Avete presenti le”travel wish list”, ovvero l’elenco dei luoghi in cui si vorrebbe andare, che molte persone sono solite stilare ad ogni inizio anno? Ebbene, della mia lunga lista facevano parte da tempo alcune località del Lazio. Posso finalmente parlare al passato perché…approfittando del ponte di Pasqua finalmente sono riuscita a vederle dal vivo!
L’itinerario che abbiamo seguito si snoda tra la Tuscia (ossia l’antica terra degli Etruschi, che si estende intorno alla provincia di Viterbo) e la via Tiburtina (la via consolare che congiungeva Roma a Tibur, ossia Tivoli). Dedicherò un post d’approfondimento a ciascuna delle tappe, ma intanto vi anticipo itinerario e consigli per chiunque voglia organizzare un viaggetto in questa meravigliosa zona!
Giorno 1, mattino – CIVITA DI BAGNOREGIO. Surreale ed incantata come appare in fotografia, viene definita la “città che muore” per via della sua posizione: il borgo fu costruito infatti su una collina tufacea, materiale fragile e soggetto all’usura del vento e dell’acqua. Per questo motivo, è tristemente destinato a scomparire con il trascorrere del tempo. Attraversare il moderno ponte in cemento per raggiungerlo, trasporta in un’altra dimensione, fatta di silenzio, vie in pietra, belvedere mozzafiato, gatti sonnacchiosi e graziose botteghe.

Civita di Bagnoregio, la città che muore
Giorno 1, pomeriggio – PARCO DEI MOSTRI (o SACRO BOSCO) a BOMARZO. Si tratta di un parco costellato di enormi sculture a tema mitologico o mostruoso, voluto dall’eccentrico principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino. La natura in cui è immerso è rigogliosa e trovare tutte le statue, armati di una mappa durante il percorso, si è rivelato molto divertente! Tra le stranezze più curiose, la Casa Pendente: costruita su un masso inclinato, suscita vertigini non appena si posano i piedi sul suo pavimento (lo capirete perfettamente dalle foto nel post dedicato)!

L’Orco, una delle sculture più note del Parco dei Mostri a Bomarzo
Giorno 2, mattino – VILLA ADRIANA. La dimora dell’imperatore Adriano è oggi un’immensa area archeologica molto suggestiva. Fatta costruire a partire dal 118 d.C., aveva un’estensione maggiore dell’intera città di Pompei! Con l’ausilio di una guida, abbiamo passeggiato tra le rovine, sopravvissute a secoli di saccheggi e devastazioni, immaginando come fossero all’epoca quegli edifici che risultano maestosi persino essendo così rimaneggiati. Un’esperienza che consiglio per respirare davvero la storia!

Villa Adriana
Giorno 2, pomeriggio – TIVOLI: VILLA D’ESTE e VILLA GREGORIANA Tivoli era un mio chiodo fisso sin da quando vidi due immagini di Villa Adriana e Villa d’Este sul libro di storia dell’arte delle superiori. Oggi posso dire di dover ringraziare l’autore di quegli scatti, perché rendevano giustizia alla bellezza di questi luoghi. Ciò che ho scoperto visitando Tivoli è che dietro alla parola “villa” si possono nascondere cose molto diverse: rovine romane e aree archeologiche (Villa Adriana), oppure residenze lussuose con affreschi meravigliosi e giardini che sono un trionfo di fontane, zampilli e giochi d’acqua di ogni genere (Villa d’Este). Infine, nel caso di Villa Gregoriana, dell’antica costruzione resta ben poco, ma il FAI ha compiuto un lavoro egregio riportandone all’antico splendore il parco: l’escursione, tra saliscendi, grotte, cascate e tempi, è stata un’avventura nella natura!

La Fontana di Nettuno e i giardini di Villa d’Este

Le cascate all’interno del parco di Villa Gregoriana
Se vi ho incuriosito…vi aspetto per commentare insieme i prossimi post su queste splendide località! Nel frattempo, vi lascio con qualche “pillola di viaggio”.
Organizzare la visita – Costo dei biglietti d’ingresso: il weekend si è rivelato decisamente low cost anche per i costi contenuti dei biglietti d’ingresso: a Civita di Bagnoregio il parcheggio a pagamento costava 1,00 € l’ora, mentre l’ingresso al paese € 5,00 nei prefestivi e festivi (€ 3,00 nei restanti giorni). Il biglietto per il Parco dei Mostri a Bomarzo costa 10,00 €, a Villa Adriana il parcheggio consente di sostare tutto il giorno al costo di appena 3,00 €, mentre l’ingresso alla villa era gratuito essendo la prima domenica del mese, ma aggiungendo 5,00 € abbiamo potuto beneficiare della visita guidata. Infine, a Tivoli la visita di Villa d’Este è stata gratuita (l’abbiamo visitata la domenica di Pasqua, che coincideva con la prima domenica del mese), mentre Villa Gregoriana e il suo parco sono costati 7,00 € con visita libera.
Dove dormire: noi abbiamo alloggiato in un semplice e comodo b&b a Bassano in Teverina, “La magnolia”. Abbiamo scelto questa località perché a metà strada tra le tappe del nostro weekend e perché inserita tra le scelte di una Smartbox che ci era stata regalata. Se volete concentrarvi sulla Tuscia, si tratta di un buon avamposto per esplorare i tanti paesini graziosi situati nei dintorni. Se, invece, volete visitare Tivoli con più calma, potete soggiornare direttamente in paese, dove la scelta di residence e b&b non manca.

Il paese di Bomarzo visto dall’inizio del Sacro Bosco
Cosa mangiare: le specialità gastronomiche della zona sono molteplici e adatte a tutti i palati. La cucina ricalca la tradizione laziale, con influenze delle vicine Toscana ed Umbria. I prodotti del territorio (olio, erbe aromatiche, castagne e nocciole, ad esempio) sono parte integrante di molte ricette, dalle zuppe all’acquacotta. Non mancano i primi di pasta fatta in casa (gnocchi col ferro, lombrichelli, cacio e pepe), le frittelle con diversi tipi di pastella, i secondi di cacciagione o animali da cortile (coniglio, pollo). Tra i dolci più noti, i tozzetti: biscotti di nocciole dei Monti Cimini (noi li abbiamo provati sotto forma di crumble in una bavarese di riso…deliziosi!).
Perché scegliere questa zona? Se siete stati in Toscana o in Umbria, ritroverete molti degli elementi di queste regioni: natura ancora – fortunatamente – valorizzata, tranquillità, borghi che conservano il fascino del passato, arte (etrusca, romana, medievale), buona cucina. Personalmente, amo la possibilità di alternare alle visite storico-artistiche passeggiate ed escursioni nel verde, come abbiamo avuto modo di fare a Bomarzo e a Tivoli.
Cosa vedere…se si ha a disposizione qualche giorno in più: se aveste a disposizione più tempo rispetto alla nostra toccata e fuga, potreste scegliere di visitare Viterbo e il suo Palazzo dei Papi, oppure spingervi verso il Lago di Bolsena, o ancora il Lago di Bracciano, perdervi tra le vie di luoghi ricchi di storia come Tarquinia e il parco archeologico di Vulci o passeggiare nei giardini di Villa Lante, senza dimenticare le terme.
Civita di Bagnoregio è una meta che mi piacerebbe includere in un on the road partendo in macchina dal Piemonte, fermandomi magari anche a Orvieto e Perugia, che non ho mai visto.
Sono curiosa di leggere i dettagli delle varie tappe che avete fatto, ai prossimi post!
Buona serata 😍
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Bella l’idea dell’on the road dal Piemonte! Orvieto è altrettanto meritevole (io dell’Umbria sono un po’ innamorata!). Presto pubblicherò tutto, pensavo di andare in ordine di visita e quindi partirò proprio da Civita di Bagnoregio. Buona serata anche a te! :-*
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Sento il profumo di casa. Sono tutte destinazioni da gita fuori porta che ho fatto negli ultimi anni (vivi a Roma). L’ultimo post che ho pubblicato ha riguardato infatti proprio Civita (copiona!!! 🙂
Gran belle zone, non c’è che dire!!!
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La zona mi è piaciuta molto, hai sicuramente la possibilità di fare delle bellissime gite fuori porta! Il tuo post su Civita è stato provvidenziale: l’ho letto poco prima della partenza e ha contribuito ad alzare ulteriormente le mie aspettative…che fortunatamente non sono state disattese 🙂
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Splendida zona! Ahimè di tutto quello che hai citato mi manca la Civita di Bagnoregio. Prima o poi recupererò. 🙂
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Ciao Alessandra! Per me era la prima volta in quella zona e devo dire che mi è piaciuta moltissimo! Avevo proprio bisogno di tranquillità, passeggiate tra borghi e natura 🙂 Civita di Bagnoregio è proprio graziosa, ho appena finito di pubblicare un post con un po’ di foto se ti fa piacere dare un’occhiata in vista del tuo recupero 🙂
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Articolo davvero interessante! Prendo nota e lo salvo tra i preferiti per la prossima volta che abbiamo voglia di un week end fuori porta 🙂
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Ciao Cristina! E’ la zona ideale per un bel weekend rilassante, ogni tanto ci vuole per staccare un po’ la spina 🙂 Buona domenica!
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Che bello questo itinerario, mi piace che questa zona sia prepotentemente salita alla ribalta come destinazione turistica perché merita tantissimo. Viterbo poi è veramente bella, tranquilla e mangereccia. Non ho mai avuto occasione di scriverci qualcosa perché non trovo più le foto sob 😦 Comunque aspetto il resto! Buon WE!
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Peccato che le tue foto siano andate perse 😦 Anche Viterbo mi “ispirava” molto, peccato non avere avuto abbastanza tempo per aggiungere qualche tappa! Una bella zona per ricaricare un po’ le pile! 🙂 Un abbraccio!
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Complimenti per il bellissimo articolo: molto dettagliato e coinvolgente. Mi ha fatto venir voglia di prendere lo zainetto da trekking e rimettermi in marcia…
E’ proprio vero, l’Italia è un Paese meraviglioso con tante località fantastiche da visitare 🙂
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Ciao! Ti ringrazio! E’ vero, abbiamo la fortuna di vivere in un Paese bellissimo e anche “dietro l’angolo” si possono nascondere dei luoghi incantevoli 🙂
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Praticamente ho in mente lo stesso itinerario per settembre quando andremo a Roma per un matrimonio. Volevamo fermarci un paio di giorni e avevamo in testa proprio queste tappe!
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Vivendo a Roma, esploro quando posso i dintorni e la Tuscia mi ha praticamente conquistato. Tutti i luoghi di cui hai parlato sono uno più carino dell’altro. Se poi riuscissi a tornare ti consiglio anche Vitorchiano e Caprarola 😉
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Non conoscevo i due borghi che hai citato, non mancherò di visitarli alla prossima occasione, è una zona che merita sicuramente un altro viaggetto!
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Io ho unito la visita di Civita e Lago di Bolsena, ad una giornata a Roma. Quindi non c’è stato molto tempo per visitare altro. Però mi sono ripromessa di tornare con più calma perché la zona di Civita mi è piaciuta tantissimo!
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