata particolarmente emozionante. Sono convinta, però, che anche un non appassionato sarebbe rapito dal numero di trofei presenti nel museo del club più titolato al mondo. La visita si apre con una panoramica dello stadio, per poi addentrarsi nel museo: filmati e immagini scorrono lungo i corridoi, di fronte alle bacheche in cui si susseguono coppe e cimeli. Il clou si raggiunge nella parte finale, dove brillano le 13 Coppe dei Campioni conquistate.

santiago bernabeu madrid

Il Santiago Bernabeu

A questo punto si prosegue sugli spalti, ammirando il campo e gustandosi la visuale perfetta dalle comode poltrone della tribuna d’onore. Segue la visita agli spogliatoi, dotati di idromassaggio e cromoterapia. Attraversare il tunnel e mettere piede sul campo (ovviamente solo nell’area tecnica) è un’esperienza altrettanto emozionante e l’occasione per scattare simpatiche foto sentendosi un po’ allenatore e un po’ calciatore in panchina. Infine, come in tutti i tour che si rispettino, è il momento di visitare la sala stampa, nella quale improvvisarsi mister in conferenza!

real madrid tour stadio

Le 13 Champions League del Real Madrid

tour stadio real

Cimeli nel museo del Real Madrid

stadio bernabeu real madrid

Nella sala stampa del Bernabeu, improvvisandosi mister in conferenza

Visitare il Santiago Bernabeu secondo me è irrinunciabile durante un viaggio a Madrid, anche per chi non “mastica” abitualmente il calcio: il fascino della storia del Real non può che colpire. Guardando l’orologio, ci siamo accorti che ormai era ora di pranzo, quindi considerate che almeno due ore e mezza/tre voleranno.

Dopo pranzo, volendo approfittare dell’apertura gratuita pomeridiana sino alle 16:00, siamo giunti al Museo Thyssen-Bornemisza, situato nella zona del Paseo del Prado. La collezione, un tempo di proprietà dell’omonima famiglia, è straordinaria: un viaggio nella storia dell’arte dal Rinascimento all’età contemporanea. Lungo le pareti rosa salmone vi imbatterete in opere di Caravaggio e del Ghirlandaio, negli impressionisti (Dégas, Monet, Renoir…), oltre a Van Gogh, Gaugin, Munch, Picasso, Pollock… Insomma, una pinacoteca da non perdere! Aggiungo che tutte le opere sono fotografabili senza flash, cosa che mi ha fatto molto piacere.

santa Caterina - Caravaggio

“Santa Caterina” di Caravaggio, esposta al museo Thyssen Bornemisza

degas thyssen madrid

La ballerina in verde di Degas

renoir thyssen madrid

“Le fanciulle in fiore” di Renoir

Avendo ancora diversi giorni a disposizione, abbiamo scelto di non sovraccaricare la seconda giornata con altre visite, dedicandoci all’acquisto dei souvenirs e rilassandoci approfittando della piscina dell’hotel. Dopo la gustosa cenetta alla Pulperia de Victoria e una passeggiata tra Puerta del Sol, Gran Via e Callao, mi sono coricata carica di aspettative: il giorno dopo avrei finalmente visto il Prado!

Madrid 3° giorno – Museo del Prado, stazione di Atocha, Cattedrale dell’Almudena, Palazzo Reale e Tempio di Debod

Il terzo giorno nella capitale spagnola è stato il più intenso in assoluto, quello in cui ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo e dalla curiosità, camminando probabilmente più del dovuto! 🙂

Abbiamo dedicato quasi l’intera mattinata alla visita del Prado, uno dei maggiori musei del mondo. Per evitare lunghe code, abbiamo acquistato i biglietti online (€ 15,00) e abbiamo scelto di visitarlo poco dopo l’apertura (che avviene alle 10:00), per far sì che l’affollamento non rovinasse una delle esperienze che sognavo di fare da tempo. Il Museo si sviluppa su tre piani ed è costituito da due edifici comunicanti (l’edificio Villanueva e l’edificio Jeronimos) in un susseguirsi di sale che lasciano senza fiato: munitevi dell’indispensabile mappa disponibile all’ingresso e magari “smarcate” le sale visitate per essere sicuri di non avere tralasciato nulla. Al piano terra, oltre alla prima parte del percorso pittorico, si trovano le mostre temporanee (era in corso quella dedicata a Beato Angelico), sculture di epoca greca e romana e le scale per raggiungere il claustro al secondo piano, unica zona fotografabile. Ricordate di indossare scarpe comode e un coprispalle per proteggervi dall’aria condizionata.

Prado Madrid

Il Prado, uno dei maggiori musei del mondo

Ogni piano ospita capolavori della storia dell’arte, tra gli imperdibili: opere di Raffaello (diverse rappresentazioni della Sacra Famiglia e la Madonna del Pesce), Davide e Golia di Caravaggio, le misteriose e minuscole figure del Giardino delle delizie di Bosch, la Maya Desnuda, la Maya Vestida e il 3 maggio 1808 di Goya, Atalanta e Ippomene di Guido Reni, molti dipinti realizzati da El Greco e Velàzquez (come Las Meninas, impressa su ogni tipo di souvenir madrileno) e un’infinità di opere della scuola italiana (Botticelli, Tiziano, Correggio, Antonello da Messina), olandese e fiamminga (Rubens, Rembrandt, Bruegel, van Dyck…), tedesca (come Adamo ed Eva e uno degli autoritratti di Dürer) e naturalmente spagnola. Immaginate la mia sofferenza nel non poter immortalare con la macchina fotografica nessuna di queste opere! Inutile dirvi, però, che la mattinata è letteralmente volata.

Al termine della visita, costeggiando il Giardino Botanico Reale, abbiamo percorso il  viale alberato del Paseo del Prado fino alla Stazione di Atocha, la cui particolarità è di avere una vera e propria foresta pluviale al suo interno, quasi fosse una serra protetta dalla struttura in vetro e ferro. Dalla stazione partono i treni ad alta velocità che consentono di raggiungere Toledo, se volete approfittarne per una gita fuori porta. Atocha, purtroppo, è tristemente nota anche per gli attentati che l’11 marzo 2004 portarono all’uccisione di 192 persone. In seguito a quei tragici eventi, per la sicurezza dei passeggeri oggi i controlli sono molto scrupolosi, simili a quelli degli aeroporti.

giardino botanico reale madrid

Il Giardino Botanico Reale

atocha madrid

La stazione ferroviaria di Atocha

Non potendo visitare il vicino Museo Reina Sofia (il martedì è giorno di chiusura), ci siamo fermati per pranzare, decidendo di spostarci verso il centro storico vero e proprio per visitare il Palazzo Reale e la Cattedrale dell’Almudena, che meritano un “capitolo” a parte e dei quali vi parlerò molto presto!

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17 pensieri su “ITINERARIO A MADRID (parte 2): Stadio Bernabeu, Thyssen-Bornemisza, Prado e Atocha

  1. Simone ha detto:

    È vero, le 13 coppe dei campioni. Ma il Santiago Bernabeu è soprattutto lo stadio dove l’Italia ha vinto il suo terzo mondiale. Ero un ragazzino ma lo ricordo molto bene. Bellissimo il Prado. Las Meninas da sola vale la visita

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  2. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Non sono appassionata di calcio, ma il mio compagno è tifoso del Toro da quando ha imparato a parlare, per cui in giro per l’Europa abbiamo visto alcuni stadi. Ricordo in particolare quello del Paris-Saint-Germain e quello dell’Arsenal ma degli altri ho dei ricordi confusi… Comunque so già che il giorno che andremo a Madrid questo stadio sarà una tappa immancabile!

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  3. Valeria ha detto:

    Io e il calcio siamo proprio agli antipodi, ma vergognosamente il Santiago Bernabeu è l’unica cosa che conosco di Madrid. Ci capitai con un amico per un viaggio di lavoro e con sola mezza giornata di tempo tra tutto mi portò proprio a vedere lo stadio, come hai ben descritto tu, con dettaglio di spogliatoi e docce. Ancora glie lo rinfaccio!

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  4. Sproloqui e Ri-partenze ha detto:

    Che opere bellissime nei musei madrileno! Mi piacerebbe molto visitare el Prado. Con il calcio invece ho preso le distanze, ma immagino che il Bernabeu sia una tappa molto amata!

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Il Prado è magnifico, uno dei musei più belli e interessanti che abbia avuto modo di vedere finora! Per chi è appassionato di calcio il tour del Bernabeu è immancabile (io, per non farmi mancare nulla, sono stata anche al Wanda Metropolitano, lo stadio dell’Atletico 😊)

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  5. SerenaM ha detto:

    Madrid è una città che mi ispira molto, più per i musei che per lo stadio che però andrei comunque a vedere. Prima o poi ci andrò, anche perché fortunatamente da qui c’è un collegamento diretto low cost che rende la città abbastanza accessibile.

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  6. raffigarofalo ha detto:

    Ho amato e amo alla follia il Prado, sin da quando ho visitato Madrid per la prima volta nel mio viaggio dopo la maturità, nel 1989. Forse tu non eri ancora nata. Una città molto diversa da quella che si visita ora: funestata dagli attentati dell’ETA. Il Museo e tutti i luoghi pubblici più affollati erano piantonati da militari con il mitra e ci si guardava con circospezione ad ogni movimento strano.
    Comunque, ora è davvero una città meravigliosa e leggere il tuo post è stato un tuffo nella bellezza di questa città

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