Piazza del Mercato Varsavia

MAGICA VARSAVIA, RISORTA DELLE MACERIE

Da qualche tempo io e mio fratello Luca fantasticavamo di partire insieme per un viaggetto, avendo condiviso soltanto le vacanze in famiglia e tre fantastici giorni in compagnia di amici a Londra, ormai risalenti ad alcuni anni fa. Tra qualche mese mi sposerò e lui sarà il mio testimone, quindi all’improvviso un’idea ha preso forma: perché non regalargli un biglietto aereo anziché la classica bomboniera?

Il calendario mi tenta con un ponte strategico. Digito destinazione “ovunque”, alla ricerca della meta dal miglior rapporto qualità/prezzo e, tra le scelte proposte, Luca opta per l’Europa dell’Est: è deciso, andremo in Polonia, destinazione Varsavia!

Varsavia è una città dal fascino particolare, facilmente visitabile in pochi giorni, low cost (la moneta locale è lo Zloty e ad 1 € ne corrispondono circa 4,45) e soprattutto nel periodo natalizio è avvolta dalla magia di mille luci e addobbi, che la rendono un gioiellino tutto da scoprire.

PRIMO GIORNO – Siamo partiti prestissimo da Genova lasciando l’auto nel parcheggio dell’aeroporto di Bergamo, volando con una compagnia low cost ungherese, la Wizz Air, e un piccolo bagaglio a mano. Dopo due ore di volo, eccoci approdati a Varsavia, pronti a raggiungere in taxi l’albergo Ibis Hotel Stare Miasto, economico e situato a dieci minuti a piedi dal centro storico. Dopo esserci sistemati, iniziamo ad esplorare la città, ma è già ora di pranzo quindi la nostra prima tappa è Zapiecek, catena di ristorantini in cui si può assaggiare la cucina polacca a prezzi molto contenuti. La specialità sono i pierogi, che hanno l’aspetto di grossi ravioli dal ripieno che può prevedere carne, verdure, patate, formaggio o salmone. I pierogi possono essere fritti o bolliti, noi optiamo per la prima scelta e il mio stomaco ne pagherà le conseguenze per tutto il giorno, anche se il palato ne rimarrà soddisfatto! 🙂

Zapiecek pierogi

I gustosi pierogi di Zapiecek

Il centro storico (Stare Miasto) è racchiuso tra le mura del Barbacane, una fortificazione semicircolare con graziose torrette. Esso, come tutta la Città Vecchia, è stato ricostruito fedelmente in quanto distrutto dai bombardamenti nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Barbacane

Il Barbacane

Barbacane Varsavia

Sulle mura del Barbacane

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Pochi metri dopo, incontriamo la Cattedrale di S. Giovanni Battista, affiancata dalla Chiesa della Madonna delle Grazie. Proseguiamo diritti sino alla Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta) che ospita la statua della Sirenetta, simbolo di Varsavia. Non aspettatevi una dolce creatura del mare, perché si tratta di una guerriera con tanto di spada e scudo! Intorno alla statua è stata allestita una pista di pattinaggio sul ghiaccio e il resto della piazza è occupato da bellissimi palazzi dalle facciate variopinte e decorate, l’uno addossato all’altro.

Piazza del Mercato Varsavia

La Piazza del Mercato con la statua della Sirenetta

Sirenetta Varsavia

La Sirenetta, simbolo di Varsavia

Ci spostiamo nella vicina Piazza del Castello (Plac Zamkowy), dominata dal Castello Reale (Zamek Królewski), al centro della quale si erge la Colonna di Sigismondo, dedicata al re Sigismondo III Vasa, mentre poco più avanti si erge il bianco profilo della Chiesa di Sant’Anna. Il clima è meno freddo di quanto ci aspettassimo, ma il vento gelido si fa sentire, quindi siamo particolarmente contenti di rifugiarci al calduccio all’interno del Castello, visitandone le stanze. Anche il Castello non si salvò dalla devastazione della guerra, ma è sorprendente il lavoro di ricostruzione che è stato svolto, reinserendo opere d’arte e arredi che erano stati fortunatamente messi in salvo dai nazisti. Si entra così in stanze che sono un tripudio di oro e dipinti, tra cui spicca la Stanza Canaletto, le cui vedute di Varsavia furono usati come modello durante l’opera di ricostruzione della città.

Varsavia Castello

Il Castello di Varsavia

Castello Varsavia interni

La Sala del Trono

Castello Varsavia interni

La Stanza del Canaletto

Plac Zamkowy Varsavia

Plac Zamkowy con la colonna di Sigismondo

Al termine della visita, ci godiamo il mercatino di Natale allestito nella Piazza del Castello e ci ricongiungiamo con il punto di partenza del nostro itinerario passeggiando lungo le mura, ai piedi delle quale scorgiamo il Monumento al “Little Insurgent”, statua che fu eretta in onore dei soldati bambini che persero la vita durante la rivolta di Varsavia, nel 1944.

Little Insurgent Warzaw

La statua del “Little Insurgent”

Tornati in albergo, ci rilassiamo qualche ora prima di cenare. Io sono ancora in piena lotta digestiva con i pierogi, quindi ci accontentiamo di un hamburger in un piccolo locale vicino alla Piazza del Mercato. Dopodiché, ci lasciamo incantare dal magnifico spettacolo di Varsavia illuminata dalle luci di Natale! Tutto assume un aspetto diverso, magico ed incantevole; gli stessi luoghi visti nelle ore diurne ora sono ancora più belli, con la facciata del Castello sulla quale vengono proiettati fiocchi di neve, l’altissimo albero di Natale illuminato e ogni albero i cui rami spogli si trasformano in fili d’oro e d’argento.

Varsavia cosa vedere

Io e mio fratello conquistati dall’atmosfera natalizia di Varsavia

Castello Varsavia

Il Castello e la sua piazza illuminati dalle luci di Natale

Non mancano gli angoli divertenti, in cui farsi scattare una foto su una renna in una giostra di luci led, accanto a un enorme pacco regalo o vicino al trenino che sorride incantando i più piccini. Persino i lampioni, così addobbati, sembrano piccole opere d’arte natalizie! Ci spingiamo oltre e proseguiamo passeggiando lungo la Strada Reale, che simbolicamente unisce il Castello al Palazzo di Wilanow, fotografando alcuni dei monumenti e delle chiese presenti, impeccabilmente illuminati: la Chiesa della Visitazione, l’Università, il Palazzo Presidenziale (Palazzo Radziwill), la Chiesa di Santa Croce (in cui è custodito il cuore di Chopin).

Varsavia Natale

L’atmosfera natalizia per le strade di Varsavia

Varsavia Natale

Il trenino illuminato

Scaldati dall’atmosfera natalizia, rientriamo in albergo sorridenti e soddisfatti: il primo impatto con la capitale polacca è stato assolutamente positivo!

SECONDO GIORNO – Ci svegliamo con calma e, dopo aver fatto colazione in un panificio vicino all’hotel, ci rechiamo a piedi al Monumento all’insurrezione di Varsavia, eretto di fronte alla Cattedrale dell’esercito polacco. Si tratta di uno dei tanti simboli di un recente passato di sofferenza, in cui il popolo polacco ha lottato strenuamente per la libertà.

Monumento insurrezione Varsavia

Monumento all’Insurrezione di Varsavia

La seconda tappa sono i Giardini Sassoni (Ogród Saski), il parco più antico della città. Qui si trova la Tomba del Milite Ignoto, protetta dai tre archi di un colonnato e sulla quale vigilano i soldati. L’inverno non è la stagione migliore per visitare i giardini, che in primavera sono un tripudio di fiori e alberi rigogliosi, mentre a dicembre le statue che li ornano sono fiancheggiate da alberi spogli e fontane inattive, così ci limitiamo ad un rapido giro fotografando il lago e il tempietto circolare che lo sovrasta.

Tomba Milite Ignoto Varsavia

La Tomba del Milite Ignoto

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Percorrendo la Strada Reale nei tratti di Krakowskie Przedmiescie e Nowy Swiat incontriamo la versione diurna dei palazzi e delle chiese che ieri sera ci avevano colpiti con le loro facciate illuminate. La lunga camminata ci porta sino all’immenso Parco Lazienki, in cui ci accingiamo a visitare il Palazzo sull’Acqua. Prima di entrare, ci imbattiamo in un intraprendente scoiattolo alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare: curioso, ma rapidissimo, mi farà sudare sette camicie prima di realizzare uno scatto per immortalarlo in un tutto il suo splendore! 🙂

Il Palazzo sull’Acqua fu abitato da reali e personaggi illustri e conserva magnifici arredi, oltre ad una notevole collezione di dipinti. Se l’esterno colpisce per la sua posizione, quasi fluttuante sulle acque del lago, l’interno sorprende per la preziosità delle stanze. Ho apprezzato l’accortezza di farci indossare dei copriscarpe per evitare di sporcarne gli interni. Insieme al biglietto (25 Zloty) viene fornita un’audioguida scorrevole e piacevole da ascoltare.

Lazienki Varsavia

Il Palazzo sull’Acqua nel Parco Lazienki

 

Lazienki Varsavia

Un bellissimo scoiattolino nel Parco Lazienki!

Il parco è immenso (oltre 70 ettari) e sono presenti diversi edifici storici (tra cui l’anfiteatro), ma purtroppo la giornata piovosa e ventosa non offre le condizioni ottimali per godersi una tranquilla passeggiata, così ci limitiamo a scattare una foto al Monumento a Chopin, per poi ripercorrere la Strada Reale verso la Città Vecchia. Pranziamo al Mc Donald’s e ci dirigiamo verso la parte moderna della città, il centro finanziario, in cui troneggia il Palazzo della Cultura e della Scienza. Avevamo scorto la sua sagoma imponente (237 m di altezza) al nostro arrivo, ma soltanto da illuminato ne ho apprezzato l’architettura, che di giorno è tipicamente “sovietica”. Nel buio del tardo pomeriggio giochi di luce e colori plasmano la sua gigantesca sagoma e il palazzo diventa verde, blu e viola, incantandoci ad ogni trasformazione! I grattacieli intorno ad esso contribuiscono a dare a quest’area di Varsavia un’insolito tocco quasi “newyorkese” 🙂

Varsavia parte moderna

Il quartiere finanziario di Varsavia

Dopo esserci rilassati in albergo, ceniamo in un pub caratteristico nella città vecchia; gustiamo ancora i pierogi (questa volta bolliti e non fritti 😉 ) e il ripieno di crauti con guarnizione di speck appaga completamente il mio palato!

TERZO GIORNO – La giornata di oggi è dedicata al Palazzo di Wilanów, residenza reale estiva costruita per volontà del re Jan III Sobieski. Il palazzo si presenza come una reggia barocca che, grazie alle sue sale sontuose e ai rigogliosi giardini, si è guadagnata l’appellativo di “Versailles polacca“.

Palazzo di Wilanow

Il Palazzo di Wilanow

Il Palazzo di Wilanów è situato a circa 10 km dal centro di Varsavia e per raggiungerlo siamo saliti sull’autobus 116, che attraversa tutto il centro storico e fa capolinea proprio a Wilanów. Il biglietto del bus può essere acquistato anche direttamente in vettura, tramite macchinetta touch screen. Non appena arrivati al Palazzo, acquistiamo il biglietto (con 25 Zloty è possibile visitare la reggia e il parco) e posiamo giacche e zainetto nel guardaroba.

La visita si snoda tra stanze fastose dai magnifici arredi: la camera da letto reale, la biblioteca, la cappella, la camera da letto della regina e le sale di rappresentanza. Tra gli ambienti che più mi hanno colpita ci sono la Galleria Nord, fiancheggiata da statue marmoree, la Stanza Etrusca (contenente reperti antichi e il cui pavimento a mosaico è protetto da un vetro) e la Galleria dei dipinti.

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Wilanow Varsavia

Abiti principeschi nella reggia di Wilanow

Si passa da stanze luminose e opulente ad ambienti più bui e raccolti, ma comunque molto suggestivi. Mentre passeggio, sbircio dalle finestre gli immensi giardini che circondano il palazzo. Al termine della visita ci spostiamo nel parco, anche oggi piove e tira vento, perciò dobbiamo accontentarci di una passeggiata sommaria, che ci consente comunque di apprezzare l’eleganza dei giardini, che con le fioriture primaverili devono essere davvero splendidi!

L’unico rammarico è non essere riusciti a vedere lo spettacolo delle luminarie natalizie serali, perché purtroppo mancano ancora diverse ore prima che vengano accese: lo spettacolo dev’essere grandioso a giudicare dal numero di luci a forma di farfalle, fiori, carrozze, dame e coccinelle allestite nel parco!

Giardini Wilanow

I giardini di Wilanow

Riprendiamo l’autobus 116 e torniamo in centro per pranzare. Nel pomeriggio, dopo la classica ricerca di souvenirs tra mercatini di Natale e negozietti, cambiamo decisamente tipologia di visita, ripercorrendo una delle pagine più dolorose vissute dalla città di Varsavia. Mentre ci rechiamo verso il quartiere ebraico (Muranow) incontriamo le scritte che ricordano il perimetro del muro del ghetto, in cui gli ebrei furono segregati durante la Seconda Guerra Mondiale (mentre se volete trovare i resti fisici del muro del ghetto, dovete recarvi tra le case di ul. Sienna 55 e ul. Zlota 62, oppure in ul. Waliców). Proseguiamo fino al Monumento agli Eroi del Ghetto, dedicato alle migliaia di ebrei che perirono durante la rivolta, di fronte al quale si trova il museo della Storia degli Ebrei Polacchi.

La sera ceniamo in un altro Zapiecek, optando per pierogi al salmone e camembert e salsicce su letto di crauti, tutto molto gustoso e come sempre anche economico!

Alle 4:00 siamo già sul taxi che ci ricondurrà all’aeroporto, pronti ad imbarcarci sul volo di ritorno. I nostri tre giorni a Varsavia sono volati e la capitale polacca ci ha piacevolmente sorpresi: il centro storico, una bomboniera armoniosamente e fedelmente ricostruita, è il simbolo di un popolo che ha saputo risorgere dalle macerie, rievocando i fasti del passato, ma che nel contempo non ha – giustamente – dimenticato le sofferenze della guerra e le atrocità naziste. Varsavia è una città in cui diverse anime convivono: quella sofisticata legata ad un passato reale, con magnifici castelli, residenze e parchi, quella segnata dal dolore, che si specchia nel quartiere ebraico e nei musei tematici, quella orgogliosa della propria rinascita, che i simboli dell’insurrezione non mancano di sottolineare, e infine quella proiettata al futuro, con i grattacieli e le luci del quartiere commerciale e finanziario.

Tante anime, un’unica città. Forse qualcuno vi dirà che è “ricostruita” o la paragonerà ad altre città dell’Est sminuendola, ma il mio consiglio è di visitarla e di valutare con i vostri occhi cosa può offrire. Varsavia è sospesa tra passato e presente, tra storia e modernità e nel periodo di Natale è circondata da un’aura di magia, che vi farà ammirare ogni lucina con la sorpresa e l’entusiasmo di un bambino di fronte al regalo più inaspettato.

 

 

18 pensieri su “MAGICA VARSAVIA, RISORTA DELLE MACERIE

  1. L'OrsaNelCarro Travel Blog ha detto:

    Ciao Serena che bella l’idea di viaggiare con tuo fratello, piacerebbe moltissimo anche a me (non con tuo fratello intendo hahaha 😛 )
    Anche il mio stomaco ha pagato le conseguenze dei pierogi! Però confermo, quelli fritti sono buonissimi!
    Che bella che è Varsavia, avrei adorato i suoi monumenti (quella dedicata al bambino soldato è dolcissima) e il Palazzo sull’acqua è pazzesco! Immagina che splendore d’estate *_*
    C’era un Barbacane molto simile anche all’ingresso del centro storico di Cracovia e anche nella piazza del mercato ho ricosciuto costruzioni molto simili: la Polonia mi ha fatto una bellissima impressione e la tua Varsavia è una riconferma!
    A presto e tantissimi auguri di buone festività! 🙂

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  2. sognandoviaggi ha detto:

    Dovevo darti retta e portare un Alka Seltzer per digerire i pierogi fritti, mi avevi avvisata nel tuo post su Cracovia! 🙂 Qualcosa mi dice che prima o poi ci scambieremo le mete: Cracovia mi incuriosisce molto! Tantissimi auguri di buone feste anche a te!!! :-*

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  3. La Folle ha detto:

    Sto per andare a Varsavia e mi sono già segnata diverse cosette da fare e vedere, tra cui Zapiecek che si conferma essere davvero un’ottima opzione per il cibo polacco.
    Ti dico la verità, inizialmente pensavo di aver sbagliato a scegliere Varsavia invece di Cracovia come prima città visitata in Polonia, ma leggendo le varie guide e i vari post ho capito che invece ho fatto proprio bene!

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    • sognandoviaggi ha detto:

      Ciao! Anche io ero attirata più da Cracovia rispetto a Varsavia e in effetti mi hanno confermato che Cracovia è molto bella (e lì puoi abbinare diverse visite da Auschwitz alle miniere di sale), ma devo dire che Varsavia mi ha stupita, vale la pena darle una chance 🙂 Buona vacanza e…buon appetito con i pierogi! 😉

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  4. rivogliolabarbie ha detto:

    Noi andremo a Varsavia per 3 giorni a fine febbraio e ho già preso qualche appunto dal tuo post, davvero bello! Eravamo indecisi fra Cracovia e Varsavia e mamma Ryanair ha deciso che doveva essere Varsavia 🤣 Siamo sicuri che non ci deluderà!
    Erica

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  5. Federica ha detto:

    io sono stata quest’estate a Cracovia Danzica e Varsavia e delle 3 è quella che mi è piaciuta meno… ma forse perché l’ ho vista sotto un interminabile diluvio…
    che bello il palazzo della cultura colorato!

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    • sognandoviaggi ha detto:

      Ciao Federica! In effetti leggendo qua e là la maggior parte delle persone è rimasta colpita soprattutto da Cracovia e Danzica, rispetto a Varsavia. Io ho visto solamente quest’ultima e, forse per il fatto di non avere termini di paragone, forse perché nel periodo natalizio l’atmosfera è più suggestiva, mi è piaciuta comunque molto! 🙂 Il palazzo della cultura la sera cambia decisamente aspetto! 🙂

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