La prima volta che abbiamo scorto in lontananza la sagoma del Castello di Torrechiara, le sue torri erano avvolte da una fitta coltre di nebbia. Lasciata l’auto in un parcheggio gratuito, abbiamo affrontato la salita con passo svelto, curiosi di scoprire un altro dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Arrivati sulla sommità della collina, fortunatamente il sole ha fatto capolino e il cielo si è tinto d’azzurro, regalandoci vedute spettacolari sulla campagna circostante.

La nebbia si dirada e in lontananza appare il Castello di Torrechiara
Il Castello di Torrechiara si presenta in una splendida posizione panoramica e la sua struttura esterna è altrettanto caratteristica. Sorgendo a 278 mt, infatti, domina la Val Parma e all’esterno presenta una doppia cinta muraria e una forma rettangolare, con quattro imponenti torrioni quadrangolari alle estremità. Un tempo era dotato anche di un doppio ponte levatoio. A pochi passi sorge inoltre l’antica Chiesa di San Lorenzo, dalla facciata in pietra.

Uno degli imponenti torrioni

La campagna che circonda il castello

La Chiesa di S. Lorenzo
Il castello si sviluppa intorno ad un ampio cortile (Corte d’Onore) e le sue stanze sono ornate dai resti di splendidi affreschi, che catapultano in un’epoca di intrighi e amori contrastati. La storia di Torrechiara, infatti, ruota attorno alla vicenda di due amanti: Bianca Pellegrini e Pier Maria Rossi.
Il conte di S. Secondo, Pier Maria Rossi, era uno dei nobili condottieri quattrocenteschi più potenti della zona: alla sua famiglia appartenevano un gran numero di rocche e dimore, tanto da fargli guadagnare il soprannome di “signore dei cento castelli”. Il capitano di ventura a 15 anni sposò Antonia, figlia del conte di Montechiarugolo, dalla quale ebbe dieci figli, anche se la loro unione fu tutt’altro che felice: Pier Maria si innamorò perdutamente di Bianca Pellegrini, che ne divenne l’amante ufficiale. La loro passione era nota a tutti, tanto che il conte le fece costruire una residenza invernale (il Castello di Roccabianca) e una estiva (quello di Torrechiara), in cui incontrarsi.
Sull’affascinante Bianca Pellegrini sono nate leggende suggestive, la più nota delle quali racconta che il suo fantasma – dalle fattezze di una bellissima donna dai lunghi capelli neri e dagli occhi verdi – si aggiri ancora tra le stanze del Castello di Torrechiara e protegga le passioni segrete degli amanti. La “dama Bianca” si paleserebbe nelle notti di luna piena, in particolare nella Camera d’Oro, la stanza privata in cui i due vivevano il loro amore, in cerca del suo innamorato.

La Camera d’Oro
La Camera d’Oro presenta un ciclo di affreschi che celebra proprio l’amore tra bianca e il conte, realizzati nel 1462 da Benedetto Bembo. I colori dominanti sono l’oro e il blu. Nelle altre stanze del castello si trovano resti di affreschi altrettanto suggestivi; al la Sala di Giove e la Sala del Pergolato con intrecci di piante e figure mitologiche, la Sala dei Paesaggi con vedute immaginarie, il Salone degli Stemmi, la cucina con il camino in pietra.
Percorrendo il loggiato si accede al piano nobile, in cui si trovano le Sale della Caccia e della Pesca, che prendono il nome dai soggetti raffigurati negli affreschi, e le Sale della Sera, del Vespro, del Meriggio e dell’Aurora. Quest’ultima comunicante con la Camera d’Oro. Tra gli ambienti di maggiori dimensioni figura invece il Salone dei Giocolieri, nato allo scopo di incantare e meravigliare gli ospiti e comunicante con la Sala della Torre del Leone.

La loggia che si affaccia sulla Corte d’Onore

Sala dei Paesaggi

Uno degli splendidi affreschi

Le scuderie
Abbiamo concluso la visita passando attraverso le scuderie e soffermandoci sul bellissimo panorama che circonda il castello. Torrechiara non presenta stanze arredate sfarzosamente come Soragna, o arredi originali come Fontanellato, al contrario il suo fascino risiede nell’imponente struttura e nei delicati affreschi, che lasciano spazio all’immaginazione e riescono ugualmente a catapultare in un’epoca di condottieri, dame e amori passionali e contrastati. Vi lascio con due curiosità: Torrechiara fu una delle locations del film Ladyhawke e, curiosamente, Bianca e Pier Maria non si sposarono dopo che lui rimase vedovo. Alla sua morte, Bianca fu sepolta nell’Oratorio di San Nicodemo e, due anni dopo, il conte la raggiunse per riposare per sempre accanto a lei.

I caratteristici torrioni del Castello di Torrechiara
Informazioni utili per la visita
Biglietti: intero € 4,00 – ridotto € 2,00
Itinerario di visita: Cortile d’onore, Cappella di San Nicomede, piano terra, piano nobile.
Cani: non ammessi all’interno del castello.
Orari: consultare il sito ufficiale Castelli del Ducato
Ingresso gratuito per tutti i visitatori ogni prima domenica del mese
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Wow che storia romantica! E la location si presta particolarmente a immaginare la storia dei due amanti. Chissà perché alla fine non si sposarono?!
Sempre bello leggere di castelli e di dame/fantasmi 😉
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E’ la curiosità che ho anche io! Chissà come mai non lo fecero! 🙂 Un abbraccio!
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