The Floating Piers è il nome dell’ultima opera realizzata dall’artista bulgaro Christo, che ha scelto come location per le sue “banchine galleggianti” il Lago d’Iseo. Si tratta di un’installazione temporanea (si potrà percorrere soltanto per sedici giorni, dal 18 giugno al 3 luglio 2016), che collega il paese di Sulzano a Monte Isola e prosegue fino all’Isola di San Paolo, di fatto consentendo di avere la sensazione straordinaria di camminare sull’acqua per un percorso di 4,5 chilometri.
Non avevo in programma una visita, ma da tempo avevo prenotato un weekend lungo nel vicino Lago di Garda e, approfittando di un venerdì festivo per noi genovesi, ho colto l’occasione per variare il percorso che avevo in mente, inserendo questa nuova tappa nel mio itinerario. Inizialmente, mi spaventava la prospettiva di lunghe code sotto il sole, senza avere certezza di arrivare a destinazione, visto che le notizie dei mass media non erano confortanti: migliaia di persone riversate in un contesto che faticava a reggere il peso di questo improvviso “boom turistico“. Al contrario, la mia esperienza dal punto di vista organizzativo è stata molto positiva: ottimo servizio parcheggio remoto+navetta, pochissima coda all’inizio del percorso di Sulzano e passerelle non troppo affollate che mi hanno consentito di passeggiare piacevolmente godendomi un punto di vista che normalmente si può avere soltanto seduti a bordo di un’imbarcazione.
THE FLOATING PIERS, LA MIA ESPERIENZA – Innanzitutto è fondamentale alzarsi presto, in modo da essere sul posto di buon mattino, quando i pontili galleggianti non sono stati ancora presi d’assalto. Siamo partiti di primissima mattina e poco dopo le 8.00 siamo giunti al parcheggio di Capriolo, situato a circa mezz’ora da Sulzano e subito all’uscita dell’autostrada.
A Capriolo le navette per Sulzano passano ogni mezz’ora e, grazie ad un colpo di fortuna, non abbiamo dovuto attendere nemmeno cinque minuti, salendo subito a bordo del bus climatizzato (abbastanza affollato, ma non troppo) che ci ha portato a destinazione.
A Sulzano abbiamo affrontato circa 20 minuti di coda (munitevi di un cappello o bandana perché non c’è nessun riparo dai raggi solari mentre siete in fila), per poi vedere comparire di fronte a noi il famoso percorso giallo: Christo consiglia di affrontarlo a piedi nudi (e molti lo facevano) io ammetto di essere schizzinosa, quindi ho camminato con un paio di comode scarpe da ginnastica ai piedi. I due aspetti che più mi sono piaciuti sono il bellissimo panorama (non ero mai stata sul Lago d’Iseo e conoscerlo da una prospettiva così insolita ha fatto scattare il colpo di fulmine) e il piacevole dondolio che si avverte mentre si cammina, quando le onde lambiscono i 200.000 cubi in polietilene ad alta densità rivestiti da tessuto giallo che consentono di sentirvi una bizzarra creatura in grado di camminare in mezzo al lago. Un lieve ondeggiare simile a quello che si avverte in barca quando il mare è solo leggermente mosso, ma senza nessun senso di nausea, solo un piacevole e brevissimo iniziale senso di vertigine.
Arrivati a Monte Isola, dove un paio di cigni si sono avventurati sulla passerella interagendo con i turisti, prima di continuare la seconda parte del percorso abbiamo scelto di passeggiare lungo il versante orientale dell’isola. Una piacevole passeggiata lungo il lago, incontrando un micio che pigramente si lasciava coccolare, un cantiere navale dalla lunga tradizione, file di alberelli piantati nell’acqua ordinatamente e una famiglia di anatroccoli. E’ possibile anche proseguire, con l’ausilio di una navetta, sino al santuario situato sulla sommità dell’isola. Noi, però, abbiamo scelto di continuare la nostra esperienza sulle floating piers, tornando quindi all’imbocco della seconda parte del percorso, che costeggia Monte Isola e la collega all’isola di San Paolo, un piccolo isolotto che oggi è proprietà privata.
Questa parte di percorso è molto suggestiva, così a metà strada abbiamo deciso di fermarci a mangiare i nostri panini con una splendida vista sul Lago d’Iseo e le sue isole. Dopo esserci rifocillati e aver messo la protezione solare (ricordatevela a inizio percorso, altrimenti diventerete aragoste come la sottoscritta!) abbiamo proseguito, scattando moltissime foto al panorama spettacolare!
Costeggiando Monte Isola, ci si ricongiunge alla passerella iniziale, tra negozietti di souvenirs e graziosi locali che invitano alla sosta per un gelato o uno spuntino. Ripercorrendo la banchina galleggiante nel senso inverso, siamo così ritornati a Sulzano, rinfrescandoci ad una fontanella e approfittandone per riempire le bottiglie.
Il sole è ormai cocente (e la pelle rovente), visto che è l’una passata, e se ne accorgono anche i simpaticissimi vigili del fuoco, che spruzzano la folla in attesa della navetta per il ritorno con il loro idrante. Una scena molto divertente e indubbiamente un momento di frescura molto gradito 🙂 La navetta di ritorno per Capriolo è prevista ogni ora, quindi questa volta abbiamo affrontato un viaggio molto meno comodo: bus affollatissimo e tanto caldo, ma non ci lamentiamo, visto che la Dea Bendata finora ci ha tenuto compagnia.
Arriviamo all’auto molto accaldati, eppure felicissimi per questa esperienza capitata un po’ per caso, ma che si è rivelata straordinaria, consentendoci di scoprire una zona in cui non eravamo mai stati e di averne una percezione davvero sensazionale, come se il lago diventasse un tutt’uno con i nostri passi!
THE FLOATING PIERS – CONSIGLI PER LA VISITA
- Se ne avete la possibilità evitate i weekend, ma se proprio non potete evitare di recarvi il sabato o la domenica cercate di essere sul posto molto presto. Una levataccia è preferibile a interminabili code sotto il sole!
- Lasciate l’auto in uno dei parcheggi remoti, cercando di coordinare il vostro arrivo per quanto possibile con gli orari delle navette (un’alternativa è il battello, che consente di fare il percorso nel senso opposto rispetto al mio itinerario, oppure il treno). Potete consultare http://www.thefloatingpiers.com/come-si-arriva-it/
- Indossate scarpe comode, coprite la testa con un cappellino e non dimenticate acqua e crema solare.
- Consultate il web prima di partire, visto che per motivi meteorologici o di manutenzione la passeggiata potrebbe essere chiusa in determinati giorni e orari
- Affrontate il percorso con calma, godendovi ogni scorcio, visto che si tratta di un’occasione irripetibile!
- Durante la coda ingannate l’attesa leggendo i dépliant turistici che vengono forniti gratuitamente dagli addetti e offrono molti spunti interessanti anche per visitare i dintorni e la Franciacorta in generale.
- Al di là dell’opera temporanea dell’artista bulgaro, vi consiglio di visitare il Lago d’Iseo, una meta turistica che forse tendiamo a sottovalutare, ma che in realtà è molto bella e caratteristica a livello paesaggistico ed è l’ideale per una vacanza nel segno del relax e della tranquillità.
Felice che ti sia piaciuta questa esperienza, e spero che quei volantini che distribuivano per ingannare l’attesa ti abbiano invogliata a tornare da queste parti e visitare tutto quello che i dintorni del Lago d’Iseo, la Franciacorta, la Valle Camonica e Brescia stessa hanno da offrire 😀
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Sì mi hanno decisamente invogliata! 🙂 Un paio di giorni dopo ho visto anche Brescia e mi è piaciuta moltissimo, spero di tornare presto nei dintorni per scoprire le altre perle di questa bella zona!
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