Per concludere in bellezza il 2016, io ed Enri abbiamo deciso di fare una gita nella “nostra” Liguria. Abbiamo scelto il Ponente della regione, abbinando tre tappe: Zuccarello, Castelvecchio di Rocca Barbena e Albenga.
Zuccarello è un paese che conta meno di 400 abitanti, situato nella provincia di Savona e annoverato tra i “borghi più belli d’Italia”. Non ne avevamo (colpevolmente) mai sentito parlare, ma siamo rimasti davvero piacevolmente colpiti da questo gioiellino dell’entroterra ligure!
Come arrivare – Raggiungiamo Zuccarello prendendo l’autostrada a Genova, uscendo circa un’ora dopo al casello di Albenga. Dopodiché imbocchiamo la Strada Provinciale 582 e in una ventina di minuti giungiamo a destinazione.
Cosa vedere: alla scoperta del borgo – Prima di entrare nel borgo medievale di Zuccarello (il cui nome deriva da una parola che anticamente significava “poggio” o “collina arrotondata”) accostiamo sulla destra per scattare una foto alla Cappella di Sant’Antonio, che presenta degli affreschi risalenti al XV secolo. Da qui si possono ammirare nitidamente le rovine del Castello, che in lontananza domina il paese guardandolo dall’alto.

Il Castello di Zuccarello

La Cappella di Sant’Antonio
Zuccarello ci accoglie con due liete notizie: un parcheggio gratuito situato all’inizio del paese, appena fuori dalla Porta Sottana e un touch screen con mappa e informazioni turistiche a disposizione dei visitatori all’ingresso del borgo. Un’idea che abbiamo trovato molto utile, di facile consultazione e che mi ha consentito di camminare e godermi la mattinata senza consultare continuamente gli appunti scaricati dal web.

La mappa interattiva del borgo
Vicino a Porta Sottana e all’antica torre, risalente al XV secolo, è collocata la statua di Ilaria del Carretto, figlia del marchese Carlo I del Carretto, la quale fu data in sposa ad un nobile di Lucca. La nobildonna, rimasta inferma in seguito alle complicazioni sorte durante il secondo parto, morì molto giovane. Nella cattedrale di S. Martino, a Lucca, si trova il monumento funebre commissionato dal marito, Paolo Guinigi, considerato uno dei più importanti esempi di sculture funerarie italiane.
Il paese presenta dei graziosi portici, al di sotto dei quali sorgono negozi e antiche botteghe, che ancora oggi hanno l’aspetto di porte affiancate da un’apertura – una sorta di piccolo davanzale -, che un tempo fungeva da vetrina. Il periodo natalizio è l’occasione giusta per ammirare, insieme a piante e fiori ornamentali, presepi e decorazioni molto pittoreschi.

I portici di Zuccarello
Svoltiamo a sinistra attraversando la Porta del Ponte e ci rechiamo al ponte sul torrente Neva, un antico ponte in pietra sotto cui scorre impetuoso il corso d’acqua; ci fermiamo a scattare diverse foto, anche perché la prospettiva sul paese è molto suggestiva.

Il ponte sul torrente Neva

Originali e graziosissime decorazioni di Natale
Tra i vicoli del borgo si possono ancora ammirare i beudi, dei piccoli canali che un tempo servivano per alimentare i mulini e i frantoi.

I beudi e le vie in cui un tempo si trovavano i mulini
Attraversiamo il paese fino alla Porta Soprana, anch’essa fiancheggiata da una torre, per poi imboccare un vicoletto che sale sino all’Oratorio di Santa Maria Nascente, il cui piano inferiore è occupato dal Teatro Quinzio Delfino. Si respira una tranquillità che mette in pace col mondo e invita a rilassarsi, così ci facciamo pigramente accarezzare le guance dal tiepido sole invernale su una panchina di fronte all’Oratorio.

Porta Soprana e la sua torre
Scendiamo poi verso la Chiesa di S. Bartolomeo, il cui campanile svettava già dalla vicina piazzetta dell’Oratorio. L’interno dell’edificio presenta begli affreschi e dipinti.

L’interno della Chiesa di San Bartolomeo

Le suggestive vie di Zuccarello
Imbocchiamo la salita al Castello, ma decidiamo di non effettuare tutto il sentiero di Ilaria del Carretto, in quanto l’intero percorso per raggiungere Castelvecchio di Rocca Barbena (di cui vi parlerò prestissimo) misura circa 2,5 km. Ci “accontentiamo”, dunque, della bella vista sul paese di cui si beneficia dopo pochi minuti di cammino.

Veduta di Zuccarello dal sentiero Ilaria del Carretto

Il sentiero intitolato a Ilaria del Carretto
Diamo un’occhiata all’orologio e trasaliamo: sono passate alcune ore senza che ce ne accorgessimo! Passeggiando abbiamo assunto il ritmo placido e piacevolmente rilassato del paese, godendo appieno di ogni scorcio e angolazione. Torniamo all’auto pronti per la prossima tappa, ma prima scattiamo un’ultima foto alla Madonna della Neve, chiesa che un tempo ospitava un eremita, situata appena fuori dal paese, proprio sulla strada (salendo la si incontra sul lato sinistro).

La Madonna della Neve
Curiosità: il minotauro, lo scalino del buon arrivo e la colonna della fustigazione – Tra le curiosità incontrate in questo sorprendente borgo, tre ci hanno colpiti in particolar modo: la prima ci si è presentata inaspettatamente davanti mentre passeggiavamo, facendomi quasi prendere uno spavento! In una stradina buia, nel dedalo di vicoli che compone il borgo, mi sono ritrovata davanti un minotauro dall’aria minacciosa, chiuso dietro le sbarre di una prigione! 🙂 Niente paura, si tratta soltanto della statua realizzata dall’artista Flavio Furlani, non a caso collocata in un “labirinto” di caruggi!

Il temibile Minotauro di Zuccarello!

I vicoli di Zuccarello
Le altre due curiosità riguardano due elementi situati in prossimità della Chiesa di S. Bartolomeo, che a prima vista potrebbero sembrarvi soltanto un gradino e una colonna come tanti. In realtà, come spiegano le didascalie collocate accanto ad essi, si tratta dello scalino del buon arrivo e della colonna della fustigazione. Il primo, secondo la tradizione, era una sorta di “zona franca” che permetteva ai condannati che riuscivano a raggiungerlo di chiedere la grazia ai marchesi; mentre alla seconda venivano legati i condannati in attesa di essere flagellati.

Il gradino del buon arrivo

La colonna della fustigazione
Perché visitare proprio Zuccarello? Zuccarello è un borgo che invita a perdersi tra le sue vie e che ci ha ricordato per certi aspetti Triora, altro paese ligure che mi ha incantata diversi anni fa. E’ quasi sospeso nel tempo, tra vie silenziose, lontane dal caos cittadino che ci avviluppa quotidianamente.
Ogni nostro passo alla scoperta di questo incantevole paesino è stato accompagnato dalla musica natalizia diffusa dagli altoparlanti, conferendo ancor più calore ad un luogo che abbiamo trovato accogliente ed ospitale sin dal primo impatto e che ha pienamente soddisfatto il nostro desiderio di terminare degnamente un anno meraviglioso, senza correre, ma godendo di ogni attimo per rilassarci e temprare lo spirito, preparandoci a nuove avventure, in Liguria, in Italia, in Europa e…per la prima volta in altri continenti! La nostra storia targata 2016 si chiude così, ma presto ci saranno i capitoli di un nuovo libro fatto di emozioni, curiosità, scoperte e sogni realizzati, usciti finalmente dal cassetto in cui sono stati custoditi amorevolmente.
Sono stata tante volte ad Albenga ma Zuccarello non lo conoscevo! Davvero un posto carino, ottimo per una gita domenicale 🙂
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Ciao Silvia! L’ho scoperto per caso mentre ero alla ricerca di una gita fuori porta in Liguria, è molto carino, te lo consiglio 🙂 Ad Albenga siamo stati sulla via del ritorno, visto che avevamo ancora un po’ di tempo; molto bella, peccato non esserci potuti trattenere più a lungo per visitarla meglio!
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Sembra un posto molto carino, mi piacerei andarci una volta, forse nella primavera:)
hangoutwithlucia.wordpress.com
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Ciao! A me è piaciuto molto, se ci andrai fammi sapere come ti è sembrato 🙂
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Di sicuro!
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Non conoscevo 😉 bella scoperta.
Appena riuscirò a riorganizzare un mio viaggio in Italia me lo rileggerò.
Buona serata!!
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Ci credo che vi siete fermati a scattare diverse foto sotto quel ponte è bellissimo, che impeto le acque sottostanti!
E adesso voglio il segreto di tutti voi blogger che fotografate questi borghi magnifici senza l’ombra di un turista….voglio sapere come fate! 😀 😀
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Ciao Orsa! Io spesso resto appostata finché non si tolgono tutti, Enri non ha la pazienza per farlo ma ormai è abituato e si è rassegnato ad aspettare qualche minuto! 🙂 A Zuccarello invece c’eravamo praticamente solo noi al mattino e quando capita per scattare le foto è una pacchia 😉
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Zuccarello! Dove mi hai riportato!!! Pensa che ci sono stata due volte nella mia vita, una addirittura alle Medie, se non sbaglio, in gita scolastica, e l’altra una decina di anni fa, ormai. La cosa che mi impressiona ogni volta, e che è la sua caratteristica, è il ponte medievale e i portici in paese con le colonne in pietra di Cisano, cioè pietra locale (poco più in su lungo la provinciale ci sono delle cave): pensa che questa pietra è utilizzata fin dall’antichità nella zona: gli edifici pubblici dell’Albenga di età romana e tardoantica (come il Battistero) sono realizzati in pietra di Cisano. A proposito, visto che sei stata ad Albenga, ora voglio leggere il tuo resoconto di una città a me molto cara (e di cui paradossalmente non ho mai scritto nulla!!!)
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Ciao! Non sapevo della pietra di Cisano, molto interessante! Ad Albenga abbiamo proprio fatto “toccata e fuga” perché non era preventivata in giornata, diciamo che sarà un post più di sensazioni piuttosto che un itinerario dettagliato, ci vorrei tornare con calma perché mi è sembrata davvero bella! Il centro storico è una chicca! 🙂
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Sì, il centro storico merita. Già solo la cattedrale col battistero accanto sono il solo motivo per innamorarsi della città! Un giro nel centro storico medievale tutto vicoli è molto suggestivo e, se ti piace l’archeologia, nel Museo Navale Romano di Albenga (nella piazza davanti alla Cattedrale) è allestita la stiva di una nave romana con tutte le anfore impilate! Di impatto, anche se l’allestimento non è recentissimo.
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Conoscevo la zona ma non questo bellissimo Borgo,grazie per avermelo fatto conoscere!Ci andrò sicuramente appena trascorrero’ qualche giorno in Liguria!
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Ciao Alice! Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto, tra l’altro l’entroterra ligure offre tanti bei paesini da visitare, se ti fosse utile qualche consiglio quando verrai il Liguria sarò felice di aiutarti! Serena 🙂
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Che posto carino e riservato! Quelle case di mattone, quelle vie strette strette, i portici e i sentieri tra gli alberi e il silenzio; proprio i posti che piacciono a me! Grazie per averlo condiviso, me lo segno nel caso un giorno mi trovo nei dintorni 🙂
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Ciao! Ogni tanto una passeggiata in un posto così tranquillo rimette in pace con se stessi 🙂 Nei dintorni ci sono molti paesini che hanno lo stesso fascino, credo proprio che ti piacerebbero! Buona giornata! 🙂
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