Laghi del Gorzente

LAGHI DEL GORZENTE: PERCORSI DI TREKKING IN LIGURIA

Protetta dai monti e lambita dal mare, la Liguria offre molti sentieri e percorsi di trekking di varia difficoltà. Approfittando di una soleggiata giornata di inizio primavera, abbiamo deciso di dedicarci all’escursione ai Laghi del Gorzente, tre dei laghi che alimentano gli acquedotti di Genova.

Il Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente è un percorso ad anello della durata di circa 5 ore, che consente di costeggiare i laghi da entrambe le sponde, con splendide vedute dall’alto, e si congiunge nella parte finale con un tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri, un itinerario escursionistico di 440 km che collega le due estremità della Liguria.

Laghi del Gorzente: come arrivare? Distano circa un’ora d’auto dal centro di Genova. Per raggiungerli occorre percorrere la A10 Genova-Ventimiglia e uscire al casello di Genova Ovest, seguendo poi per Pontedecimo e Praglia. Se si proviene dalla A7, invece, l’uscita è quella di Bolzaneto; dalla A26 uscita Masone (seguendo sempre le indicazioni per Praglia).

Laghi del Gorzente sentiero

Trekking ai Laghi del Gorzente

Laghi del Gorzente: difficoltà dell’escursione – Il grado di difficoltà dell’escursione è “E”, ossia livello “escursionistico”. La parte iniziale del percorso è adatta a tutti, ma suggerisco di indossare preferibilmente scarpe da trekking anziché da ginnastica, visto che si incontrano zone umide, sterrate con pietre di varie dimensioni (il mio alluce ne è testimone!) e, dalla metà del sentiero in poi, salite in cui è preferibile calzare scarpe con una buona presa sul terreno. Se non siete allenati o viaggiate con bimbi piccoli al seguito, potete optare per effettuare soltanto una parte del percorso, ad esempio fino al primo lago o alla seconda diga, anziché l’intero sentiero.

laghi del gorzente percorso

Prou René – L’inizio del Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente

laghi del gorzente

Il segnavia bianco-rosso che indica il Sentiero dei Laghi del Gorzente

Laghi del Gorzente: percorso – Il sentiero inizia dal parcheggio di Prou René (825 m), dove abbiamo lasciato l’auto per imboccare il sentiero sulla destra, segnalato da pannello illustrativo. Occorre seguire i segnavia di colore bianco-rosso che delimitano il percorso. Avanziamo tra gli alberi, spogliati delle loro chiome dall’inverno appena terminato, e il fiume, che in alcuni tratti si deve guadare facilmente camminando su massi o piccole passerelle in legno. Incontriamo una neviera e un masso imponente chiamato pietra del grano. La neviera era una sorta di ghiacciaia, in cui un tempo veniva raccolta la neve (bene prezioso per una zona dal clima mite come la Liguria) per farla solidificare in blocchi e trasportarla in città; mentre la pietra del grano si trova nel luogo in cui diversi secoli fa i mercanti padani incontravano quelli genovesi per commerciare. Ci addentriamo nel bosco, finché scorgiamo il primo lago, Lago Lungo. Il livello dell’acqua non è altissimo (non è stata una stagione piovosa), ma il bacino è comunque notevole.

Neviera Laghi del Gorzente

Una neviera

pietra del grano gorzente

La Pietra del Grano, dove i mercanti si riunivano per commerciare

sentiero laghi gorzente

Guadiamo il fiume, camminando sui massi

Questo tratto del percorso è un sentiero di scarsa pendenza, dal terreno talvolta acquitrinoso, che costeggia il lago e offre piacevoli scorci tra piccole cascate che in lontananza si gettano nel bacino dall’acqua limpida. Si giunge così sino alla diga, salendo per ammirarla dall’alto.

Laghi del Gorzente

Percorrendo il sentiero naturalistico dei Laghi del Gorzente

Laghi del Gorzente Sentiero

Il primo lago visto dal sentiero

Laghi del Gorzente percorso

Diga sul Lago Lungo: dopo avere costeggiato il lago, si sale per ammirarlo dall’alto

Si prosegue nel bosco del Parco delle Capanne di Marcarolo, tra pendenze e dislivelli di varia entità, fermandosi per uno scatto ad una farfalla o un fiorellino, mentre al nostro passaggio le lucertole lasciano velocemente le postazioni dalle quali godevano pigramente del primo sole primaverile. Senza accorgercene, abbiamo “sconfinato” dalla Liguria al Piemonte. Oltrepassiamo il ponte e saliamo fino ad una chiesetta, superata la quale occorre proseguire il percorso mantenendosi sulla sinistra (il segnavia bianco e rosso è comunque ben evidente). Ci addentriamo ancora di più nel bosco e raggiungiamo il Sacrario dei Martiri di Passo Mezzano, in memoria dei partigiani caduti.

Dopo un tratto più impegnativo in salita nel bosco, ci ritroviamo al Belvedere Bric Nasciu e capiamo che è valsa la pena sforzarci di arrivare fin lassù. La vista dai suoi 916 metri è incantevole e abbraccia due dei tre laghi (Lago Lungo e Lago Bruno). Il silenzio è totale, si sente solo il fruscio del vento. Peccato esserci già fermati a mangiare i nostri panini in un luogo meno panoramico, perché il posto perfetto dove sostare sarebbe stato proprio questo, c’è anche una panchina per sedersi a rimirare il paesaggio.

Laghi del Gorzente

La salita continua, stiamo per arrivare al Bric Nasciu

Bric Nasciu

Il Bric Nasciu (916 mt), punto panoramico da cui si vedono il Lago Lungo e il Lago Bruno

laghi del gorzente percorso

Panorama dal Bric Nasciu

Riprendiamo il sentiero, che ora si inerpica per la montagna e si spinge all’interno, lontano dai laghi, fino all’Alta Via dei Monti Liguri. Il paesaggio diventa brullo, gli alberi sparsi sembrano piccole macchie scure sui rilievi. Incontriamo altri escursionisti, ci scambiamo un saluto e un sorriso tra l’affaticato e il soddisfatto mentre risaliamo il crinale. La strada prosegue sino ad un bivio: si può scegliere se fare una sosta all’Osservatorio del CAI, oppure scendere a sinistra, proseguendo lungo il percorso ad anello. Noi optiamo per quest’ultimo e cominciamo la discesa lungo la strada sterrata  che ci porterà sino a quella asfaltata al termine del sentiero, attraversando Prato del Gatto e incontrando anche due pacifici cavallini intenti a brucare. Arrivati all’auto, notiamo con piacere che nel parcheggio sono presenti i bidoni per la raccolta differenziata: gli incivili non hanno scuse!

Alta via dei Monti Liguri

Enri percorre l’Alta Via dei Monti Liguri

I Laghi del Gorzente si sono rivelati all’altezza delle aspettative, un’escursione leggermente più impegnativa di quanto ci aspettassimo, ma il bello del trekking è anche questo: conquistare la vetta e riempirsi gli occhi di un bellissimo panorama sapendo di esserselo guadagnato un passo dopo l’altro (e nel mio caso inciampando di sasso in sasso quando mi distraevo per fotografare! 🙂 ).

laghi del gorzente itinerario

Laghi del Gorzente – La scheda dell’itinerario

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37 pensieri su “LAGHI DEL GORZENTE: PERCORSI DI TREKKING IN LIGURIA

  1. Simone ha detto:

    Amo il trekking ma è un’attività che associo alle Alpi, quelle classiche del Trentino o della Valle d’Aosta. Ma vedo che la Liguria offre notevoli opportunità. Bene leggere questi post che ti danno tante idee per le prossime escursioni!

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    • SognandoViaggi ha detto:

      Ciao Simone! Indubbiamente le regioni che hai menzionato offrono percorsi spettacolari. In Liguria siamo sicuramente più noti per il mare e i borghi, però anche il trekking è cresciuto molto negli ultimi anni, ci sono percorsi escursionistici molto particolari, che offrono scorci a picco sul mare che vale la pena vedere 🙂

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    • Djscanf ha detto:

      l’appennino ligure è fantastico, come tutta la zona delle 4 province. Paesaggi meritevoli e percorsi adatti a tutti i livelli di difficoltà.
      La liguria non è solo mare ma c’è anche molto entroterra. Purtroppo poco conosciuto, ma i sentieri sono tantissimi

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      • Sognando Viaggi ha detto:

        Sono d’accordo con te, la Liguria di solito viene associata prevalentemente al mare e ai borghi costieri, ma offre anche percorsi escursionistici per tutti i gusti! Con la bella stagione spero di “esplorare” qualche nuovo sentiero!

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  2. Elena ha detto:

    Purtroppo io, che abito in montagna, e di sentieri ne ho fin sopra i capelli, vedo la Liguria solo come luogo di mare e di piccoli borghi…in cui mangiare la focaccia!!! So di sbagliare, capisco che ci siano ottimi sentieri da trekking come quello che hai appena proposto tu, però per me scendere in Liguria significa principalmente: giornata di relax in spiaggia! Ma non si sa mai! Grazie per i consigli!

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    • SognandoViaggi ha detto:

      Lo capisco benissimo! Andiamo tutti alla ricerca di qualcosa di un po’ diverso da quello che abbiamo intorno, penso sia lo stesso motivo per cui, avendo il mare a disposizione tutto l’anno, a me piace staccare con qualche passeggiata in mezzo alla natura a primavera 😊

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  3. Silvia - The Food Traveler ha detto:

    Amo la montagna e mi piace fare escursioni di questo tipo, ma essendo in Piemonte non mi viene mai in mente la Liguria, che associo al mare. Sbagliando perché evidentemente ci sono percorsi bellissimi.
    Io comunque non mi fido più più dei livelli di difficoltà segnalati come “E” perché una volta mi sono ritrovata a fare proprio un giro ad anello dove pensavo di morire – per me dovrebbero il livello “Turistico” 😂

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  4. Simona ha detto:

    5 ore in livello E forse per me sono un po’ troppe. Di base faccio Trekking qui nei dintorni ma sono sentieri molto più facili e sicuramente più brevi. Però con una dovuta preparazione potrei realmente farci un pensierino!

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  5. MARTINA BRESSAN ha detto:

    Amo molto trekking ed escursioni. Vivo vicino alle Dolomiti e quindi vado spesso a fare questo genere di escursioni. Mi piace molto, però, anche conoscere questi percorsi fuori regione, perché con mio marito spesso prendiamo l’auto e andiamo alla scoperta di queste aree. Mi hai dato un ottimo spunto per uno dei nostri prossimi weekend! Io sto aspettando che arrivi la bella stagione per ricominciare con escursioni e passeggiate…

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    • SognandoViaggi ha detto:

      Mi piacerebbe moltissimo fare trekking nella tua zona, non ci sono mai stata e ho visto immagini stupende! Se in futuro capiterete in Liguria ci sono dei sentieri con viste spettacolari nella zona di Portofino-Puntachiappa e alle Cinque Terre, ve li consiglio!

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  6. L'OrsaNelCarro Travel Blog ha detto:

    Wow che affascinante che sei in tenuta da trekker! Staresti benissimo con una tutina da Avengers! 😉 Non conoscevo le “neviere” né tantomeno la possibilità di fare trekking a questi livelli in Liguria. Conoscevo i trekking costieri e nonostante la vista mozzafiato sul mare io preferisco sempre quelli montani come questo! Non mi fido del livello E…a volte ho beccato dei pacchi enormi hahaahahh! 😛 A presto!

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Oh mamma, ho appena immaginato il mio grado di atleticità in mezzo agli Avengers…Del tipo che mi inciamperei ogni due secondi e avrei il fiatone dopo cinque minuti 🤣 Comunque sono d’accordo sui livelli, tutto è relativo…confermo per esperienza! 😉

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  7. annalisaspi ha detto:

    Ho scoperto un lato della Liguria a me ignoto. Davvero suggestive queste passeggiate in cui immergersi completamente nella natura. Purtroppo mia figlia è una pigrona!! Dovrò aspettare qualche anno ancora, perché dubito si possa riuscire a camminare col passeggino! Ma ho segnato tutto!!

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  8. Marco ha detto:

    bellissimo itinerario con viste particolari sui laghi e sul parco capanne di Marcarolo. Purtroppo l’entroterra ligure è poco conosciuto, per molti la Liguria è associata solo al mare. Invece ci sono posti bellissimi e percorsi meritevoli, sia per i più allenati sia per i meno allenati. Questo percorso non ha particolari difficoltà tecniche ed è adatto a tutti, l’unico limite è la lunghezza del percorso. Chi è poco abituato a camminare tanto, si può stancare facilmente. Complimenti per l’articolo e per far conoscere queste zone a chi non pratica escursionismo 🙂

    Qualche consiglio su altri trekking nella zona:
    Il giro dei forti di Genova
    Il borgo abbandonato di Canate di Marsiglia
    il monte Fasce

    per chi è un po’ più allenato cosniglio:

    La Madona della guardia da Lencisa o da Gaiazza
    Il monte Pennello da Acquasanta
    Punta Martin da Acquasanta
    Monte Rama da Lerca
    Carmo di Loano da Verzi

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Ciao Marco, ti ringrazio per il commento e per gli spunti. Il giro dei forti lo consiglio vivamente, non conoscevo invece il borgo abbandonato che hai citato, mi hai incuriosita 🙂 Finora ci siamo cimentati in percorsi adatti a tutti, con un po’ di allenamento puntiamo ad aumentare la difficoltà.

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