Più antica di Roma, crocevia di popoli e in un contesto paesaggistico molto piacevole tra monti e campagna, Tivoli divenne uno dei fiori all’occhiello dell’Impero Romano, tanto che molti patrizi decisero di edificarvi le loro dimore. Di quelle magnifiche residenze oggi restano tre magnifici esempi: le rovine di Villa Adriana (la dimora dell’imperatore), Villa Gregoriana e il suo parco naturale e Villa d’Este, un vero gioiellino inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO.
Villa d’Este colpisce per gli affreschi brillanti dei suoi interni, ma soprattutto per i suoi splendidi giardini, un tripudio di fontane e giochi d’acqua. Abbiamo visitato la villa nel corso del nostro weekend tra Tuscia e via Tiburtina, beneficiando dell’ingresso gratuito previsto ogni prima domenica del mese. Visto che il tempo non era dei migliori, abbiamo scelto di cominciare dai giardini, sperando di scongiurare il pericolo pioggia (intento in cui siamo parzialmente riusciti).

Passeggiando nei giardini di Villa d’Este
I giardini sono stati realizzati da Pirro Lagorio per ordine del cardinale Ippolito d’Este, che decise di trasformare l’umile convento assegnatogli in una villa grandiosa in cui intrattenere i propri ospiti. Erano presenti terrazze e un gran numero di fontane, funzionanti grazie al principio dei vasi comunicanti. Si stima che in origine la villa contasse ben 35.000 mq di giardini, 100 vasche e oltre 250 cascate! Oggi si accede al giardino attraversando il vialone posto di fronte alla Sala Centrale. Scendendo, si incontrano le prime fontane (Fontana del Bicchierone, d’Europa e del Pegaso) e la Grotta di Diana. A sorprendere, però, sono la Fontana dell’Ovato (dalla forma ovale) e il viale delle Cento Fontane, cento zampilli disposti su due file che fuoriescono da figure antropomorfe.

La Fontana dell’Ovato

I giardini di Villa d’Este
Il cuore pulsante dei giardini è la Fontana di Nettuno, sicuramente la più scenografica. Si tratta di una creazione più recente, del 1927, ottenuta restaurando la precedente fontana realizzata da Bernini. Gli zampilli sono getti potenti che sembrano esplodere verso l’alto e sono ammirabili anche da vicino, su più livelli.

La Fontana di Nettuno

La Fontana di Nettuno e i giardini di Villa d’Este
Alle spalle della Fontana di Nettuno si trova la Fontana dell’Organo, così chiamata perché l’acqua innescava un meccanismo che sprigionava musica d’organo. Dopo ripetuti tentativi, oggi il meccanismo è stato ripristinato e ogni due ore è possibile sentire la fontana suonare “magicamente” (noi purtroppo non l’abbiamo sentita dal vivo).

La Fontana dell’Organo
D’impatto anche la Fontana dei Draghi e le vicine fontane di Proserpina e della Civetta, così chiamata perché in origine un complesso sistema riproduceva attraverso l’acqua i cinguettii degli uccelli ed in particolare il canto della civetta. Poco più avanti, il belvedere della Rometta offre una piacevole vista sulla campagna circostante.

La Fontana dei Draghi

La fontana di Proserpina

Il belvedere
Visto che la pioggia iniziava ad aumentare, ci siamo diretti a grandi passi verso l’interno della villa. Gli affreschi del piano nobile mi hanno colpita per i loro colori brillanti e i soggetti raffigurati. I temi variano (scene mitologiche, allegorie, scene di caccia, grottesche, finestre aperte su paesaggi), ma il denominatore comune è lo scopo di esaltare le virtù della famiglia d’Este e, in particolare, del cardinale Ippolito, che spesso viene associato ad Ercole per la sua “fatica”, ovvero fare costruire una villa così sontuosa.

Gli affreschi di Villa d’Este

L’interno della villa
La nostra visita si conclude così, ma le bellezze che Tivoli offre non sono finite: l’ultima tappa del nostro weekend è il parco di Villa Gregoriana, una meraviglia immersa nella natura, tra grotte, cascate e sentieri, di cui vi parlerò prestissimo!
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Dopo il tuo post su Villa Adriana aspettavo questo sulla celebre Villa d’Este. Bellissima! L’ho visitata la prima volta che avrò avuto sì e no 10 anni. Ho avuto modo di rivederla di recente, e in versione notturna, è ancora più affascinante!
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Io a Tivoli ci sono nata ed almeno una volta l’anno ci torno per visitare Villa D’Este, sia di giorno che di notte! Ogni volta è un tuffo al cuore…
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Non stento a crederlo, è davvero bellissima e immagino sia molto suggestiva anche la sera! 🙂
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La visita è in prgoramma per il prossimo mese
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Leggerò con piacere il tuo post!
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