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CIVITA DI BAGNOREGIO, LA SURREALE CITTA’ CHE MUORE

Vederla dal vivo lascia attoniti, un po’ come quando si ammira un paesaggio dipinto da un pittore talmente abile da farci dubitare se si tratti di una fotografia o del frutto della sua fantasia espresso attraverso sapienti tocchi di pennello. Civita di Bagnoregio si erge in mezzo ai calanchi, arroccata su un colle tufaceo con tutte le forze che le sono rimaste con il passare dei secoli. Il tempo scorre inesorabile per quel borgo, costruito su un materiale fragile, solcato dal vento e dall’acqua. Il suo destino è segnato, tanto da valerle l’appellativo di “città che muore”. Eppure, Civita di Bagnoregio appare più viva che mai grazie ai turisti, che accorrono da tutto il mondo per raggiungerla, attraversando il famoso ponte per poi perdersi nelle sue tranquille vie in pietra.

Surreale, sospesa non solo sulla vallata, ma quasi nel tempo, Civita si trova in provincia di Viterbo. Per raggiungerla occorre attraversare il paese di Bagnoregio. Noi abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio di piazza Battaglini (a pagamento, 1,00 € l’ora), da cui si può decidere di proseguire in navetta (al costo di 1,00 €) o a piedi. Noi abbiamo optato per quest’ultima soluzione e la passeggiata per raggiungere Civita è durata circa 15-20 minuti.

Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio vista dal Belvedere

civita di bagnoregio

Il borgo di Civita

La prima vista panoramica su Civita si ha dal Belvedere di S. Francesco, che si incontra nell’ultimo tratto di strada, nei pressi della Grotta di San Bonaventura: il paese si erge maestoso in mezzo alla valle ed è proprio in quel momento che avrete la sensazione che sia stato dipinto o, se preferite, collocato in quella posizione da un abile scenografo. La grotta è invece un’antica tomba etrusca, divenuta una cappella nel medioevo; si narra che qui S. Bonaventura fosse stato guarito da una grave malattia da S. Francesco.

Dopo avere scattato le immancabili foto e avere sbirciato nella grotta, ci siamo diretti verso la biglietteria, situata alla sinistra del ponte. L’accesso al paese, infatti, avviene attraverso un ponte lungo circa 300 m., pagando un biglietto (costo € 5,00 il sabato e i festivi, € 3,00 nei restanti giorni). Il ponte è in solido cemento, in contrasto con la fragilità del borgo verso il quale si inerpica.

civita di bagnoregio

Alla fine del ponte…eccoci giunti all’ingresso di Civita

Il paese conta meno di venti abitanti ed era immerso in un’atmosfera quieta e silenziosa nonostante fosse il sabato antecedente Pasqua (visitatelo di buon mattino, perché i turisti non tarderanno ad arrivare e rischiereste di perdere la “magia” del borgo). Per via delle dimensioni ridotte, la visita di per sé non richiederebbe molto tempo, ma scorgerete molti angoli caratteristici che scateneranno la vostra voglia di soffermarvisi per una foto. Oltre a varcare la soglia della romanica Chiesa di S. Donato, all’ingresso del paese, vi consiglio di non perdere i vari belvedere disseminati ai lati del borgo, che offrono bellissimi scorci sulla vallata (tutti indicati chiaramente sulla mappa che viene fornita in biglietteria).

civita di bagnoregio

Il borgo di Civita di Bagnoregio

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La Chiesa di S. Donato

paesaggio civita bagnoregio

Il paesaggio da un belvedere

civita di bagnoregio calanchi

I calanchi

Le case in pietra, i fiori che fanno capolino dai vasi e i gatti che sonnecchiano pigramente al sole, fanno da cornice ad una visita piacevole e rilassante.

Giunti alla fine del paese, abbiamo scelto di proseguire la passeggiata sino alla Cappella della Madonna del Carcere, che prende il nome dalla Contrada del Carcere, purtroppo sprofondata nella valle in seguito al terremoto del 1965. Un tempo tomba etrusca, la grotta oggi custodisce un altare con l’immagine della Madonna.

gatti civita di bagnoregio

I gatti sonnecchiano al sole tra le stradine di Civita di Bagnoregio


civita di bagnoregio

Il sentiero alla fine del paese e la grotta in cui si trova la Madonna del Carcere

grotta della Madonna del Carcere

La cappella della Madonna del Carcere

Proseguendo lungo il sentiero, si incontra un antico tunnel detto il “Bucaione”, che consente di arrivare sino alla valle dei calanchi. Mentre tornavamo verso il ponte,  lasciandoci alle spalle Civita di Bagnoregio, sono iniziate a cadere le prime gocce di pioggia, anche se fortunatamente di breve durata. Il tempo, al contrario delle previsioni meteo, è stato clemente e ci ha consentito di respirare appieno l’atmosfera unica di un borgo quasi irreale.

tunnel civita di bagnoregio

Il tunnel

civita di bagnoregio

Un belvedere sulla vallata

paesaggio civita

I calanchi visti da un punto panoramico

 

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13 pensieri su “CIVITA DI BAGNOREGIO, LA SURREALE CITTA’ CHE MUORE

  1. L'OrsaNelCarro Travel Blog ha detto:

    Mi rendo conto di essere molto tentata di fare un’incursione in questo posto… dopo tutti i vostri post e dopo anche la pubblicità che ci si mette a farmi innamorare, ho una voglia irrefrenabile di partire! Caspita però, fra ingresso e parcheggio la visita a Bagnoregio non è per niente economica ma se questo serve per allungarle la vita in qualche modo allora ben venga. Ma di cosa vivono i 20 cristiani che risiedono? 😛

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    • SognandoViaggi ha detto:

      Falla, vale la pena vedere questo borgo 🙂 Sì, sono soldini che ho speso volentieri, un piccolo contributo per tenere “viva” la città che muore! Se ci andrai, punta sulla mattina presto: quando ce ne siamo andati (prima di mezzogiorno) c’erano già parecchi turisti in arrivo e troppa gente rischia di far venire meno quell’alone di tranquillità e magia che vi si respira 😉

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  2. annalisaspi ha detto:

    Non riesco mai ad andare, eppure dista pochissimo da Gaeta. Mi piacerebbe davvero tanto passeggiare per le sue viuzze così caratteristiche. E i belvedere poi!! Che paesaggi sublimi che si possono ammirare. Spero di riuscire a visitare questa città al più presto possibile .

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    • Sognando Viaggi ha detto:

      Te lo auguro, ne avevo sentito parlare così tanto che temevo di avere aspettative troppo alte, invece merita tutta la sua fama. E’ in una posizione unica e suggestiva e le vie del piccolo borgo sono piacevolissime da percorrere.

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