Il verde dei prati, i fiori multicolore che fanno mostra di sé in ordinate aiuole, le mucche al pascolo sul ciglio della strada mentre la percorriamo in auto. Quando penso alla Svizzera, queste sono alcune delle immagini che mi tornano alla memoria. La sua estensione e la vicinanza all’Italia permettono di esplorarla a fondo, alternando alle escursioni in mezzo alla natura la visita alle città principali. Proprio una di esse, Ginevra, mi è rimasta particolarmente nel cuore perché il nostro è stato amore a prima vista, anche se ho potuto intrattenermici soltanto poche ore.
Mi trovavo in alta Val Veny, nel nord della Valle d’Aosta. Conoscendo bene la zona e avendo voglia di visitare un posto nuovo, mi sono informata sulle possibili gite in pullman turistico (ne avevo già fatta una ad Annecy e ne ero rimasta incantata). Scoperta la possibilità di sconfinare nella vicina Svizzera, ho prenotato e nell’arco di poche ore io e la mia macchina fotografica eravamo pronte all’esplorazione. La giornata prevedeva una prima parte di visita accompagnati da una guida turistica, che ci avrebbe illustrato la storia e l’arte del centro storico di Ginevra, per poi continuare in autonomia. Durante il viaggio, feci amicizia con una signora di qualche decennio più grande di me. Mi disse di venire da Busto Arsizio e di avere una grande passione per i viaggi, non condivisa dal marito, che ogni anno voleva restare sempre nella stessa valle, alternando sempre le solite passeggiate. Lei era esuberante e piena di vita, quindi l’intesa tra noi fu immediata e per qualche ora ce ne andammo a zonzo per Ginevra come se ci conoscessimo da tempo!

Il Jet d’Eau, nel lac Léman
Nel centro storico di Ginevra, la “Vieille-Ville“, si trovano piccole e pittoresche piazze ornate da fontane e la cattedrale di Saint Pierre. L’atmosfera è pervasa di quella cura tipicamente svizzera per i dettagli, dai fiori ai negozietti. Dopo avere visitato la cattedrale, la guida ci ha condotti alla Maison Tavel, una casa museo che illustra la storia della città attraverso i suoi reperti. La tappa successiva è stato il Parc des Bastions, un parco in cui troneggia un monumento singolare, il muro dei Riformatori, costituito da alte statue dei maggiori rappresentanti del calvinismo. Un’altra curiosità del parco sono le enormi scacchiere con pedine per partite “oversize”.

Il Parc des Bastions, polmone verde di Ginevra

Il Muro dei Riformatori
Lasciato il parco, e ottenuto il liberi tutti dalla guida, io e la signora conosciuta sull’autobus ci siamo dirette senza indugi verso un altro parco, il Jardin Anglais, per vedere da vicino uno dei simboli di Ginevra: l’Orologio fiorito. Si tratta di un orologio costituito da oltre seimila fiori, la cui lancetta dei secondi è la più grande del mondo, che vuole porre l’accento sull’importanza dell’industria orologiera svizzera.

L’orologio fiorito di Ginevra
Il simbolo più noto della città è tuttavia il Jet d’Eau, un altissimo getto d’acqua che troneggia nel lago. Quando dico altissimo, intendo ben 140 metri: la potenza del getto lo rende protagonista delle più caratteristiche cartoline di Ginevra.
La giornata è terminata con una veduta esterna del Palazzo dell’ONU e una passeggiata sul lungolago, ammirando scorci e opere d’arte contemporanea intervallate alle aiuole. Dovendo risalire sul pullman ad un orario ben preciso, non ho avuto tempo di visitare altro, ma la città offre ancora molto: se siete appassionati di scienza, ad esempio, potete visitare il CERN, tra i musei figura quello della Croce Rossa e non mancano altri parchi che rendono particolarmente “verde” e accogliente la città.

Il Palazzo dell’ONU

Il lungolago di Ginevra
Tornata in Valle d’Aosta ho salutato la mia compagna di viaggio improvvisata, sperando di arrivare alla sua età con la stessa voglia di scoprire ed emozionarmi. Chissà cosa farà adesso, ma mi piace immaginarla ancora alle prese con l’organizzazione di un nuovo viaggio, auspicando che magari nel frattempo con il suo entusiasmo sia riuscita a contagiare il suo abitudinario marito!
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Sono stata a Ginevra da bambina e nonostante siano passati anni, ne ho dei ricordi abbastanza vividi. Poi sono stata al CERN un paio di anni fa ma per Ginevra non c’è stato tempo. Mi hai dato un’ottima idea per un weekend!
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Ricordo il tuo articolo sul CERN! La città si visita in poco tempo, può essere un’occasione per un weekend non troppo distante da casa!
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Viaggio saltato a marzo e riprogrammato per settembre. Spero che non succedano altri “incantesimi” e di approfittare delle poche ore (come hai fatto tu) per vedere almeno il Palazzo dell’ONU e soprattutto il CERN! 😉
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Incrociamo le dita! Noi dovremo “recuperare” un viaggio a Copenaghen saltato causa pandemia, ma al momento non sappiamo quando riusciremo. Quando andrai, attendo il racconto dell’esperienza al CERN, visto che io non avevo fatto un tempo a visitarlo 😊
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Dalla descrizione merita una vacanza magari anche come tappa in giro della Scizzwra , mi hai messo voglia di andarci😄
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Che carina questa cittadina, e che carino l’incontro con la tua compagna di viaggio, grazie alla quale ti sono rimasti impressi tanti bei ricordi!!!
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Era una signora super energica e piena di voglia di scoprire nuovi posti…Immagino che potrei essere come lei tra qualche decennio 😊
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Meravigliosa Ginevra! Ci sono stata un paio di giorni nell’estate del 2015 e spero di tornarci presto. Anche a me questa città svizzera è rimasta nel cuore! Molto belli anche i dintorni, soprattutto i paesi francesi che si affacciano sul Lago Lemano, quali Yvoir, Thonon-les-Baines e Évian 🙂
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Bello il racconto di questo viaggio quasi improvvisato! Ginevra è nella mia lista da un po’, ma purtroppo non sono ancora riuscita a vederla… Ora mi hai messo ancora più curiosità, spero di includerla presto in un giro della Svizzera!
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Non sono mai stat a Ginevra e in Svizzera, ma sembra davvero bella. Grazie per i consigli!
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Durante il mio Erasmus a Grenoble ho fatto una scappata giornaliera a Ginevra e ho bellissimi ricordi – anche se ahimè un po’ sfuocati – di questa città. Mi piacerebbe tornare a vederla con più calma!
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Anche la mia è stata una fuga di un giorno, poco tempo per esplorarla con calma, ma sufficiente per lasciarmi un ottimo ricordo!
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Sono stata a Ginevra un paio di anni fa per lavoro e ho aggiunto un paio di giorni per scoprirla.
A parte essere una città cara, così come la Svizzera in generale, l’ho trovata molto molto carina.
I Jardin Anglais con il bellissimo orologio fiorito così come Parc des Bastions sono state delle tappe davvero apprezzate. Una città che consiglio. Io da lì poi ho proseguito verso la vicina città francese di Annecy
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