ROLLI DAYS: GENOVA SVELA PALAZZI, GIARDINI E VILLE SONTUOSE

I “Rolli Days” sono giornate speciali durante le quali Genova mostra molti dei tesori che si celano dietro le facciate dei Palazzi dei Rolli, sontuose residenze nobiliari che in passato erano iscritte in appositi registri, i rolli appunto, i quali racchiudevano tutte le dimore aventi le caratteristiche adatte ad ospitare le eminenti personalità – come sovrani, papi e ambasciatori – in visita alla città. I rolli attualmente corrispondono a oltre 150 palazzi e 42 di essi sono stati inseriti fra i patrimoni dell’umanità UNESCO nel 2006.

A dieci anni dal prestigioso riconoscimento, Genova festeggia con tre edizioni dei Rolli Days, per la gioia di turisti e abitanti della Superba, che possono beneficiare di questi speciali weekend di visite scoprendo per la prima volta palazzi, ville, chiese e giardini o apprezzando da una nuova prospettiva i luoghi in cui transitano abitualmente, ma che la routine quotidiana non sempre consente di apprezzare.

Sabato 28 maggio ho indossato i panni della turista nella mia città e, camminando per ore con entusiasmo e spinta da irrefrenabile curiosità, ho visitato 20 dei 24 palazzi aperti al pubblico e tre chiese. Per non costringervi ad una lettura troppo prolungata, riassumerò il mio percorso con brevi accenni a ciascun luogo d’interesse, con la promessa (sperando vi possa essere utile) di dedicare nelle prossime settimane un approfondimento alla maggior parte di essi. Ma bando alle chiacchiere, indossate scarpe comode e…siate pronti a viaggiare virtualmente con me nel nostro Rolli Day in differita! 🙂

Serena Timossi Rolli Days

Io “paparazzata” durante i Rolly Days 🙂 (Foto di Andrea Leoni, pubblicata su Repubblica.it)

  • PALAZZO REALE, via Balbi 10 – Ore 9:30 prendo l’autobus nr. 3 che mi porta davanti alla stazione di Genova Principe e percorro via Balbi, ripensando ai tempi dell’Università. Qui, infatti, molti palazzi oggi sono atenei e durante la settimana la strada brulica di studenti, tra i quali un decennio fa c’ero anche io. Punto diritta a Palazzo Reale, che avevo visitato molti anni fa e del quale conservavo un ottimo ricordo. Il giardino del palazzo dà il meglio di sé sotto il sole di un maggio finalmente caldo e la sua facciata rossa e bianca sembra mettersi in posa per essere immortalata. Il palazzo si affaccia sulla zona del porto e la vista dalla terrazza mi ha particolarmente colpita, anche perché è un punto di vista privilegiato per apprezzare appieno l’architettura del palazzo stesso, i giardini visti dall’alto e il Porto Antico non troppo distante. L’interno è sontuoso e riccamente ornato, con una suggestiva Sala del Trono tinta di rosso e l’abbagliante Sala degli Specchi.

Palazzo Reale

Palazzo Reale Genova

  • PALAZZO DELL’UNIVERSITA’, via Balbi 5 – Mi dirigo a grandi passi verso questo antico palazzo che un tempo fu un Collegio dei Gesuiti. Nel bel loggiato con colonne binate ci accoglie una studentessa di Beni Culturali, che sarà la nostra brava e preparata guida. Ci spiega che questo edificio non fa ufficialmente parte dei Rolli (non essendo mai appartenuto alla nobiltà cittadina), ma l’architettura è contemporanea a quella degli altri palazzi inseriti nel sistema e lo rende un gioiellino incastonato tra le residenze di pregio. Ammiriamo quattro sale, caratterizzate da affreschi, dipinti a carattere religioso e un’antica biblioteca con meridiana sul pavimento.

Palazzo dell'Università

  • PALAZZO GIACOMO E PANTALEO BALBI, via Balbi 4 – In questa edizione dei Rolli Days se ne può visitare soltanto il giardino, che si trova subito di fronte all’atrio con il suo susseguirsi di colonne. Natura e arte si fondono perfettamente e alle bianche sculture fa da cornice il verde delle foglie attraverso le quali filtrano i raggi di sole.

Palazzo Giacomo e Pantaleo Balbi Rolli

  • BASILICA SS ANNUNZIATA DEL VASTATO – Uscita da via Balbi, non posso fare a meno di fare una puntatina alla Basilica dell’Annunziata, trionfo di oro, colonne e affreschi al quale si accede attraverso un colonnato che ricorda un pantheon. L’interno a tre ampie navate è barocco allo stato puro: luminoso e opulento. Uno spettacolo di marmo, oro e pitture che vi consiglio di non perdere!

Basilica Annunziata

  • PALAZZO NICOLO’ LOMELLINI (o Palazzo Lauro), piazza della Nunziata 5 – In prossimità della Basilica, ecco un altro dei Rolli, del quale si può vedere l’atrio caratterizzato da due scalinate simmetriche e un bell’affresco sul soffitto.

Palazzo Nicolò Lomellini

  • CHIESA DI SAN FILIPPO NERI, via Lomellini 12 – Attraverso la strada e mi dirigo verso via Lomellini, dove un tempo compravo la focaccia tra una lezione all’Università e l’altra. 😉 Questa volta entro nella Chiesa di San Filippo Neri, anch’essa in stile barocco e caratterizzata da un mirabile affresco, stucchi e marmi multicolori. Un altro gioiellino del centro storico genovese.

Chiesa di San Filippo Neri Genova

  • PALAZZO COSMO CENTURIONE (o Palazzo Durazzo-Pallavicini), via Lomellini 8 – La visita guidata è già iniziata, mi affretto per raggiungere il gruppo, ma non lo trovo e mi lancio in una visita solitaria nelle stanze luminose, prive di arredi ma con soffitti affrescati che “parlano” al visitatore. Mi godo l’esplorazione in piena tranquillità ed esco soddisfatta, pronta a lanciarmi nel cuore dei Rolli: via Garibaldi, altrimenti detta Strada Nuova.

Palazzo Cosmo Centurione

  • PALAZZO BIANCO, via Garibaldi 11 – Comincio da Palazzo Bianco, che già mi incanta con il suo giardino. I Rolli, infatti, nascondono dietro le loro facciate giardini che da fuori non ci si aspetta possano essere così piacevoli, curati e dotati di un fascino immutato nel tempo. Palazzo Rosso, situato di fronte, fa capolino tra le fronde; mi appoggio a una piccola fontana per ammirare meglio il panorama e fare una sosta visto che la temperatura si è alzata parecchio. Poi entro nelle sale, caratterizzate da una collezione pittorica di tutto rispetto, da un Caravaggio a opere di Rubens, Van Dyck, Vasari e il Veronese, oltre ai pittori genovesi come Cambiaso e Strozzi.

Palazzo Bianco

  • PALAZZO TURSI, via Garibaldi 9 – E’ comunicante con Palazzo Bianco e quasi non mi accorgo di essere passata dall’uno all’altro. In questa edizione dei Rolli Days è stato inaugurato un nuovo percorso di collegamento tra i due edifici, tramite un giardino con le vestigia di un’antica chiesa. Oggi Palazzo Tursi è il Municipio di Genova e, oltre alla Sala in cui si celebrano i matrimoni, si può visitare la Sala Paganiniana (dove è conservato il violino di Paganini) e si possono scoprire collezioni di monete antiche, pesi e misure della Repubblica di Genova e ceramiche. Molto bella è anche la Maddalena Penitente di Canova.

Palazzo Tursi

  • PALAZZO NICOLOSIO LOMELLINO, via Garibaldi 7 – Uno dei miei preferiti! Non lasciatevi ingannare dall’atrio che, seppur molto bello, sembra avere esaurito le sue attrattive con il suo suggestivo ninfeo. Proprio accanto ad esso c’è una porticina che conduce al giardino segreto! Una studentessa di Beni Culturali ci ha guidati alla scoperta di questo tesoro: salendo le strette scale si arriva in un mondo totalmente diverso, con prato all’inglese, diverse specie di piante (purtroppo la fioritura dei glicini era già terminata), una fontana, un ninfeo e la grotta in cui la raffigurazione marmorea di Adone caccia il cinghiale. Sullo sfondo la torre, da cui la vista deve essere stupefacente, ma che ahimè non era aperta.
Palazzo Nicolosio Lomellino

Il giardino segreto di Palazzo Nicolosio Lomellino

Palazzo Nicolosio Lomellino

  • PALAZZO ANGELO GIOVANNI SPINOLA, via Garibaldi 5 – Oggi è sede della Deutsche Bank. L’atrio presenta un ciclo di affreschi che celebrano i committenti.

Palazzo Angelo Giovanni Spinola

  • PALAZZO TOBIA PALLAVICINO, via Garibaldi 4 – Un altro dei palazzi che mi ha maggiormente stupita! Oggi è sede della Camera di Commercio e ammetto di essermi chiesta se lavorare a contatto con tanta magnificenza artistica in qualche modo possa “rendere più lieve” la giornata lavorativa 🙂 Le stanze sono riccamente affrescate e decorate, ma a colpire è soprattutto la Stanza Dorata, trionfo rococò.

palazzo-tobia-pallavicino.JPG

  • GALLERIA NAZIONALE DI PALAZZO SPINOLA, Piazza di Pellicceria 1 – Seguendo le indicazioni turistiche, mi sono addentrata nei vicoli, raggiungendo la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, che rappresenta un perfetto esempio di abitazione nobiliare seicentesca. Sono visitabili le antiche cucine e, se questo non basta a incuriosirvi, sappiate che tra le stanze c’è una bellissima Galleria degli Specchi, oltre a dipinti, arazzi e stanze suggestive.

Galleria Nazionale di Palazzo Spinola

  • PALAZZO GIO BATTA GRIMALDI, vico San Luca 4 – All’ingresso ci hanno avvisati che era severamente vietato scattare foto, essendo il palazzo privato. Un peccato non aver potuto immortalare la novità di questa edizione, visto che per la prima volta apriva le sue porte ai visitatori. Palazzo Gio Batta Grimaldi un tempo era ancor più bello, ma col passare dei decenni i proprietari di un tempo ne coprirono le pareti con tappezzerie o bianco, rovinando per sempre parte degli affreschi. Quelli dei soffitti, però, sono perfettamente conservati in tutte le stanze e seguendo la bravissima guida siamo giunti sino alla “chicca”, una stanza che probabilmente un tempo era la biblioteca e che conserva tutta la decorazione originale, tra miti, allegorie, putti, satiri, vizi, virtù e trompe l’oeil che la rendono priva di angoli!
  • CHIESA DI SAN LUCA – Situata nel quartiere della Maddalena, è un piccolo gioiello barocco in una zona che negli anni è stata tristemente abbandonata a se stessa, specie quando cala la sera. All’interno presenta un ciclo di affreschi realizzati da Domenico Piola e molte interessanti sculture.

Chiesa di San Luca Genova

  • PALAZZO STEFANO LOMELLINI, via Cairoli 18 – A questo punto sono tornata indietro per “recuperare” alcuni palazzi precedentemente saltati. In via Cairoli ho visitato l’atrio di Palazzo Stefano Lomellini, detto anche Palazzo Doria Lamba, caratterizzato da due scale simmetriche che si uniscono in una piccola balconata. In esposizione i progetti dell’architetto G. Petondi.

Palazzo Stefano Lomellini

  • PALAZZO DELLA MERIDIANA, Salita S. Francesco 4 – Detto anche Palazzo Gerolamo Grimaldi, presenta volte affrescate, saloni, scale e un cortile con lucernaio in stile liberty. Al piano superiore domina la scena il Salone del Cambiaso con gli affreschi realizzati dal pittore, che ritraggono Ulisse, allegorie e scene mitologiche. Tra stucchi, pennacchi e un caminetto, non saprete da quale angolazione cominciare a fotografare!

Palazzo della Meridiana

  • PALAZZO ROSSO, via Garibaldi 18 – Uno dei più visitati Palazzi dei Rolli, oggi ospita una vasta pinacoteca con dipinti di van Dyck, Guido Reni, Guercino, Strozzi, il Veronese e molti altri. Si passeggia tra stanze affrescate e come sempre opulente, tra le più fotografate c’è la “Stanza dell’alcova“. Il nome dell’edificio deriva dall’inconfondibile facciata e ospita anche le “Sale delle Stagioni“, un ciclo di affreschi di Piola e De Ferrari che è considerato tra gli esempi maggiori della pittura barocca genovese.

Palazzo Rosso

  • PALAZZO PANTALEO SPINOLA, via Garibaldi 2 – Da molti anni ospita una banca, ma una guida ci ha svelato alcune delle sue stanze, con affreschi dai soggetti biblici e mitologici. All’interno anche una bella terrazza con ninfeo. E’ presente anche un affresco barocco che rappresenta l’Allegoria della Pace.

Palazzo Pantaleo Spinola

  • PALAZZO TOMASO SPINOLA, Salita Santa Caterina 3 – E’ il momento di lasciare Strada Nuova per raggiungere la vicina Salita Santa Caterina (5 minuti a piedi). Il primo dei rolli aperto al pubblico è Palazzo Tomaso Spinola, di cui si può visitare l’atrio deliziosamente affrescato, percorso da colonne e impreziosito da una scultura in marmo al centro.

palazzo-tomaso-spinola

  • PALAZZO GIORGIO SPINOLA, Salita Santa Caterina 4 – Anche di esso è visitabile soltanto l’atrio, quindi scatto una veloce foto alla fontana del cortile interno, che fa capolino tra le colonne che fiancheggiano le scalinate.

Palazzo Giorgio Spinola Rolli

  • PALAZZO ANTONIO DORIA (o Palazzo Doria Spinola), Largo Eros Lanfranco 1 – Oggi sede della Prefettura, questo palazzo mi ha colpita particolarmente: soffitti e volte dagli affreschi ben conservati, stanze in cui l’arredo moderno degli uffici contrasta con la magnificenza delle antiche decorazioni di pareti e soffitti. Ho trovato meravigliosa la loggia, interamente affrescata anche con raffigurazioni di città, che da profana vi descrivo come “antiche cartine geografiche tridimensionali”. Tra le città dipinte, oltre a Genova, anche Gerusalemme, Firenze e Messina.

Palazzo Doria Spinola Rolli

  • PALAZZO CESARE DURAZZO, via Del Campo 12 – Enri mi ha raggiunta nel tardo pomeriggio e ne abbiamo approfittato per un’ultima visita prima del rientro: ci siamo recati in via Del Campo (la strada dei vicoli cantata da De André) e abbiamo partecipato alla visita guidata di Palazzo Cesare Durazzo. Gli affreschi sono opera di Domenico Parodi e rappresentano il doge Stefano Durazzo nelle vesti di un trionfale Nettuno per celebrarne il ruolo e il potere.

Palazzo Cesare Durazzo

Tenete d’occhio le prossime date dei Rolli Days (la prossima si terrà ad ottobre): in ogni edizione viene svelato qualche nuovo palazzo o un lato nascosto di uno dei più noti. Non mancano le ville, situate poco fuori dal centro, e una di esse è stata l’oggetto della mia seconda giornata del weekend dedicato ai Rolli. Ma questa è un’altra storie e, se vorrete, potrete leggerla nei prossimi giorni!

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